Oggi volevo solo mangiare schifezze sul divano, in compagnia dei miei amici. Dopo il lavoro sono venuto qui, a casa di Luke, con il solo scopo di lasciarmi alle spalle le mie preoccupazioni. Mi meritavo questa serata tranquilla, dopo aver avuto a che fare con quella pazza che si è tatuata una banana. Continuava a urlare e a metà del lavoro, improvvisamente, mi ha chiesto di aggiungere un kiwi sulla banana. Non accanto, sulla. Voleva che la sua banana avesse una faccia da kiwi.
Insomma, ho accumulato un sacco di stress.
Quindi perché ora sto subendo questa tortura?
Wilbur mi osserva con occhi imploranti, ma non cedo. Non ho alcuna intenzione di starlo a sentire.
«Per favore!» mi prega ancora, ignorando Luke, che sta sghignazzando alle sue spalle, e Simon che gli riserva delle boccacce infantili.
«Smettetela di prenderlo in giro.» intervengo, ma loro non mi ascoltano. Al contrario, rincarrano la dose: «Ma è così buffo!» esclama infatti Simon.
«Rick, devi aiutarmi!» lo imita Luke, fingendo di piangere.
«Non maturerete mai.» alzo gli occhi al cielo, anche se devo ammettere che il loro comportamento mi diverte.
«Ehi!» tuona d'un tratto Will.
«Non cercare di cambiare argomento. Questa è una cosa seria!» sbuffa, incrociando le braccia al petto. Perché devo essere io quello che si becca le sue occhiatacce?«Serissima.» concorda Luke, mettendogli un braccio sulle spalle.
«Qui c'è in gioco la sua verginità.» aggiunge con tono drammatico, suscitando la risata di Simon.«Non sono vergine.» Wilbur si mette subito sulla difensiva, scrollandosi di dosso il nostro amico.
«Ha ragione: non è vergine, ma disperato.» ghigna Simon.
«Non sono disperato!» sbotta Will.
«È da tre giorni che continui ad assillarmi.» ribatto.
«Fidati: lo sei.»«Che ha di così eccezionale quella ragazza poi?» domanda Luke, lasciandosi sfuggire uno sbadiglio. Ultimamente ha sempre sonno.
«Non capiresti nemmeno se te lo spiegassi.» risponde Will.
«Provaci comunque.» Simon allunga una mano verso il tavolino mentre lo dice. Afferra la sua birra e ne beve un sorso, guardando di sfuggita Luke, che nel mentre prende posto al suo fianco.
«No. Mi prendereste in giro.» borbotta Wilbur, prima di girarsi verso di me.
«Andiamo, Rick. È solo un messaggio!»«No.»
Prendo una manciata di patatine e me le ficco in bocca, ignorando la sua espressione disgustata.A quanto pare Matthew, il commesso, è un grande amico della sua cotta. Vuole che mi metta in contatto con lui, perché così la sua bella Camille - ho scoperto che si chiama così - lo vedrebbe sotto una luce diversa.
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Mettimi un Collare
Romance«Credo che tu mi abbia frainteso, Matthew. Non voglio il tuo amore: ciò che desidero è solo un guinzaglio e un collare 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 stretto.» ❀𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒!❀ 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑣𝑜𝑙𝑢𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑠ℎ, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑎...