Un inquietante diario - Parte Seconda

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Da questo momento in poi gli eventi narrati dal signor Novelli assumono dei tratti totalmente diversi e ben più surreali di quelli trattati finora. Il confine tra sanità mentale è molto facile superarlo se messi in determinate condizioni. Ho dovuto combattere con me stesso per andare avanti nella lettura senza interrompere a causa della troppa violenza mostrata ma questo è stato l'unico modo per scoprire la verità.

"Forse Aprile.

Sono pervaso dai tremori, è come se di punto in bianco mi trovassi tra i ghiacci del Polo Nord. Il respiro è talmente pesante che ad ogni mia espirazione dalla mia bocca vien fuori una fitta nube biancastra. Non riesco a stare in piedi e credo che in parte il tanto di morte che impregna il vagone venga proprio da me; ho i piedi gonfi e scuri, pesanti come grossi massi.

Dallo spiraglio sotto la porta vedo un'intensa luce rossa ed un movimento frenetico: ombre scure e malvagie che danzano a ritmo di canti angoscianti e terribili.

Non oso immaginare cosa possa celarsi dietro quella parete."

"Probabilmente ancora Aprile.

[...] Credo siano passati diversi giorni dall'ultima volta che ho scritto qualcosa. Il freddo mi ha paralizzato a tal punto da impedirmi qualsiasi tipo di movimento. Ho percepito però la sensazione di di mille spade infilzate nel mio corpo, ogni singola porzione era come avvolta nella morsa gelida ed opprimente di quel freddo diabolico.

La vista è sparita totalmente in questo "breve" periodo dal momento che persino le palle degli occhi si son ghiacciate progressivamente sino a diventare due biglie lisce ed opache tuttavia l'udito e l'olfatto sembrano averne risentito minimamente. Ho potuto ascoltare e sentire tutto quello che accadeva intorno a me.

Urla disumane ma neanche lontanamente bestiali, così strazianti e spaventose da invogliarmi a strappar via le orecchie se solo avessi potuto muovere un muscolo. La mia angoscia cresceva di pari passo con il volume degli schiamazzi provocati da quella bolgia frenetica.

Era come se le voci di quei demoni scuotessero l'intero treno _ che adesso non credo stia più seguendo dei binari_ facendo sussultare continuamente qualsiasi cosa vi fosse al suo interno.

[...] Ho ascoltato tutto e non dimentico nulla come puoi ben vedere. Mi hai ridato la vista per farmi contorcere dal senso di colpa, eh? So che è colpa tua, maledetto stregone!

A pochi metri da me giace riverso il corpo del dottor Kaufman con la gola squarciata e gli occhi incavati nelle orbite."

"Aprile 1914?

Dalla gola del cadavere scorre un fiume maleodorante di vermi che ne divorano la carne morta, riversando su di esso sostanze ben più rivoltanti. L'ho ucciso io ma è stato un gesto totalmente fuori dalla mia effettiva volontà. E' stato il vecchio a costringermi, è bastato incrociare lo sguardo con i suoi occhi vitrei per trasformarmi in un mostro.

E' successo tutto prima di questo mio folle isolamento forzato, il giorno stesso in qui tutti abbiamo deciso di schierarci contro la losca figura che fino a quel momento aveva taciuto sulle ragioni del viaggio.

Non abbiamo fatto neanche in tempo a dire una sola parola che sul treno si è scatenato l'inferno vero e proprio. Quel giorno non è stata fatta alcuna distinzione tra i passeggeri, tutti hanno subito l'influsso malefico del vecchio trasformandosi in esseri assetati di sangue. Ho ancora abbastanza lucidità da ricordare il momento in cui sono balzato addosso al mio amico per affondare i miei denti nelle sue carni. Ricordo il gorgogliare della sua gola mentre ne usciva il vermiglio sangue ed il calore che esso sprigionava riversandosi nella mia bocca.

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⏰ Last updated: Oct 03, 2018 ⏰

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Lo strano caso di Tarboon UniinWhere stories live. Discover now