Tracce magiche

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Joel mi ha riportata alla tana, vuole che gli spieghi tutto con calma. È serio e il suo sguardo, in questo momento, mi ricorda quello di nonno Holfast. Non l'ho mai visto così e quel modo di guardarmi non presagisce nulla di buono. Ma, sicuramente, fra i due, quello che sta riuscendo a trattenere di più le proprie emozioni è lui. Si siede di fronte a me.

"Amy, ora calmati. Fa un profondo respiro e guardami negli occhi." Lo guardo, lui mi accenna un lieve sorriso. "Devi spiegarmi tutto per bene o non saprò come agire."

Annuisco. Ha ragione, devo calmarmi. Prendo un profondo respiro e scuoto leggermente il muso. "Non so esattamente cosa sia successo... quando sono tornata dalla perlustrazione nè Hoxy e nè Dezel erano presenti alla tana. Ho pensato fossero con Naiza e quindi mi sono diretta da lei. Ma non erano neanche lì."

"E cosa ti ha detto Naiza a riguardo?"

"Che aveva chiesto ai gemelli di andare con lei ma che si sono rifiutati dicendole che sarebbero tornati alla tana da soli."

Joel distoglie lo sguardo dal mio. "Sappiamo con certezza che i nostri cuccioli, per quanto siano vivaci, non sono degli incoscenti. Non si sarebbero mai allontanati mentre il sole stava calando. Deve essere successo qualcosa che gli ha impedito di fare ritorno a casa."

Lo guardo attentamente. "Pensi che qualcuno li abbia rapiti?"

"Non trovo altra soluzione."

"Ma perchè?! Sono solo dei cuccioli!"

Ritorna a guardarmi. "Non lo so. Forse non siamo simpatici a tutti in queste terre o, semplicemente, hanno scoperto cosa nasconde Dezel."

"Impossibile." Scuoto il muso. "Nè Hoxy e nè Dezel hanno fatto parola di ciò con nessuno."

"Sai bene che anche gli alberi hanno le orecchie." Sospira. "Non so quale sia stata la motivazione ma anche questa verrà svelata." Si alza in piedi. "Devo avvisare tutti i cacciatori presenti nelle terre, loro sono più esperti nel trovare delle tracce. Tu hai già controllato la zona circostante?"

Scuoto la testa e mi alzo a mia volta. "No, solo la tana ma molto velocemente."

"Allora controlla tutta la zona, scopri se c'è altro e vieni a riferirmelo." Si volta e si avvicina a me poggiando la sua fronte contro la mia. Mi guarda negli occhi. "Li ritroveremo, te lo prometto."

Annuisco e gli faccio un mezzo sorriso, lui lo ricambia e esce dalla tana. Sospiro e faccio lo stesso. Il sole sta quasi per sorgere, è già passata un'intera nottata. Mi sento in colpa, non avrei dovuto lasciarli da soli... ne hanno approfittato così in fretta. Questo mi fa capire solo che stavano aspettando il momento giusto e hanno colto quell'occasione al volo. Mi metto subito al lavoro, controllo tutta la tana, fino al luogo dove di solito loro giocavano. Poi torno indietro lentamente, come stessi ripercorrendo i loro passi, mi fermo quando percepisco qualcosa non molto distante da me. Faccio altri passi lenti e poi mi fermo, alzo la zampa e la passo lentamente su quel punto. Aveva ragione Joel, ho trovato qualcosa: è una traccia magica.

Joel:
Mi dirigo fuori dalla tana, credo di aver calmato Amy. Era sconvolta, non ho mai visto tanta disperazione e paura nei suoi occhi, nemmeno contro i nemici più forti. Ma la capisco... non so neanche io come ho fatto a trattenermi, il mio autocontrollo sta per scoppiarmi nel petto ma devo farlo, devo restare calmo. Ho promesso a me stesso e, sopratutto, ad Amy che riporterò indietro i nostri cuccioli e così sarà. Arrivo nel luogo in cui sono situate la maggior parte delle tane e ululo, spero che accorri qualcuno anche se è l'alba. Dopo poco vengo circondato da un gruppo di lupi. Uno di loro si fa avanti.

"Joel, che succede? Perchè questo richiamo?"

"Ho bisogno dell'aiuto di un gruppo di cacciatori, è urgente e non ho tempo da perdere."

"Ci spieghi che succede?" Chiede un altro.

"Si tratta dei miei figli. Sono scomparsi e ho bisogno del vostro aiuto per ritrovarli."

"Si saranno allontanati un pò troppo, ritorneranno presto. Nulla di cui preoccuparsi."

"Talarand! Ma cosa dici?! Amy, ieri notte, era disperata." Naiza si fa largo tra la folla e guarda il lupo in questione.

Lo osservo. "Naiza ha ragione. Io ed Amy, siamo arrivati alla conclusione che siano stati rapiti ma, anche se non fosse così, ho bisogno del vostro aiuto per ritrovarli." Li guardo tutti. "Non credo di essere l'unico padre qui. Provate a capirmi e provate a capire Amy, riportarli a casa per noi è tutto e ci proveremo a qualsiasi costo."

Si guardano tutti fra loro poi un lupo si fa avanti. "Io ti accompagnerò."

Dopo di lui, anche altri tre fanno lo stesso, tra cui persino quel lupo che ha parlato poco prima. "Vi ringrazio, per noi vuol dire molto. Davvero tanto."

Lascio andare i lupi ad avvisare ognuno la propria famiglia, non so quanto tempo sarebbe durato il viaggio e non so quali pericoli avremmo affrontato. So solo che dobbiamo partire al più presto, questo stesso pomeriggio. Scalcio via un sasso con la zampa, la rabbia si sta impossessando di me. Non riesco a non pensare che, mentre io sono qui, qualcuno sta facendo del male ai miei figli, ai miei cuccioli... per colpa mia. Abbasso il muso, se non avessi chiesto ad Amy di controllare quelle zone tutto questo non sarebbe successo. Sento dei passi veloci giungere verso di me alzo lo sguardo e vedo Amy.

"Joel..." Si ferma per riprendere fiato.

"Hai scoperto qualcosa?"

"Si..." Mi guarda. "Ho controllato la zona più volte, tutta la tana, e fuori da essa. Sono arrivata fino al punto dove i gemelli erano soliti giocare insieme agli altri. Ho ripercorso al contrario il tragitto, lentamente, come avrebbero fatto loro. E quando ero quasi fuori dalla tana, qualcosa mi ha attirato. Ho controllato quella zona e ho scoperto una traccia magica."

"Ma potrebbe essere stata Hoxy a lasciarla, no?"

Scuote il muso. "No, non è stata Hoxy. Non è un tipo di magia che lei è in grado di usare. È qualcosa di più e che non le insegnerei mai e dalla quale ti ho sempre detto di stare alla larga... è magia nera."

"Magia nera?" Gli domando, lei mi annuisce semplicemente. La questione era più pericolosa di quanto ci aspettassimo. "Quindi, fra i rapitori è presente un mago che utilizza la magia nera."

Sospira. "Così sembra."

"Allora avviserò i lupi, si parte ora. Non ho intenzione di aspettare altro tempo."

Lei mi guarda. "Verrò anche io."

"Amy, preferirei che tu restassi alla tana."

"Joel, non ho intenzione di aspettarti alla tana e chiedermi costantemente dove sei, se stai bene e se hai ritrovato i nostri cuccioli. Io vengo con te, che ti piaccia o no. E non esigo essere contraddetta."

Sospiro, è inutile continuare questa conversazione. Quando fa così non c'è nulla che possa smuoverla, diventa più testarda di quanto lo fosse lo zio Deus. In fondo, gli è sempre somigliata molto. Lascerò che venga con me, anche se mi preoccupo so bene che sa cavarsela da sola, non ha mai avuto bisogno della protezione di nessuno. Se la caverà e ritroveremo i nostri piccoli, ne sono certo.

La Scintilla: Ovunque tu andrai [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora