Capitolo 2 - Il risveglio

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Era una fresca mattina di novembre. Il pescatore Pete Dobson stava ancora dormendo. La sveglia suonò.
-Uhrm... - disse Pete, il quale la spense, si alzò ed andò in cucina. Mise a scaldare il bollitore, prese qualche ciambella da una scatola e si sedette al tavolo. Un minuto dopo, prese il bollitore e versò il suo contenuto in una tazza.
Dopo la colazione, si lavò e si vestì. Si diresse verso l'ingresso e si sistemò il cappello. Si guardò allo specchio, notando la foto di sua moglie Sally.
-Ciao, Sally... - disse, baciando la foto. Poi uscì e si avviò verso il lago. Salì sul molo e si avviò verso la barca. Salì su essa e incominciò ad avviarsi verso il lago. Quindici minuti dopo, Pete non aveva ancora trovato niente. Si stava addormentando, quando qualcosa abboccò.
-Uh... ?- si chiese.
La cosa tirava, così anche lui cominciò a tirare, fino a che non uscì dall'acqua. Quello che uscì, non era per niente un pesce: era un sacco della spazzatura.
-Ma che... - disse Pete, prendendo il sacco. Lo portò a bordo e lo aprì.
-Oh... Dio... !- urlò il pescatore. All'interno del sacco non c'era spazzatura, bensì... una ragazza di 16 anni, morta. Pete si spaventò, cacciò un urlo e il corpo gli cadde dalle mani, finendo nuovamente sul fondale del lago di Henwood...

Erano passati cinque anni dall'incidente, e Will era ancora in coma. Quella stessa mattina, però, tutto sarebbe cambiato. Will si trovava in un letto d'ospedale. I suoi capelli erano cresciuti a dismisura, come anche la sua barba.
La mattinata cominciò con l'infermiera, una ragazza sui vent'anni appena assunta, di nome Marion, che entrò nella camera di Will, per lavarlo. Ma Will, in quel momento, incominciò muovere l'indice destro. Marion non ci fece caso, in un primo momento, ma dopo poco tempo i suoi occhi bruni si posarono sulla mano di Will, e vide il dito muoversi. Contenta, Marion si lasciò scappare un -Oh, mio Dio!-, ed uscì di corsa dalla camera di Will, per dirigersi dal medico del detective, il dottor Steve Owens. La ragazza entrò di corsa nel di lui ufficio, facendogli alzare di colpo la testa.
-Marion, cosa è successo? Perché sei entrata qui così in fretta?- chiese il dottore.
-Dottor Owens, il detective Will Vronsky si è svegliato!- spiegò Marion.
Il dottor Owens non se lo fece ripetere due volte: in un paio di secondi era arrivato nella camera di Will, il quale aprì proprio in quel momento gli occhi e si guardò intorno disorientato.
-Dove mi trovo?- chiese Will.
Marion raggiunse il dottore, e i due si avvicinarono a Will.
-Detective Vronsky. Sono il dottor Steve Owens. L'ho aiutata nel periodo in cui è stato in coma.- spiegò il dottore.
-Sono stato in coma?- chiese Will al dottore. -E per quanto tempo?- aggiunse poi.
-Cinque anni, detective- rispose il dottore.
Will si guardò intorno, poi si passò una mano sugli occhi e se li massaggiò.
-In che anno siamo?- chiese Will.
-Siamo nel 1983, Will- intervenne Marion.
-Nel 1983?- chiese il detective, sorpreso.
-Sì, detective. Oggi è il 14 novembre 1983!- precisò il dottore.
Will annuì, e cercò di mettersi a sedere. Marion dovette aiutarlo.
-Quindi ho dormito cinque anni.- disse Will
-Proprio così!- rispose il dottore, abbozzando un sorriso.
Will cercò di ricambiare. Poi si ricordò di una cosa.
-Casa mia... casa mia è ancora lì?- chiese.
-Da quel che so, detective, dovrebbe essere ancora lì. Un suo amico si è offerto di pagare gli ultimi mesi d'affitto.- rispose Owens.
-Ah... e chi è questo mio amico?- chiese Will.
Il dottore sorrise.

Nello stesso momento, una volante della polizia percorreva i boschi di Henwood. La volante continuò fino a raggiungere una casa, davanti al lago. La casa del vecchio Pete. Egli aspettava impazientemente l'arrivo di quella volante. Doveva dire allo sceriffo cosa gli era capitato.
Dalla volante scesero il vicesceriffo Phil Denvers, un texano di trent'anni, tanto forte quanto intelligente. Era per metà cherokee da parte di madre, mentre era texano da parte di padre. Dalla parte opposta, quella del guidatore, scese invece lo sceriffo, un uomo di colore. I due si avvicinarono a Pete.
-Pete, puoi dirci cosa succede?- chiese lo sceriffo.
-Sceriffo, gliel'ho già detto. Stamattina, abbastanza presto, ero andato al lago a pescare. Al posto di un pesce, quello che ho pescato era un sacco della spazzatura, uno di quelli neri.- spiegò il pescatore.
-E cosa vi era al suo interno, Pete?- chiese Phil.
Esitò. Poi disse -Un cadavere, Phil. Una ragazza bellissima, sui vent'anni.-
I due poliziotti si scambiarono uno sguardo preoccupato.
-E dov'è, adesso, Pete?- chiese lo sceriffo.
-Sott'acqua. Io... mi sono spaventato, e l'ho fatto cadere in mare.- disse Pete, un po' imbarazzato.
Lo sceriffo si tolse il cappello e si portò i capelli all'indietro. Poi si girò verso Phil.
-Abbiamo bisogno di sommozzatori, Phil. Avvisa Dalton di Seattle, per favore!- ordinò lo sceriffo.
Phil annuì e tornò in auto. Lo sceriffo, invece, si avvicinò a Pete.
-Lei mi crede, sceriffo, non è vero?- chiese Pete.
Lo sceriffo annuì. -Sì, Pete, io ti credo. Per caso hai riconosciuto la ragazza?- chiese lo sceriffo.
Pete ci penso sù. -In un primo momento no, sceriffo. Ma adesso che me lo chiede... si, conoscevo quella ragazza. Era Laurie... - Pete fece una piccola pausa, girandosi verso lo sceriffo -... Laurie Kent!- annunciò poi.
Lo sceriffo si rimise il cappello, preoccupato. -Santo Dio... La figlia di Greg... - esclamò poi.

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⏰ Last updated: Jul 13, 2022 ⏰

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