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Le mie mani premono con forza sulle orecchie.

Non mi sbagliavo: la serata non è male, ma, dopo quattro ore che sono qua, la musica sta iniziando a spaccarmi le orecchie e non mi sto più divertendo.

Ho bevuto, sperando che l'alcool alleviasse in qualche modo il fastidio di sentire quella musica sparata dalle casse, ma nulla mi fa star bene, la testa mi fa male e la voglia di uscire è alta. Inoltre, le persone tutte sudate e troppo vicine a me, non mi fanno star bene, agitandomi e basta.

Ho passato la serata a ballare con Huda e Gin, una delle ragazze che ho conosciuto al bunker, ma ora ho permesso ad entrambe di andare a bere qualcosa, mentre io sono rimasta sui divanetti, il più lontano possibile dalla musica, lì sola a controllare le borse a riprendermi dalla situazione.

È frastornante. La musica così alta lo è e io voglio solo andare a casa, ma sarà uno dei ragazzi a portarmi a casa e, ora come ora, non so nemmeno dove siano.

Fino a pochi minuti fa avevo Duccio e Andrea sott'occhio, che parlavano tra di loro, ballando, a pochi metri da me, ma ora anche loro sono spariti nella folla e io non posso far altro che rimanere lì, cercando di non patire così tanto della musica.

Non è stata una brutta idea venire, è stata una brutta idea pensare che una musica così distante da me fosse una cosa piacevole da sopportare.

"Sei tutta sola?"

Ecco, appunto, un'altra brutta idea è stata rimanere sola in questo posto.

Cerco di ignorare, usando il telefono, la voce di questo ragazzo che mi arriva alle spalle, troppo vicina per non essere riservata a me, che però non demorde, mettendosi di fronte insieme ad un suo amico.

"Dico a te." Insiste: "Sei qua tutta sola?"

"Sono con amici."

"E dove sono i tuoi amici?" Insiste l'altro, guardandosi attorno: "Ti abbiamo adocchiata da un po' per vedere se fossi in buona compagnia, e sei rimasta tutta sola per un quarto d'ora buono."

Che cazzo?

Mimo un'espressione infastidita, cercando disperatamente con gli occhi un qualche particolare che mi ricordi uno dei ragazzi, ma non c'è modo: non vedo nessuno.

"Stanno ballando."

"E di nuovo." Prende parola il primo, sedendosi sul divanetto a fianco a me, facendomi in automatico chiudere in me stessa: "Sei qua tutta sola, possiamo tenerti compagnia."

Non è una domanda, seppur io scuoto la testa e loro non demordono, avvicinandomi anche un drink che, gentilmente, rifiuto, iniziando poi a parlare della loro vita e delle loro passioni, cercando di far colpo su di me che, al contrario, non smetto di cercare visi familiari.

"Potresti anche parlarci un po' di te." Attacca uno.

"Non mordiamo mica." Lo appoggia l'altro.

Io serro le mani attorno alla mia borsa. Sono troppo vicini e io troppo a disagio per cacciarli. Se me li mettessi contro, non so cos'accadrebbe.

"Ti va di venire a ballare per scioglierti le idee?"

Domanda uno, quello rimasto in piedi, porgendomi la mano, ma io scuoto la testa.

"Non mi piace ballare." E, di nuovo, ripeto: "Sto aspettando che tornino i miei amici."

"Eddai!" Esclama l'altro, prendendomi per un polso e rimettendosi in piedi: "Stiamo qua vicino così puoi vedere i tuoi amici non appena tornano. Giuro che non mordiamo."

Fake girlfriend (only for weed) | JxN [Jackson] (BNKR44)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt