Sono eccitata, molto eccitata. Lia mi ha organizzato una giornata fantastica, spero di trovare il mio abito da sposa. Dopo la mia confessione mi ha chiamata e mi ha sgridata. Sicuramente Philip c'entra qualche cosa. Avrà parlato con Jason e lui lo ha riferito a lei.
"Sei pronta?" siamo appena entrate in un centro di bellezza, non ci sono mai stata. Ci accolgono due ragazze molto carine. Mi fanno le unghie e mi mettono della strana roba sul viso.
"Ma quelli non si mangiano?" chiedo mentre un cetriolo mi finisce sopra l'occhio. Ridono tutte e anche io con loro ma in realtà sono seria. Dopo due ore mi sento rilassata e pronta per provare tanti abiti. Una normale ragazza fantastica su questo giorno da quando ha memoria. Io più che un abito da sposa speravo di non morire in quella casa. Scaccio via il ricordo ed entriamo nel negozio, non c'è posto per la tristezza oggi.
"Benvenute. Sono Helena, chi è la sposa?" alzo la mano timidamente e vengo trascinata in un camerino. Quando esco rimango a bocca aperta. Oltre a Lia ci sono anche Ivy e sua madre. Mi vengono le lacrime agli occhi e non posso impedire che escano. Corrono subito ad abbracciarmi
" Oh tesoro non piangere. Abbiamo pensato che avessi bisogno di supporto dalla tua famiglia"
"Sono così felice. Non volevo disturbarvi e per questo non vi ho chiesto di accompagnarmi"
"Che sciocchezza. Siamo emozionante di essere qui". Tornarono a sedersi e mi guardo allo specchio
"Gemma tu sei bellissima ma questo abito non ti valorizza". Non posso darle torto. La sirena non è proprio il mio taglio. La commessa ha insistito per farmi provare abiti diversi e ho acconsentito. L'unica cosa a cui non posso rinunciare è il pizzo. Più ce n'è e meglio è. Dopo aver provato il sesto abito mi demoralizzo, ho paura di non trovare niente. Ho provato quelli principeschi ma sono troppo minuta per indossarne uno simile. Sono troppo magra per quelli stretti, sembro un grissino e senza spalline non stanno su. Proprio quando penso che non troverò mai l'abito che cerco un abito cattura la mia attenzione. È completamente di pizzo, leggermente svasato e il corpetto luccica.
"Posso provare quello?" chiedo indicandolo
"Ma certo". Quando lo indosso faccio fatica ad uscire. Sto davvero indossando l'abito più bello che abbia mai visto. Quanta strada ho fatto fino ad ora. Solo qualche hanno fa cercavo di raccogliere quello che rimaneva di me,invece adesso sto addirittura per sposarmi con l'uomo più dolce, affettuoso e attento che conosco. Non posso credere a tutta questa felicità.
"Gemma?" mi chiama la mamma di Philip. Cerco di darmi un contegno ed esco. Tutte e tre sorridono ed annuiscono
"Vi piace?" chiedo incerta
"È meraviglioso" scoppiano tutte a piangere.
"Gemma l'abito vorremmo regalartelo noi" rimango spiazzata da questa richiesta. Non costa poco, se lo avessi saputo ne avrei scelto uno meno caro
"Perché?" chiedo soltanto
"Perché rendi mio figlio migliore" mi dice la mamma asciugandomi una lacrima
"Perché anche se l'inizio è stato turbolento siamo diventate come sorelle" in effetti non ha tutti i torti, all'inizio è stato difficile entrare in sintonia.
"Perché da quando ti ho conosciuta sono migliorata e cresciuta insieme a te. Sei l'amica che ho sempre sognato di avere" continuo a piangere mentre Lia mi dice tutto questo. Non posso credere di essere circondata da persone così splendide.
"Non posso smettere di piangere" dico ridendo
"Sono io che devo ringraziarvi. Non mi fate mai sentire sola. Siete la mia famiglia e non potrei chiedere di meglio" finiamo di lacrimare e mi viene un'idea, perché non divertirci un po'.
"Sapete come è fatto Philip, no? Perché non mi fate delle foto con qualche abito corto e un po' scollato? Impazzirà" persino la mamma mi aiuta con questo piano. Provo degli abiti corti bellissimi ma davvero troppo sexy per me. Ivy mi fa delle foto e le manda subito a Philip fingendo che la ricerca dell'abito non sia ancora terminata. Come previsto Ivy riceve subito una chiamata.
"Passami Gemma subito" sento dal viva voce. Soffoco una risata e rispondo togliendo il vivavoce. Sono pur sempre in compagnia di sua madre
"Ciao amore"
"Gemma ti avverto, se torni a casa con un abito del genere ti punirò così tanto che non potrai sederti al matrimonio"
"Come sei esagerato, ne ho già scelto uno tra quelli in foto ma non ti dirò qual è" passo il telefono ad Ivy mentre sento che mi chiama in tono arrabbiato, Ivy lo saluta e butta giù. Ridiamo tanto e poi prendo l'abito. Spero che Philip capisca lo scherzo altrimenti il mio povero sedere ci rimetterà. Quando rientro lo trovo al computer. Ha gli occhiali da vista, ultimamente lavora molto al computer e gli vengono dei forti mal di testa. Solo ieri ho cercato di fargli qualche massaggio ma alla fine ha dovuto prendere una medicina.
"Sono a casa" lo raggiungo e lo bacio. Non ricambia e capisco che è arrabbiato
"Daddy? Cosa c'è?" chiedo facendo finta di niente
"Si tratta così il tuo daddy, eh? Hai buttato giù il telefono senza nemmeno salutarmi. E quegli abiti? Sei praticamente nuda" alza la voce arrabbiato mentre cammina per la stanza. Non posso fare a meno di ridere, mi guarda e si ferma.
"Aspetta? Era uno scherzo vero?" annuisco e scappo in camera mentre lui mi corre dietro.
"Piccola monella" finalmente sorride.
"Presa" cerco di scappare ma è più forte
"Dove credi di andare è ? Adesso devi scontare la tua punizione" dice maliziosamente. Mi da uno sculaccione e lancio un urletto. Mi sto già eccitando. Mi fa sdraiare sul letto e mi toglie le mutandine. Mi lecca e mugugna
"Mmh che buona" arrossisco e lui ride. Continua con quel movimento fino a che esplodo in un potente orgasmo urlando il suo nome.
"Adesso tocca a me piccola. Visto la tua impertinenza adesso dovrai farmi uno dei tuo fantastici pompini" Lo accontento subito, l'idea non mi dispiace. Quando mi penetra esplodo in un altro orgasmo. Sono esausta.
" Girati"
"No daddy li no"
"Niente capricci principessa, fidati di me" siamo nudi e sudati. Il letto è un disastro, ci sono indumenti ovunque.
Farà male me lo sento. Cerco di rilassarmi il più possibile e in effetti non sento quasi nessun dolore
"Ti ho fatto male?" chiede mordendomi un orecchio
"Per niente Daddy" sorrido a questa nuova sensazione e Philip ha un altro orgasmo. Rimaniamo sdraiati a chiacchierare per un po'
"Insomma com'è questo abito?"
"Tu sapevi della sorpresa?" rispondo con un'altra domanda
"Si, sei arrabbiata?"
"No per niente. Grazie" lo bacio e lui sorride.
"Non posso dirti com'è l'abito altrimenti che sorpresa sarebbe?" mette un adorabile broncio che mordicchio.
"Adesso abbiamo l'abito ma manca tutto il resto" ridiamo e restiamo ancora un po' così a parlare dei preparativi
"Vorrei che fosse in spiaggia o in qualche campagna. Vorrei una chiesetta piccola ma bella" mi stupisco di questi pensieri. Non ho mai pensato molto a cosa realmente vorrei.
"Tutto quello che vuoi amore mio"
Ci baciamo ancora un po' e poi facciamo la doccia. Non vedo l'ora di sposarlo.
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Fidati di me
Short StoryGemma è una ragazza fragile. I suoi genitori l'hanno abbandonata quando era molto piccola. Da allora cerca disperatamente qualcuno che le voglia bene. All'età di 16 anni incontrerà Philip e con lui inizierà una nuova vita. Ps: Ci tengo particolarm...