5. Un paese con omicidio

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«È solo il prete del paese che si azzuffa con un matto» Disse una donna, che indossava una giacchetta rossa dal cui taschino spuntava un topolino bianco e nero «Non è niente di cui preoccuparsi, signor Ministro».

Il bestione annuì e borbottò un "grazie", poi si rimise la cuffietta e tornò a girarsi verso l'acqua della fontana, distendendo le braccia in avanti, con i palmi rivolti in basso. Ricominciò a respirare profondamente, lentamente, dieci secondi per un'inspirazione, dieci secondi per un'espirazione, e se non ci si faceva troppo caso sembrava completamente, perfettamente immobile, come una statua eroica in vestiti invernali.

Francois ebbe finalmente la meglio e riuscì a liberarsi dalla presa di Don Lorenzo, ma non poté accoltellare la schiena del presunto lupo mannaro, perché tre donne si frapposero tra di loro con aria determinata.

«Vai a fare il pazzo del villaggio da un'altra parte, Francois!» Gli disse la ragazza del topolino mettendosi le mani sui fianchi

«Non lo vedi che il Ministro sta mettendo al sicuro la fontana?» domandò aggressiva, la seconda donna, una signora di mezz'età che portava i capelli acconciati in una lunga e spessa treccia verde che a Don Lorenzo ricordò il colore del pelo del Grinch

«Di nuovo qua sei? Ma non hai che fare?» rincarò la terza, una ragazza con i capelli corti e un accento pesante che Don Lorenzo non riuscì a riconoscere.

Francois si sbracciò come se dovesse fare atterrare un aereo

«Streghe!» disse, imperioso «Levatevi dalla mia strada! Non potete proteggere per sempre il dannato mannaro!»

«È un licantropo, non un lupo mannaro» sospirò la ragazza con il topolino.

Don Lorenzo si alzò con cautela, contento di non avere niente di rotto, e chiese

«Scusate... ma che differenza c'è tra un lupo mannaro e un licantropo?»

«Vedo che il prete vuole imparare qualcosa, bravo!» esclamò la signora con la treccia verde

«Non farti complimentare dalle streghe! È il loro modo di farti passare dalla loro parte» tuonò Francois «Non farti abbindolare!»

«Gneh gneh, le streghe vogliono fare amicizia essendo gentili, che paura! Smamma, rompiscatole, prima che ti lancio un incantesimo che ti farà avere la diarrea per tre mesi!» minacciò la ragazza con i capelli corti.

Scoppiò un gran tafferuglio in cui Francois gridava come un pazzo e gesticolava come uno spagnolo contro le tre streghe, che, anch'esse a volume piuttosto alto, rispondevano con frecciatine velenose e minacce non troppo velate. Don Lorenzo ancora non capiva quale potesse essere la differenza fra licantropi e lupi mannari.

Il gigante ritrasse le braccia, riprese a respirare normalmente e si allontanò in silenzio.

Don Lorenzo lo inseguì, deciso a chiedergli una cosa, e lo strattonò per la manica urlando «Mi scusi signorEEE!»

«Che c'è? Oh, ma sei il prete del negozio. Ti sei ripreso» disse l'uomo con voce sepolcrale, dopo essersi tolto una cuffietta (da cui usciva sparato a tutto volume un infernale assolo di chitarra elettrica)

«Ehm sì, ecco sì, sono io» il prete indietreggiò di un passo

«Volevi qualcosa?»

«Certo. Sì, ecco, una domanda, voglio farti una domanda, ecco...»

«Come? Non ho capito, scusa».

Quell'accento! Non aveva avuto l'accento prima, era chiaro... e ora non lo capiva neanche! Che cosa era successo, aveva disimparato l'italiano?

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«A QUESTION!» Lorenzo arrossì, sperando di aver azzeccato la parola in inglese, una lingua di cui masticava molto poco «Domanda, io voglio fare, domanda»

«Ah, ok. Tell me».

"Tell me"? Che voleva dire? Che voleva essere lasciato in pace o che questa domanda si poteva fare? Don Lorenzo guardò la mano che reggeva la cuffietta e constatò che era grossa, massiccia, e che sembrava proprio pronta a prenderlo a schiaffi fino a sdraiarlo sul selciato gelato, se per caso ci fosse stata una domanda "sbagliata".

«Io...» Don Lorenzo prese un profondissimo respiro, poi si buttò «I sorry, I wanted to know, if not too disturb, the differenz... differenza... difference of lupi mannari, mannar wolfs an licantropis»

«Sorry, what?»

«I'm not very very good with English, I am... proving...»

«Say it in Italian. I understand it. Non preoccuparti, abbiamo già parlato, ti ricordi?»

«Era diverso. Tu non avevi... l'accento. E mi capivi subito»

«It's because of the cat, Topino»

«Hai detto che è per colpa del gatto... topino?» Don Lorenzo si guardò i piedi, confuso e imbarazzato al tempo stesso «Ma era un gatto o un topo?»

«Topino era... il nome del gatto, y' know? Topino ha un potere, he's a familiar... famiglio molto utile, può farci capire meglio, anche se parliamo lingue diverse»

«Topino è il gatto nudo, naked cat, giusto?»

«Yes. Se fosse qui sarebbe tutto più easy»

«Facile? Lo penso anch'io. Ma tu capisci l'italiano, giusto?»

«Yeah. Sicuro meglio del tuo inglese» un sorrisetto che era quasi un ghigno di scherno comparve sulla sua faccia a mostrare le punte bianche dei canini.

Don Lorenzo si sentì ancora più intimidito, ma chiese la forza a Cristo e la ottenne, in un modo o nell'altro.

«Ok» Disse «Mi serviva solo sapere, gentilmente, la differenza tra lupi mannari e licantropi»

«Oh. Pretty easy» l'omone si strinse nelle spalle «Lupi mannari, we call them werewolves, sono quelli che non si trasformano, hanno sempre forma di animali. Licantropi, we say "lycanthropes", sono persone, humans, che possono trasformarsi in animali, in forma ferale, feral form that is wolf-like, or... how do you say it? Monster... y' know, con la luna piena? Mostri?» indicò il cielo notturno

«Ah, quindi uno si trasforma e l'altro no? E come mai? Se non è troppo di disturbo rispondermi, signor...»

«McWoodland»

«Ecco, sì, signor McWoodland. Perché i lupi mannari non si trasformano?»

«Per lo stesso motivo tuo. Tu non ti trasformi, giusto? Neanche loro. Werewolves and lycanthropes non sono la stessa... specie. Sono creature diverse. I werewolves sono più grandi e solitari, they don't have packs» schioccò le dita «Branchi. Non hanno branchi. Mangiano le persone. Lycanthropes are just people... gente che si trasforma, ok? Con la luna piena o quando they're angry» fece una piccola pausa, pensieroso «Molti sanno farlo a comando. Possono scegliere. Sono intorno a noi» fece un gesto circolare con il dito «Forse hai amici licantropi»

«Mio Dio, spero di no!» Don Lorenzo si portò una mano al cuore.

McWoodland lo guardò come se fosse un chewingum sotto la suola del suo sacro stivaletto, poi disse lentamente

«Devo andare. Devo incantare le altre fontane»

«Perché?»

«Per il Diavolo, per non... to keep him... outside. Non fare entrare»

La Cattedrale di MillennioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora