2.

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Scendo le scale raggiungendo Shane che è già ai fornelli.
È ancora in costume, ma i capelli si sono asciugati dando forma a boccoli spettinati.
Mi avvicino, avvolgo le braccia intorno alla sua vita e gli stampo un bacio sulla schiena. Ha la pelle calda.
"Stiamo insieme oggi?" domando chiudendo gli occhi.
Passa qualche secondo prima che risponda "Devo andare in biblioteca a recuperare del materiale per l'università" gira le uova nella pentola "Sai, i test di ammissione si avvicinano, e devo ancora finire di prepararmi"
Shane ha deciso di proseguire gli studi e vorrebbe entrare all'università di Stanford. Sono contento della sua decisione ma questo lo sta tenendo molto impegnato con lo studio ultimamente.
"okay.." mi limito a dire, con un filo di voce. Lo stringo più forte.
Io, invece, dovrò ripetere l'ultimo anno, perso a causa del ricovero.
Nel caso in cui lui fosse ammesso, dovrebbe cambiare città e questo significherebbe stare lontani e non vederci per tanto tempo.
Sospira.
Sono consapevole che sappia perfettamente quello che mi sta passando per la testa ma entrambi preferiamo non toccare l'argomento.
"Attento che scotta" dice indietreggiando verso il tavolo.
Lascio la presa e mi metto seduto, mentre lui versa le uova nei piatti.
Si è creata un'atmosfera più tesa, è calato il silenzio, come se tutti e due temessimo di dire qualcosa che potesse far sfociare la conversazione in una discussione.
A rompere la tensione è mia madre che rientra dal suo abituale giro al mercato.
Si avvicina stanca ma sorridente e poggia le buste piene di frutta e verdura sul tavolo.
"Buongiorno, tesoro" mi stampa un bacio sulla fronte.
"Ciao Shane" gli appoggia una mano sulla spalla, di sfuggita, mentre passa alle sue spalle per raggiungere il frigorifero.
"Ethan, hanno chiamato gli zii" traffica con le buste di plastica "Vorrebbero venire per pranzo." fa una pausa "Per te non è un problema, vero?"
Scuoto la testa. "No. Tranquilla"
Ho fatto abbastanza fatica a riprendere i rapporti, anche con i parenti: temevo domande o commenti invadenti. Mia madre ora mi domanda sempre se me la sento di vederli, e io lo apprezzo molto.
"Vuoi restare anche tu?" domanda poi, rivolgendosi a Shane.
Gli lancio un'occhiata di soppiatto.
Lui finisce di masticare il boccone e sorseggia un goccio di spremuta. "Sono piuttosto impegnato oggi, ma grazie dell'invito. Sarà per un'altra volta" le accenna un sorriso.
Io riporto lo sguardo al mio piatto, evitando il contatto visivo con entrambi.
Shane ci lascia non appena finito di mangiare, salutandomi con un bacio sulla guancia e un fievole "Ci sentiamo".
So che mia madre ha captato che qualcosa non va, ma fino all'ultimo spero che non voglia parlarne, perché a me non va proprio. Invece si siede accanto a me e mi domanda se va tutto bene. Io mi limito ad annuire e a cercare di finire la colazione, nonostante l'amaro in bocca e il nodo allo stomaco.

Tutto rose e fiori? Magari..
Sono felice che alcuni di voi si siano davvero interessati a questo sequel.
Io ci tengo molto a proseguire questa storia, anche con una consapevolezza diversa.
Chissà come andrà a finire questa situazione.. Sfocerà in un litigio o si calmeranno le acque?

If They Knew The Pain | 2Where stories live. Discover now