Quante stelline per il mese di dicembre? 🎄❄
Dicembre. Ho sempre avuto uno strano rapporto con queato mese, lo amo ma ci combatto. Dicembre è il mese in cui si respira aria di festa, negozi addobbati, tavole imbandite, luci accecanti e bambini ansiosi.. ma dentro il buio. Il buio di chi vive questo mese di mancanze. Il mese in cui i ricordi si faranno più vivi che mai. Sarà che mancheranno i sorrisi pazzi, sarà che mancherà il regalo più importante. Dicembre è un mese di sorrisi e tristezza. È il mese in cui rientri a casa la sera e vorresti trovare tutto al proprio posto, comprese le persone, sedute ad aspettare per festeggiare insieme.
Sono seduta su questa panchina da quelle che sembrano ore e forse sono passate davvero visto che non sento più il culo a causa del freddo. Mi sono fermata mentre passavo in macchina e sono scesa perché ho visto dei bambini di circa quattro anni giocare in questo parco, ormai vuoto.
Li ho osservati per un bel po toccandomi la piccola pancia e mi immaginavo un bambino con i boccoli castani e gli occhi azzurri che correva per il parco con un pallone tra i piedi e chiamava il suo papà per passarglielo. Ho immaginato lo stesso bambino mettere il broncio per salire sull'altalena già occupata da altri bimbi. Ho immaginato Benjamin prenderlo in braccio per farlo salire sullo scivolo mentre io lo aspettavo alla fine per non rischiare che si facesse male cadendo. E, ancora, l'ho immaginato mentre ci chiamava mamma e papà. Quando arriverà quel momento penso che sarà uno shock, oltre ad essere la cosa più emozionante che ci possa essere.
In questo momento, nel parco, oltre a me ci sono un gruppetto di amici che ridono e scherzano tra di loro. La mia attenzione viene catturata da due persone in particolare che sono in piedi e che hanno lo stesso atteggiamento che avevo io con il mio migliore amico prima che morisse.
In un attimo vengo catapultata ad anni fa e un senso di nostalgia mi invade il corpo. Se Lorenzo fosse ancora qui le cose sarebbero diverse, sarebbe tutto molto più facile, e riuscirei a vivere serenamente. Da quando lui non c'è più sono cambiate tante cose, io in primis sono cambiata, perché non sono più la ragazza che ero una volta. Da quel maledetto sei luglio la mia vita è andata in frantumi, una parte di me è morta assieme a lui, e penso che non tornerà mai in vita. Proprio come Loris che è destinato a stare tra quattro fredde mura senza vedere mai più la luce del sole.
Spero che con la nascita del mio bambino tutto cambierà, lo spero con tutto il cuore e allo stesso tempo mi auguro che da lassù lui sia orgoglioso di me e di tutto quello che sto facendo.
Sobbalzo quando sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, mi volto di scatto trovandomi una ragazza -dal viso familiare- avvolta in un lungo giubbotto nero. Forse, seppur impossibile, speravo di trovare Lorenzo e mi ritrovo ad essere un po delusa.
"Ciao" la ragazza mi saluta con un sorriso come se mi conoscesse già. Sinceramente anche a me sembra di conoscerla ma non riesco a ricordarmi dove l'ho vista. "Sei Giulia, giusto?" mi chiede notando l'espressione sulla mia faccia.
Annuisco quando lei si siede al mio fianco. "Si, ma io non mi ricordo di te, scusami" dico passandomi le mani sul viso in modo da rimuovere le lacrime che molto probabilmente sono scese sul mio viso pensando a Lorenzo. Mi devo rimangiare le parole che ho appena detto quando noto la sua pancia: anche lei è incinta. E ora che ci penso è la ragazza con cui ho scambiato qualche parola dopo aver fatto la prima visita dal ginecologo.
"Sono Sofia, ci stiamo visti qualche settimana fa dal ginecologo" mi dice e annuisco con un sorriso.
"Si, ora mi ricordo" le indico la sua pancia e lei se la tocca ridendo. Non posso fare a meno di immaginare me tra qualche mese con il pancione. Al solo pensiero mi viene quasi da piangere perché è una cosa così bella che può capirla solo chi la vive.
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Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019
RomanceSequel di Amarsi e Perdersi ||BENJAMIN MASCOLO|| DAL PROLOGO: "Non vale la pena litigare perchè tanto mio figlio si chiamerà come mio nonno, Bryan" mi volto di scatto verso il mio ragazzo con gli occhi sgranati dalla sorpresa. Quando avrebbe deciso...