CAPITOLO 1

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POV Christian

Che cazzo di caldo, è la prima cosa che penso appena esco dallo spogliatoio. Ma come mi è venuto in mente di venire a giocare a calcetto con gli amici il 28 Giugno in pieno pomeriggio ,ma  poi ripensandoci bene siamo qui solo per Andrea che si è appena lasciato con la sua secolare ragazza. Stavano insieme da almeno 5 anni, si sono messi insieme al liceo e da li non si erano più lasciati , ma lei ha preferito i soldi di un belloccio del centro , piuttosto che stare con Andrea, un semplice ragazzo di periferia.<< ammazza che caldo>> è la prima cosa che mi dice Andrea appena mi vede, << ci credo , solo a te poteva venire in mente di venire a giocare a calcetto in pieno pomeriggio a Giugno>> dico un pò irritato dal caldo << lo so , lo so hai ragione, ma ne avevo bisogno per non pensare >> mi dice e si incammina verso il campo.Il campo dove di solito veniamo a giocare è un comunissimo campetto di quartiere: fatto di cemento , le porte mezze rotte e due panchine - non molto stabili - messe di lato per far  sedere i giocatori e poco tempo fa hanno messo una sorta di tribuna per i "tifosi".Entro in campo svogliatamente , perché si mi piace giocare ma con questo caldo l'unica cosa che vorrei fare è stare a casa o in un luogo fresco.Finita la partita , prendo la mia roba nello spogliatoio e mi avvio verso casa ma mentre sto andando via Andre a mi chiede << ti fa di andare a prendere una cosa da bere stasera , insieme agli altri ? >>  e io anche se un pò contro voglia gli rispondo << ok , ci vediamo al 60' allora >> e me ne vado.Appena entro dentro casa sento le urla di mia sorella Michela che sta parlando al telefono con una sua amica, sta seduta sul divano in salotto e quando le passo davanti non mi degna neanche di uno sguardo, una volta in cucina ad accogliermi è mio fratello Tommaso << gnomo dove sta mamma?>> gli chiedo  e lo vedo imbronciarsi , odia essere chiamato in questo modo << non lo so , è uscita qualche minuto fa e smettila di chiamarmi cosi >> mi dice urlando << e come dovrei chiamarti ? hai 6 anni e sei alto quanto la gamba del tavolo >> gli rispondo ridendo << non è vero , vedi vedi - e si mette di fianco al tavolo per farmi vedere che è più alto - sono più alto della gamba del tavolo >> e detto questo se ne va in salone da Michela.Vado direttamente in bagno per farmi una doccia, una volta finito mi dirigo in balcone per fumarmi una sigaretta, e mentre sto fumando vedo una ragazza dai lunghi capelli rossi che porta  a passeggio un enorme cane , che sono sicuro pesi più di lei. Resto quasi incantato a guardarla , è molto bella anche se molto pallida , non l'avevo mai vista prima, eppure si muove bene per la strada come se fosse un tragitto che fa tutti i giorni. Resto un pò a guardarla ed ad un certo punto credo che si senta osservata perché inizia a guardarsi intorno, finché  non posa il suo sguardo su di me ed io, con strafottenza, continuo a fissarla, lei deve sentirsi in imbarazzo perché abbassa lo sguardo e torna da dove è venuta. La guardo allontanarsi e mi domando chi sia.Quando rientro in casa trovo mia madre in cucina che prepara la cena , << oi ma, io stasera torno tardi >> le dico , lei mi guarda con il classico sguardo da mamma e mi dice << ok , ma cerca di non cacciarti nei guai e non prendere la macchina che serve a tuo padre per andare a lavoro >> ed io per tranquillizzarla gli dico << va bene , mi faccio passare a prendere da Andrea >>Poco prima di iniziare vedo comparire mio padre , che è appena tornato da lavoro e la prima cosa che mi dice è << stasera ti scordi la macchina , serve  a me per andare a lavoro >> ed io gli rispondo << si si, me lo ha già detto mamma >> . Mentre ceniamo sono costretto a sopportare le lamentele di mia sorella << voglio un cellulare nuovo , non questo rottame vecchio e usato che mi avete comprato >> dice con presunzione , << scordati che io spenda soldi inutili per un cellulare  che tanto tra qualche mese ridurrai allo stesso modo di quello che hai adesso > gli dice mio padre e lei inizia a fare la sua solita lagna dicendo << non è giusto, io non posso vivere cosi , Christian ha un cellulare nuovo e perfetto >> io allora mi sento in dovere di intervenire e dico << il lavoro , non so se conosci questo termine visto che non fai niente dalla mattina alla sera >> << non è assolutamente vero, fio vado a scuola e il pomeriggio devo studiare>> mi risponde inferocita << è vero vai a scuola , ma nulla ti vieta di aiutare mamma con le cose di casa, hai 18 anno anni non 6, Tommaso è più collaborativo di te e tra parentesi è giugno la scuola è finita da un pezzo  >> le rispondo abbastanza incazzato e detto questo mi alzo da tavola e vado in camera. Michela si lamenta in continuazione dei nostri problemi economici , ma non lo fa per cose serie, lo fa solamente perché papà non gli può compare tutte le cose che lei vorrebbe. Si deve rendere conto che la nostra situazione non ci permette di spendere soldi per cose superflue  e per quanto io aiuti dando tutti i mesi una parte del mio stipendio a mio padre la situazione non è semplice. Alle 22.30 Andrea mi passa a prendere sotto casa per poi dirigerci verso il nostro pub preferito , il 60'. E' un vecchio pub, gestito da Antonio un vecchio alquanto bizzarro perché coperto dalla testa ai piedi da tatuaggi,come me in poche parole.  In macchina Andrea non fa altro che lamentarsi che la sua ragazza l'abbia lasciato e di quanto gli manchi.Arrivati davanti al pub mi catapulto di fuori dalla macchina perché non lo sopporto più ed entro nel locale , appena entro individuo subito gli altri , che sono seduti al solito tavolo. Mentre mi avvicino noto una testa rossa spiccare tra tutti , è lei, è la ragazza che ho visto prima dal balcone e adesso da vicino  è ancora più bella , è seduta al tavolo accanto al nostro e sta parlando con una ragazza mentre mangiucchia delle patatine. Devo dire che è molto particolare , ha un so che di esotico , sembra quasi una bambola per come ride e per come si muove con grazia, ma adesso che la guardo meglio il suo sorriso sembra quasi finto come se stesse sforzandosi di sorridere. Smetto di fissarla e mi siedo accanto hai miei amici e cerco di sedermi in modo da poterla guardare, ma vengo distratto da Martina che inizia a tartassarmi di domande su dove sia Andrea ,e finalmente mi rendo conto che Andrea non è entrato con me << non lo so , era dietro di me siamo venuti insieme >> gli rispondo . Martina posso considerarla la mia migliore amica ed è da sempre innamorata di Andrea ma ha sempre rispettato il fato che fosse fidanzato. La serata va avanti come sempre, e come sempre sono costretto a subirmi le lamentele da ubriaca di Martina << ma ti sembra normale che ancora piange dietro a quella ? c'è lo ha mollato cosi per niente e lui ancora gli va dietro. E comunque io l'ho sempre detto che quella è una puttana>> mi dice con la voce impastata , per colpa di tuta la tequila che si è scolata. Però devo ammettere che ha ragione, Andrea ancora va dietro alla sua ex, cerca sempre di vederla e contattarla , nonostante lo abbi tradito e mollato per un altro. << lo so . hai ragione , ma è innamorato perso di quella. Io non ci posso fare niente. Tu aspetta un po che potrebbe essere arrivata la tua occasione con Andrea>> le dico cercando di rassicurarla e per far in modo che finisca di piagnucolare con me. Martina mi guarda un po dubbiosa ma annuisce e poi all'improvviso si alza e corre verso il bagno e credo che stia andando a vomitare tutto l'alcool che si è ingerita, visto che nessuno del gruppo sembra accorgersi dell'accaduto sono costretto ad andare con lei per evitare che affoghi nel suo stesso vomito. Appena entro in bagno non vedo Martina ma sento sei cognati e capisco che è lei che sta vomitando in qualche bagno , cerco di capire da dove venga il rumore, quando sento la voce di Martina dire  << si, si grazie , ora sto meglio>> e capisco che sta parlando con qualcuno . Dopo qualche secondo riemerge da un bagno e si avvicina al lavandino per lavarsi la bocca e le dico << tutto ok ?>> la vedo sussultare come se non si fosse accorta di me prima di quel momento e dice << oddio , non ti avevo visto. Si sto meglio mi ha aiutata una ragazza >> e mentre parla vedo dietro di lei una ragazza dai capelli rossi e la riconosco subito è LEI , è la ragazza che ho visto dal balcone e che adesso sta seduta vicino al mio tavolo. Martina si gira verso di lei e gli dice << grazie per avermi aiutata, ti offrirei volentieri qualcosa da bere ma credo che se sento l'odore dell'alcool potrei vomitare ancora >> e a ragazza dai capelli risponde ridacchiano << non ti preoccupare, l'ho fatto con piacere e poi io non bevo >> Marina la guarda e le fa << lasciami il tuo numero e ti chiamo per offrirti un caffè per sdebitarmi, che se non fosse stato per te sarei affogata nel mio stesso vomito >> io allora mi sento in dovere di intervenire e le dico <<guarda che sono venuto io , ma prima che ti potessi aiutare eri già uscita dal bagno >> lei mi guarda e dice << si si, sei il migliore amico del mondo , ma sta di fatto che mi ha aiutata lei e non te - guarda la ragazza dai capelli rossi e dice - quindi per questo caffè ?>> la ragazza dai capelli rossi la guarda un po smarrita , perché Martina avrà detto circa quattrocento parole in meno di un minuto , ma dice << emm... si ok , penso che si possa fare, non ce ne è bisogno ma...ok >> e mentre lo dice io resto incantato dalla sua voce, ha una voce molto delicata quasi da bambina  << ok perfetto allora , segnami il tuo numero >> le risponde Martina e le passa il cellulare e poi continua a parlare dicendo << io mi chiamo Martina>>  e la ragazza dai capelli rossi , arrossendo per l'imbarazzo di non essersi neanche presentata, e dice << Elisa , mi chiamo Elisa  >> Martina le fa un sorriso smagliante e dice << ah , il miglior amico del mondo si chiama Christian comunque>> e prima che io possa dire qualcosa , la ragazza dai capelli rossi è sparita.

Più di ieri e meno di domaniWhere stories live. Discover now