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Angolo autrice

Volevo solo ringraziarvi perché penso di non aver mai fatto 100 visualizzazioni con un solo capitolo, con nessuna fanfiction che ho scritto in passato 🧍🏽‍♂️

Vedo che tutt* necessitavamo una storia su Jackson :)

Vi lascio alla lettura dicendovi che, se tutto va bene, cercherò di aggiornare una volta a settimana (magari anche due).

Alla prossima ❤️



La mia testa è pesante e si appoggia pigramente al libro aperto sotto di me, mentre il professore sta spiegando un argomento che non mi interessa.

Ancora non mi è ben chiaro come, in una facoltà di pubblicità e grafica come la mia, tra i corsi da frequentare (obbligatoriamente parlando) ci sia anche storia dell'arte. È una noia, è inutile e non mi interessa niente delle correnti artistiche, quando il mio unico obiettivo è lavorare nella grafica.

Di conseguenza frequento per noia (e perché l'università è vicina a casa), ma non ascolto niente, preferendo leggere, scrivere o disegnare, perdendo la mia mente in universi lontani da questo.

Oltretutto, ieri sera ho bevuto parecchio e la mia testa fa male anche per questo motivo, seppur l'ho potuto fare in totale libertà, avendo avuto l'appoggio di Jacopo, il ragazzo che ho conosciuto e ho ridicolmente pregato di fingersi il mio ragazzo.

Ora, a mente lucida, ci ripenso ridendo, perché lui è stato davvero molto bravo e al gioco.

Se, in un primo momento, la cosa non era stata recepita da quelli che, come prefissato, mi stavano aspettando fuori dal bagno, era stata chiarita dal braccio del ragazzo attorno alle mie spalle e il suo tirarmi contro di lui, coccolandomi in un modo irrealmente affettuoso che mi aveva persino fatto arrossire.

Nessuno aveva detto niente e le mie spalle si erano rilassate, ringraziandolo per la gentilezza.

"Ti offro da bere." Gli avevo proposto, liberandomi dalla presa e portandolo all'angolo bar: "Cosa vuoi?"

"Pago io." Mi aveva assicurato, ordinando per entrambi un gin tonic: "Ricordati il patto."

Aveva usato un tono di scherzo, ma avevo compreso come l'erba fosse davvero la sua priorità e così, a fine serata, alle cinque di mattina, lo avevo portato a casa. Lui con la canna che gli avevo preparato con dell'erba che avevo da parte, e io con l'alcool in corpo smaltito il più possibile, avendo anche vomitato per stare meglio, sotto il suo sguardo tranquillo, in paziente attesa dello spinello.

Aveva fumato nel parcheggio del locale, mentre lo ringraziavo e gli spiegavo meglio la situazione, con lui che annuiva sereno, probabilmente nemmeno ascoltandomi, troppo felice per l'erba che aveva finalmente tra le mani e nel corpo.

Lasciatomi un indirizzo, mi ero ritrovata ad essere accolta da un suo amico, "Erin" mi aveva biascicato Jacopo come nome, e a lui avevo lasciato il ragazzo, assicurandomi che stesse bene.

Erin non mi era sembrata una figura negativa, tutt'altro. Si era fatto circondare le spalle da un braccio di Jacopo e gli aveva riservato parole gentili, ripetendogli più volte che fosse lì e facendosi riconoscere, mentre l'altro annuiva stanco, seppur cercando di reggersi come poteva.

L'alcool ancora girava nel suo sangue e, considerando che anche l'erba stava facendo effetto, la stanchezza lo dominava e faceva fatica a camminare, ma per Erin non sembrava un problema. Al contrario sembrava proprio abituato a tutto questo, così mi ero fidata, salutando il ragazzo che mi aveva sorriso, ringraziandomi.

Fake girlfriend (only for weed) | JxN [Jackson] (BNKR44)Where stories live. Discover now