Diario di bordo parte 4 giorno 3

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Continuo a scriverne un po' di questo diario, come se mi servisse a sollevarmi, a portare i pensieri ad altro.
In realtà ieri ho dormito perché ero troppo stanca di piangere.
Vi domanderete perché "parte 4" perché questo diario l'ho iniziato per quattro volte in forme diverse e mi pesa tutt ora omaggiarle.
È strano come a volte ci si senta così indifesi da tutto il resto del mondo.
Oggi la nonna torna a casa, non si sa quando la riopereranno per l'utero.
Ho pensato che ho lasciato di nuovo delle cose in sospeso: la vestaglia che dovevi darmi, quel reggiseno con il profumo per calmarti, le tartarughe.
Forse sono cretinate, ma anche quelle non ci saranno.
Oggi l'esame è stato rimandato a lunedì.
Ieri ho avuto una crisi di nervi piangevo come una cretina e niente mi entrava in testa. Stamattina come una sbadata ho lasciato a casa portafoglio e libri, ma dove ho la testa?
Sembra che faccia meno male o forse è l'aver sfogato troppo ieri.
Esame lunedì, alias sabato non scendo, come sempre mai una gioia.
Non voglio fare riflessioni su quello che è stato, non ho più nemmeno la forza di sentire la verità che mi dicono i miei amici per calmarmi.
Eppure ero convinta quella sera, perché la testa sa che è la cosa giusta per la mia vita, per la mia sanità mentale.
Ma sono una gemelli bipolare, quindi vallo a spiegare alle altre personalità il perché della decisione.
Un asilo.
Anche questo mese non sarai padre e mi sembra giusto che tu lo sappia anche se poi non leggerai, ma se dovessi rubare il cellulare di qualcuno leggi e tranquillizzati.
Ora cerco di riposare un po' .
Non so perché mi venga sempre in mente di scrivere a quest'ora.
Mi hanno chiesto di pormi un obiettivo, di pensare di ripartire da qualcosa.
Come una sciocca sono riuscita a pensare solo alla primavera.
Ai fiori di sakura, nonostante tutto anche quest'anno torneranno a sbocciare.
-1777

Dentro ai cuori è buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora