Corniola

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Il buio, confortante malinconia sfumata di indelebili emozioni, accoglie i corpi, così come la terra. Da lontano luccica plasmando il tepore di un camino. Da vicino si espande verso l'interno come la porta dell'inferno.

Se avessi potuto scegliere di non osservare avrei chiuso gli occhi. Se avessi potuto scegliere di non varcare il confine sarei rimasto immobile.
Ma questa allusione è entrata nella mia mente, nel profondo, corrompendo la mia parte razionale.
Ecco cosa nasconde quella porta, una stanza misteriosa colma di misteri che celano mostruosità ardite. È un involucro anomalo, muta sembianze in base alla personalità, alle emozioni, alla purezza del proprio cuore. Si nutre profondamente dell'energia degli esseri umani fino a prosciugarli rendendoli membrane prive di vita.
Come poter rinunciare?
La tentazione è diabolica, curiosità che uccide l'intelletto creatore di sogni e di mondi paralleli.
Il desiderio è solo un gusto surrogato di un futuro incerto, è il peccato dell'ego, di un eco sordo e muto.

Non posso parlare adesso. Il fuoco predomina e il colore è accecante. Le mie labbra sono cucite con un cordoncino spesso. Doloranti grondano di sangue e imprecano ad ogni respiro. Ma questo silenzio giace nel più scomodo dei segreti. Infetto e astuto si propaga verso gli occhi che schizzano all'unisono. Una fontana scarlatta appare nei miei più profondi sogni. Credo di essere svenuto anche se il pensiero vaga nell'infinito vuoto che mi ospita. Credo di dormire in questo mare denso che mi bagna.

Tutto divenne nero, incolore, con un sapore amaro vellutato al gelso.
A volte è meglio non guardare, certe cose fanno male all'anima.

ChromophobiaWhere stories live. Discover now