Jonah: capitolo 3

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Il giorno dopo aver incontrato Amy pioveva, eccome se pioveva, anzi diluviava.

Ci eravamo date appuntamento a un bar....ora non mi ricordo bene il suo nome ma mi ricordavo che la sera dava dei party spettacolari al secondo piano.

Entrai nel bar e mi sedetti vicino alla terza finestra in fondo, come ci eravamo prefissati, non mi ricordo di aver mai visto New York così triste come in quel giorno: le persone camminavano a testa bassa con gli impermeabili e gli ombrelli neri, nessuno guardava in faccia a nessuno.

Penso di ricordarmi qualche bambino dall'impermeabile giallo e gli stivali di plastica colorati, presente no? Quegli stivaletti che appena li vedi scoppi a ridere perchè ti ricordi di quando eri piccolo e saltavi nelle pozzanghere di fango, ma poi la tristezza ritorna e ti assale come quando tua madre ti trascinava via da quelle pozzanghere.

e la porta si aprì proprio mentre facevo scommesse clandestine sulle gocce di pioggia che scendevano per la finestra.

Amy mi si avvicina e mi sussurra:

A:"Stai attenta qui in giro ho visto la pula"

Così scoppiammo a ridere; ordinammo dei frullati, anche se non faceva così caldo ma.. va be.

Poi mi disse una cosa che mi spiazzò:

A:" Sai voglio farti conoscere un tuo futuro compagno di classe..."

Ero così scioccata che quasi mi uscì il frullato dal naso, e ero così occupata con le mie gare clandestine che non mi accorsi neanche ce aveva cambiato i capelli; non pensate male...era solo cambiato il colore, oggi erano blu raccolti in una lunga treccia.

era solo cambiato il colore, oggi erano blu raccolti in una lunga treccia

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Io:"Fu...futuro compagno di classe?! No no no tu sei proprio sclerata! Tu non ci stai con la testa! No no no...."

A:"Tranquilla...è un ragazzo adorabile, tra l'altro sarà qui a momenti."

Io: "Sa..sarà qui a momenti?! Ma come ti salta in testa, io non lo so, io non ci credo che siamo amiche, tu non stai bene,.."

E mentre scleravo eccolo...un ragazzo perfetto, bellissimo con i capelli castani, occhi verdi, sorriso che nelle giornate tristi ti sollevava, come un caldo abbraccio, come una coperta che ti riscalda dopo una giornata sotto la neve, un sorriso da amico disposto a tutto pur di salvarti ma allo stesso tempo il sorriso di un ragazzo chiuso in se' stesso.

Ragazzo:"ehm...i-io sono J-J-Jonah."

Era così tenero quando sorrideva e arrossiva perchè si vergognava a parlare con una ragazza che non aveva mai visto.

Io:" ehm..ciao! Io...io mi chiamo Sarah"

Risposi con la stessa timidezza.

J:"Così...saremo compagni di classe eh...spero proprio che ci mettano vicini di banco..."

A quel punto io arrossì e lui se ne accorse.

J:"Cavolo! Sei così carina quando arrossisci....Oh Miseriaccia! L'ho detto ad alta voce vero?"

Io e Amy annuimmo contemporaneamente e a quel punto arrossì pure lui.

A:" Bene! Sarah ti do il benvenuto nella DISAGIO SQUAD"

La guardai come se stesse parlando aramaico antico e lei mi spiegò...

A:"Devi sapere che questo timidone una volta entrato in confidenza eccome se fa baldoria"

A quel punto lo guardai bene...era così bello...e a quel punto uscì l'arcobaleno.

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