CAPITOLO 61

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Benjamin's pov

Salto quasi dal letto quando sento suonare il campanello di casa e mi stropiccio gli occhi per essere sicuro che non sia stato soltanto un sogno. Alla mia destra, completamente immersi nel sonno ci sono Giulia e Bryan e vedendoli mi ritrovo a ringraziare chiunque mi abbia dato questa grande fortuna. Mai in vita mia ho immaginato o anche solo pensato di avere una famiglia tutta mia a soli 25 anni, al giorno d'oggi è rarissimo, ma io ce l'ho fatta e non potrei essere più felice di così. Per essere completamente soddisfatto mi manca soltanto una cosa, ovvero sposare la bellissima donna che ha cambiato la mia vita con un solo sguardo e l'ha resa migliore. Mi ha donato un figlio, mi ha fatto capire cos'è l'amore, mi ha fatto rinascere una seconda volta.

Il campanello suona un'altra volta, così mi alzo e vado ad aprire in modo da non svegliare loro due che dormono beatamente. Mi porto dietro il cellulare e finchè arrivo all'ingresso accendo lo schermo per controllare l'ora. Strabuzzo gli occhi quando mi rendo conto del fatto che è ormai sera, il sole sta tramontando e noi eravamo nel mondo dei sogni, ignori di tutto ciò. La cosa che spero è che non passeremo la notte in bianco, visto che in questo momento sono talmente riposato da non avere un briciolo di sonno. A suonare sono stati i nostri amici che hanno avuto la brillante idea di organizzare questa specie di festa per il ritorno della mia ragazza a casa e la nascita di nostro figlio. Non ero assolutamente d'accordo su questo perchè gli ultimi due giorni in ospedale sono stati pesanti, soprattutto per Giulia che non ha dormito per niente, ma hanno insistito e non ho potuto fare niente per fermarli.

Li faccio salire e nel frattempo vado in camera da letto a lasciare un biglietto alla mia ragazza, dicendole di vestirsi prima di venire di là che ci sono gli altri, e noto Bryan con gli occhi spalancati che si muove. Faccio il giro del letto per prenderlo in braccio, in modo che Giulia dorma un altro poco, e me lo porto in salotto con me, tirando anche il passeggino con noi.

I nostri amici sono già dentro casa e quando mi vedono arrivare con mio figlio in braccio si precipitano addosso a me.

"Oh mio dio, che cucciolo!" dice Arianna e me lo prende dalle braccia, facendomi provare una sensazione di fastidio.

"Stai attenta!" le dico quando inizia a giocarci e va a sedersi sul divano, seguita dalla fidanzata di Zambo, Lorenzo, Laura e Melissa.

"Non rompere il cazzo, Mascolo" mi dice alzando gli occhi al cielo.

Spalanco la bocca alle sue parole, incredulo, e devo ammettere che mi viene voglia di andare lì e riprendermi mio figlio. Federico mi da una pacca sulla spalla, ridendo, ma io non sono esattamente divertito da questa cosa. In questo momento più che mai capisco Giulia: mi ha detto più volte in questi giorni che le da fastidio se qualcuno che non siamo io e lei tocca Bryan, pensavo fosse una cosa esagerata, ma non lo è affatto. Soprattutto se quel qualcuno si rivolge come ha appena fatto la bionda con me.

Mi piacerebbe proprio vedere la sua faccia se lo avesse detto alla mia ragazza e quest'ultima le avrebbe risposto a modo perché ormai non se ne tiene nessuna.

"Dove li mettiamo questi, Ben?" mi volto verso Michele che attira momentaneamente la mia attenzione e mi indica il vassoio di rustici che lui, Vincenzo e Zambo, tengono in mano.

"Metteteli pure su quel tavolo insieme alle altre cose" indico il tavolo che il suo fidanzato e quell'altra hanno preparato contro la mia volontà.

"Com'è essere papà?" mi chiede Yuri, avvicinandosi anche lui a Bryan che fa il passaggio braccia tra le tre ragazze. Ma che cazzo!

"Per adesso non so dirtelo, devo ancora abituarmi all'idea, ma posso dirti che ti rende più responsabile" rispondo, facendo spallucce. Come posso saperlo se ancora me lo sono goduto pochissimo? All'ospedale era quello che era, ora che siamo tornati a casa sarà ancora peggio se avremo tutti questi tra i piedi.

Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora