Più di ieri e meno di domani

CAPITOLO 2

POV Elisa

Ieri sera è stato parecchio strano devo dire la verità. Conoscevo gia quei due ragazzi , vabbè conoscere è un parolone, li avevo visti spesso in giro per il quartiere sopratutto quando erano più piccoli. Li ho visti crescere e cambiare senza che loro lo sapessero. Li ho visti giocare al campetto del quartiere fin da piccoli, li osservavo giocare e li invidiavo.....dio se li invidiavo, io ero costretta a passare i pomeriggi dentro casa e loro erano sempre li a giocare. Abbiamo anche frequentato l'elementari insieme, in sezioni differenti ma la stessa struttura, e anche li , li vedevo. Erano un gruppo molto unito : Christian, Martina e Andre, poi con gli anni si sono aggiunti altri due ragazzi, Francesco ed Edoardo.

Non li invidiavo solo perché potevano uscire fuori a giocare , no , li invidiavo anche perché erano molto uniti e affiatati; io invece ero sempre da sola e la mia unica amica me la sono fatta all'età di 15 anni in primo superiore e da quel momento siamo diventate inseparabili.

Una cosa che mi dava molto fastidio era che io sapevo molte cose di loro e loro invece non sapevano neanche della mia esistenza.

Ieri sera sono molto sorpresa che mi abbiamo rivolto la parola, li ho sempre visti come quel gruppo di ragazzi che tutti conoscono ma che nessuno gli si avvicina troppo. Martina mi è sempre sembrata una ragazza molto solare e spiritosa, cosa che mi ha confermato anche ieri sera. Christian invece mi è sempre apparso come il ragazzo bello e impossibile ma dal cuore d'oro, conosco a grandi linee la sua situazione economica e lui non ne ha mai approfittato anzi aiuta come può, tutto questo lo sa perché mia nonna è una gran pettecola.

Mentre scendo le scale sento la voce di mia nonna che parla con il nonno << Elisa ieri sera è tornata tardi , dovremmo parlargli , non può tornare troppo tardi , non può assolutamente >> e sento il nonno che dice << lasciala stare Rosa , quella ragazza ha già sofferto troppo , lasciala divertire >> e mentre dice questa frase entro in cucina. Appena entro guardo mia nonna e gli dico << nonna tranquilla , ieri sera sono andata a prendere una cosa da bere con Sofia niente di che>> e mentre lo dico gli poso un bacio sulla guancia, e mio nonno dice << visto , visto Rosa , devi stare tranquilla è grande ormai>> e mi lascia una carezza sulla testa ed esce dalla cucina.

Vivo con i miei nonni da tutta la vita , i miei genitori hanno preferito lasciarmi con loro e non curarsi di me e da qual momento i miei nonni hanno chiuso tutti i rapporti con loro e si sono occupati di me. Adoro i miei nonni , anche se devo dire che vado molto più d'accordo con mio nonno. Io e lui abbiamo molte passioni in comune , tra cui la Roma e tutte le domeniche andiamo in curva insieme e questo ci ha unito ancora di più.

Verso le 12.00 decido di prendere Rochi , il mio cane, per andare a fare una passeggiata, mentre gli metto il guinzaglio dico a mia nonna << vado a fare un giro a Rochi , torno tra un po >> e lei mi risponde << ok , ma non tornare troppo tardi che tra un po si mangia >> e mentre lei parla io esco di casa. Una volta arrivata sotto il mio palazzo prendo la solita direzione che faccio con Rochi , mentre cammino mi ricordo dell'episodio di ieri pomeriggio , quando ho beccato Christian a fissarmi , probabilmente gli avrò fatto impressione per quanto sono bianca. Mentre cammino una piccola parte di me spera di trovarlo affacciato al balcone a fumare, ma quando passo sotto il suo palazzo tutte le mie speranze vengono distrutte, perché in balcone c'è sua sorella Michela. Io e Michela ci conosciamo se si può dire cosi, abbiamo la stessa età e andavamo allo stesso liceo ma io sono un anno avanti e quindi mi sono appena diplomata , la settimana scorsa per la precisione.

Arrivata alla fine della via mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto:

" eii ciao, sono Martina ci siamo conosciute ieri sera la 60'e mi chiedevo se ti andava di vederci oggi pomeriggio, visto che ti devo un caffé "