➸ Last first kiss || Dusan Vlahovic

1.

"Sei nera"

"Thessa, sono stata due settimane a Santorini secondo te non mi sarei abbronzata?"

La ragazza che tiene tra le braccia Theo, suo figlio, mi guarda invidiosa. Lei per stare dietro alla sua vita frenetica non ha avuto l'opportunità di godersi un po' di sole tanto da far colorare la sua pelle.

"Io rimango un cadavere, te lo giuro. Anche se avessi passato sei mesi sotto il sole"

Scoppio a ridere perché è la verità. La sua pelle di porcellana non avrebbe mai preso la colorazione normale della mia, più tendente al caramello.

"Comunque ti propongo una bellissima cosa"

Mi fa sapere la mia amica. Ci siamo conosciute a quel dannato Europeo e da lì non abbiamo più fatto a meno l'una dell'altra.

Ora che ho spostato da tre mesi la mia vita a Torino nulla ci ferma dal vederci ogni giorno. Spesso capita che mi affidi Theo per godersi una serata romantica con suo marito Manuel.

"Dimmi tutto"

"Ti va di venire stasera da me? Verrano degli amici di Manu e io non ho voglio di starli a vedere mentre urlando contro la play"

Sorrido spontaneamente all'idea. Insomma so quanto questi uomini tanto grandi e tanto forti, diventino isterici davanti ad un gioco. Saranno anche bravi a calcio, ma sono negati a Fifa.

"Va bene, fammi sapere a che ora. Però ora devo scappare, che ho un colloquio di lavoro"

Con questa mia uscita di scena attiro indubbiamente la sua attenzione. Insomma sa già che lavoro, ma sa che le sto nascondendo un'opportunità importante. Ma io vengo da Napoli, quindi la scaramanzia è intrisa nelle mie vene.

"Signorina Esposito, questo colloquio sarà puramente formale. Abbiamo dati a sufficienza sulla sua persona, soprattutto alle bellissime referenze che ha accomunato nel tempo"

Sorrido al signor Agnelli, ringraziando i miei sforzi passati che mi portano ad avere molte più strade. Mi sono laureata con un 110 e lode all'università di Milano, decidendo di essere fuori sede nonostante il mio attaccamento alla mia terra.

Pubbliche relazioni potrebbe sembrare un percorso leggero messo a paragone con medicina, ma rimane ciò che mi ha portato a tante crisi di pianto e attacchi d'ansia.

Poi quello stage con la Ferrari ha alzato l'asticella del mio curriculum fino a quel dannato contratto con la nazionale italiana.

Il colloquio termina con tanto di occhiolino da parte del dirigente che mi lascia solo tanta speranza. L'orario però mi fa rendere conto che si è fatto tardi e se non mi do una mossa rimarrò bloccata nel traffico Torinese.

Alla fine ho avuto così poco tempo per preparami che sono uscita più o meno com'ero andata al colloquio. Un tacco basso ma d'effetto abbinato ad una camicetta e una gonna che però ho sostituito con un pantalone.

Thessa corre ad aprire la porta e già da fuori sento due o tre voci insultarsi l'un l'altro.

"Ciao tesoro"

Ci scambiamo due baci sulle guance, mi porta con sé fino al salone dove, con timidezza, do un saluto generale.

"Cami ciao!"

Manu si distrae giusto un istante e quell'istante si rivela fatale per uno degli altri ragazzi per fare gol. Sono in tre: Manu, Federico Chiesa e un altro che so che gioca alla Juve ma ho difficoltà a riconoscere.

"Ma Theo?"

Domando volendo salutare il mio nipotino acquisito. Lo trovo sul seggiolone incantato dal papà.

"Se mio figlio dopo che l'ho portato nella pancia per nove mesi non mi calcolasse come fa Theo con te, lo lascerei sopravvivere con il papà così impara"

Thessa ride, ma so che ha colto fin troppo bene quella nota di rancore che cela il mio tono.

"Nicolò non sai fare nulla da solo, se mai dovessimo avere un figlio dovrà stare lontano da te"

"Tia Tia"

Batte le mani notandomi, facendomi sorridere irrecuperabilmente innamorata.

Lo prendo in braccio iniziando a farlo saltare in aria, così che lui inizi a ridere.

"Ma se io ti chiedessi"

Guardo Thessa che a sua volta sposta lo sguardo da me ai ragazzi.

"Cosa?"

"Se ti andasse di venire domani allo stadio? Le altre fidanzate sono noiose o straniere, poi nonostante Lucia sia simpatica non riesco proprio a farmela scendere"

Lucia è la nuova fidanzata di Federico. Ragazza dolcissima, ma per il rispetto che portiamo a Benedetta e per tutto il male che ha passato dopo la rottura proprio non riusciamo a familiarizzare con lei.

Mentre sto per rispondere il mio telefono emette un suono. Una mail che mi basta leggere di sfuggita per provare un'emozione indescrivibile.

La ragazza mi guarda non capendo il motivo per cui ho iniziato a saltellare per la sua cucina con suo figlio in mano, ma le basta avere il mio telefono in mano per aggiungersi allo sclero.

"Eccome se ci sarò domani"

Gentilissima Signorina Esposito,
la contattiamo a nome della società Juventus. A seguito del suo colloquio sostenuto in giornata con il presidente Agnelli le riferiamo che soddisfa i requisiti per il posto di Pubbliche relazioni della compagnia. È attesa per la firma del contratto domani, in via ***. Le viene richiesto, se possibile, prendere parte alla sua prima giornata di lavoro domani per la partita Udinese - Juve.