32."Meglio di prima."

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Pov's Kumo:

Sono passati due giorni dalla puntata, adesso mi trovo in giardino a fumare e parlare con Nicholas e Simone della puntata e quello che è successo con la maestra Celentano e per il fatto che per loro, in puntata, mi sono rimangiato quello che ho detto appena abbiamo ricevuto il compito.

"Raga... Io sto dicendo che il compito lo ha dato per ripicca.
L'ho detto anche a lei.
Di cosa state parlando?"
Domando mentre fumo.

"Hai chiesto scusa."
Dice Nicholas.

"Un educazione c'è l'ho ancora raga eh."
Affermo sorridendo dal nervoso da questa discussione.

"Fra! Sei incoerente."
Dice Simone.

"Ma incoerente di cosa?"
Affermo facendo un tiro dalla mia sigaretta.
"Se in puntata, ci sono altre persone che parlano, io non sono io tipo che parla sopra."

"Si ma tu hai praticamente detto l'opposto."
Afferma Nicholas.

"Ma dove?"
Chiedo io innervosendomi.

"Tiziano non te lo negare."
Dice Simone.

"Eh vabè! Me ne farò una ragione del vostro pensiero."
Affermo per poi spegnere la sigaretta.


Entro in casetta e vedo Marisol e Soleil che cucinano ridendo.
In questo momento sono nervoso e non voglio parlare con nessuno.

Arrivo in camera mia e mi sdraio nel letto con il cuscino sulla faccia.
"Dio che fastidio."
Ringhio con i denti stretti.

Poi sento un peso su di me.
"Che hai?"
Chiede dolce.

"Nulla."
Dico semplicemente.

"Da quando ci si arrabbia per nulla?"
Domanda lei accarezzando le mie braccia.
"Parlami, sono qui anche per questo."

"Simone e Nicholas mi hanno detto che sono incoerente."
Affermo infastidito.

"Motivo?"
Domanda lei sollevandosi e facendomi sedere.
Lei si mette di fronte a me e si avvicina facendo scivolare le gambe ai lati del mio bacino e io faccio lo stesso.

"Per quello che è successo con la maestra.
Dicono che mi sono rimangiato quello che ho detto ad Emanuel davanti a lei."
Affermo mettendo le mani sulle sue coscie.

"A me non sembra.
Hai chiesto scusa per i modi, ma hai detto quello che pensavi.
Che fosse stato fatto per ripicca."
Dice mettendo le mani sulle mie braccia per poi palpeggiare i miei muscoli e fissarli.

Io scoppio a ridere e lei mi guarda.
"Si... Scusa."

"Non ti scusare scemina.
Comunque grazie che almeno tu sei dalla mia parte."
Dico sorridendole.

"Non si tratta di essere dalla tua parte.
Se tu avessi sbagliato te lo direi.
Ma non ne vedo il motivo."
Afferma dandomi un bacio sul mento.

"Mi piacciono i tuoi baci."
Dico mentre lei tiene le labbra sul mio mento.

"Solo i miei baci?"
Chiede continuando a baciarmi.

"Nah... A proposito."
Dico facendola staccare da me.
"Quanto tempo hai intenzione di farmi penare?"

"Non mi sembra che tu stia penando assai.
Sono qui! A darti tanti baci."
Dice stampandone uno sul collo.
"Mi sa che sono sottona quanto te."

Scoppiamo a ridere e poi la guardo avvicinandomi.
Mi aspettavo che si ritraesse e invece resta lì.
Mi avvicino e le catturo le labbra in un dolce e lungo bacio.



Il giorno dopo:

Dopo la lezione la maestra, ci assegna un altro compito, e mentre siamo in sala relax leggo la lettera ad alta voce davanti gli altri ballerini, visto che coinvolge sia me, che Simo, Nicholas e Giovanni.

•• Amici23 •• Bella come il sole •• Kumo ••Where stories live. Discover now