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<<Quello è mio!!>>urlai a Grace.
Stava davvero pensando di sgrafignarsi quell'ultimo biscotto al cioccolato che era rimasto sul tavolo di casa sua?
Quel pomeriggio era perfetto da passare in compagnia della propria migliore amica.
Non smettevamo di ridere e di scherzare.
Quanto era bella la nostra amicizia.
Quanto era bello poter contare su qualcuno.
Fidarsi di qualcuno.
Quanto potevo ritenermi fortunata?
Con lei era tutto più facile.
Persino i problemi si trasformavano in soluzioni.
Persino la pioggia veniva rimpiazzata dal sole.
Grace era come la freschezza della primavera.
Quella freschezza che doveva essere necessariamente sentita sulla pelle con gli occhi chiusi.
Quella freschezza che rendeva le cose un po' più leggere.
Lei era, è e sarà sempre la mia migliore amica.
La mia compagna di avventure.
<<Golosona>>.
Cercò di prendermi in giro.
Un rumore alla porta ci fece sobbalzare.
<<Apri Grace >>.
Era Ben.
Andai ad aprire io.
<<Ei....Lily. Che ci fai qui?>>pronunciò sorpreso.
Era così dannatamente bello.
Aveva una felpa nera e dei Jeans formidabili.
E poi quelli occhi!
Dovevo contenermi visto che eravamo amici.
<<Secondo te?!>>risi.
A volte faceva delle domande proprio sciocche.
Entró.
<<Ben, Stefan non c'è>>disse Grace mentre lui la raggiungeva velocemente.
<<Nono Grace volevo dirti che per la partita di Basket io ci sto>>.
Eh??
<<Un momento. Cosa mi sono persa?>>.
Ma tu non sai mai niente!?
<<Perfetto Ben. Lo dirò agli altri allora>>sorrise Grace.
<<Un ultima cosa...vorrei che Stefan mi dicesse a che ora...>>.
<<SÌ PUÒ SAPERE DI COSA STIATE PARLANDO!?>>Li interruppi alzando la voce.
Fu Grace a darmi una spiegazione.
<<Domenica prossima c'è una partita di Basket qui a Milano.>>.
E allora?
<<È stata organizzata da mio zio e Ben vi vorrebbe partecipare insieme a Stefan. Tutto qui...>>rise la mia migliore amica prendendomi in giro.
<<Vuoi giocare anche tu Acida?>>.
Con tutto ciò che eravamo amici non la smetteva di farmi salire i nervi a fior di pelle.
<<Mi piacerebbe molto ma devo studiare>>risposi.
Ben imitó la mia voce da "intellettuale".
Ciò mi strappò dalle labbra un sorriso.
<<Che ci facevi ieri con la prof?>>chiese improvvisamente.
Rimasi di sasso.
<<Eh?>>feci finta di niente.
<<La prof?>>domandó Grace rivolgendomi uno sguardo confuso.
<<Sisi. La prof di Arte....ho visto Lily parlare con lei ieri>>.
Deglutii visibilmente.
Mi stava seguendo per caso?
<<Sì e allora? Ci siamo incontrate per sbaglio e abbiamo mangiato qualcosa al bar>>.
La mascella di Grace stava per sprofondare sotto ai miei piedi.
Ben mi fissava con occhi sbarrati.
Un silenzio assordante invase la casa.
<<Ne parli come se fosse una tua amica o roba del genere>>rise Ben.
Grace ancora stava metabolizzando tutte le informazioni riguardo l'evento.
Non emetteva alcun suono.
<<E sei entrata anche in casa sua Lily...non mentire>>.
Dio Santo!
<<Ben. Si può sapere perché cazzo mi stai facendo il terzo grado? Son entrata in casa sua ....per darle una mano con le borse della spesa e poi siamo entrate in un bar. Potete spiegarmi che cosa c'è di tanto grave in questa faccenda???>>.
<<Cosa c'è di tanto grave?!Lily!>>.
Questa volta fu Grave a parlare.
<<È una tua insegnante. Capisci? Non ci puoi fare una chiacchierata in un pub o entrare in casa sua per "aiutarla". Avrebbe potuto anche strangolarti da un momento all'altro.
Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa....e tu ti sei fidata ciecamente di lei. Capisci? Non è il comportamento della prof il vero problema. Il vero problema è che tu sei troppo buona con le persone>>.
<<Ma parli sul serio Grace? Io e la professoressa abbiamo un bel rapporto>>.
Riflettei su ciò che avevo appena detto.
Un bel rapporto...
Sognarla due volte non era casualità.
Sognarla due volte era destino.
<<Sì infatti....l'ho notato anche io>>pronunciò Ben guardando l'orologio.
<<Ora devo andare>>disse subito dopo.
<<Dove scappi?>>chiesi.
<<In un posto che non ti interessa>>affermò maliziosamente.
Ah bene.
<<Ciao Amica>>.
Fu l'ultima cosa che disse prima di chiudere la porta.
Quanto ancora lo detestavo?
......
Fissavo il soffitto sopra di me.
Stesa sul mio letto riuscivo a pensare meglio.
A riflettere meglio.
A rimettere un po' di ordine nella mia vita.
Mi mancava la tranquillità, la serenità, la pace...
Oramai sembravano essere completamente svanite dalla mia esistenza.
Io, una semplice ragazza di diciassette anni mi ritrovavo coinvolta in una storia intrigante e misteriosa dove la protagonista principale era una donna, un sogno....
Tante coincidenze, illusioni, sensazioni.
La ruota dei miei pensieri girava e girava continuamente, senza mai fermarsi.
D'un tratto sentii picchiettare alla finestra.
Vidi un'ombra.
Sobbalzai.
Chi poteva essere?
Mi avviai alla finestra e vidi una figura molto familiare sorridermi calorosamente.
Era Ben....
<<Ma sei proprio deficiente!!>>Urlai a bassa voce.
Era notte fonda.
<<Scusa>>.
Entrò in camera mia con la delicatezza di un elefante.
Da quando mi veniva a trovare?
<<Cosa vuoi?>>chiesi.
La mia faccia doveva trapelare le mie emozioni.
<<Volevo parlarti o forse no>>disse divertito e malizioso allo stesso tempo.
Io
Ora
Lo
Ammazzo.
<<Ben. È mezzanotte....ti pare il momento di fare scherzi? >>.
Sbuffò.
<<Okmimancavi>>.
Il mio cuore fece un doppio salto mortale.
Sperai almeno avesse la corda per non farsi male....peró in fondo era solo un cuore.
<<C-cosa>>.
Sospiró.
Doveva essere davvero difficile per lui dire ciò.
<<Mi mancavi. Eh....non farmelo ripetere due volte>>.Arrossì.
Gli....mancavo?
<<Non chiedere Lily. Voglio stare qui....
Voglio passare la notte con te. Non faccio nulla, giuro. Vorrei solo dormire con qualcuno...a casa non riesco.>>.
Non sapevo più come respirare.
<<Ti prego...>>.
Non potevo dirgli di no.
Non dopo il modo in cui mi implorava.
Perché aveva così tanto bisogno di me?
Gli feci spazio nel letto.
Stesi sul fianco, ci fissavamo intensamente.
Le farfalle?
Si, c'erano.
Ve lo assicuro al 100%.
Provai a chiudere gli occhi.
Ma sentivo i suoi su di me.
Provai a non farci caso.
Ma era inutile evitarlo.
Provai ad avvicinarmi.
Ma tremavo.
Provai a regolare il respiro.
Ma mi mancava il telecomando.
Provai a smettere di provare.
E mi addormentai.

LilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora