Capitolo 71

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"I parenti di Amy Shein" chiama un dottore giovane, alto biondo coi riccioli e un camice rosso, seguito da altri operatori tra cui una giovane dottoressa con lunghi capelli bruni, che ha la sua stessa divisa ma con sopra il camice bianco.

Io e mio nonno ci guardiamo e  con forza ci alziamo, stringendoci le mani a vicenda per infonderci coraggio, ci avviciniamo a quest'ultimi con la speranza di ricevere buone notizie.

Li guardo in volto per cercare di captare qualcosa, anche solo un cenno, ma dalle loro espressioni non emerge un gran che se no stanchezza e forse un velo di preoccupazione.                 

Mille film mentali mi balenano in testa:  quanto è grave? È morta e non sanno come dircelo? Mi devo preoccupare? È andato storto qualcosa? Sarà per caso entrata in un coma irreversibile da cui non uscirà più?

Inizio a sentire la testa girare e un velo di sudore mi imperla la fronte...

Devo stare calma, devo respirare non posso farmi prendere dal panico proprio ora! Forza Ariel cerca di restare calma e affronta la realtà!

Appena ci posizioniamo davanti a loro il dottore ci scruta  con attenzione ed inizia a parlare:

" Salve Signor Shein sono il dottor Will Halstead e questa è la dottoressa Natalie Manning, siamo stati noi a prendere in carico il caso di sua moglie. La situazione è apparsa subito delicata: la signora è arrivata in codice rosso, priva di conoscenza e con il battito cardiaco molto basso, abbiamo per tanto dovuto rianimarla. Per fortuna però siamo riusciti a stabilizzarla in tempo, quindi per ora, possiamo constatare che l'emergenza è abbastanza rientrata. Detto ciò non possiamo però darvi la buona notizia che la signora è fuori pericolo, in quanto dagli esami è emerso un problema cardiaco molto serio".

Vedo mio nonno sbiancare e accasciarsi su una sedia vicino, spaventato per la notizia che ci è appena pervenuta. Non riesce a proferire parola e, dall'espressione dei medici, capisco che si aspettino un cenno da parte nostra.

"Quanto serio?" chiedo con voce tremante ai dottori davanti a noi.

" Il suo malore è stato dettato da un'Angina pectoris" mi spiega con calma la dottoressa.

La guardo confusa, non ho capito che cavolo stia dicendo, non ho mai sentito parlare di questa malattia.

"Una che? Ma che cazzo è sta roba?" Risponde Travis, raggiungendoci e dando voce ai mie stessi pensieri.

"Travis ma che modi sono questi! Lascia parlare i dottori!" Lo rimbecca il signor Gray.

"Mi scusi" risponde mortificato.

" L'angina pectoris è una malattia che si identifica in larga misura con il proprio sintomo principale; il termine deriva dal latino e significa dolore al torace. È causata da un temporaneo scarso afflusso di sangue al cuore che determina mancanza di ossigeno al tessuto cardiaco. Il fenomeno prende anche il nome di ischemia; nell'angina pectoris l'ischemia è reversibile e non arriva al punto di provocare danno cardiaco permanente. La malattia si manifesta abitualmente con dolore toracico improvviso, acuto e transitorio ma anche pesantezza a torace e arti superiori, formicolio o indolenzimento nella stessa sede, affaticamento, sudorazione, nausea. In casi più gravi svenimenti" Ci spiega con pazienza il dottor Halstead. 

Mio nonno continua a non proferire parola mentre seduto guarda afflitto il pavimento, io credo di essere davvero sotto shock; In testa mi rimbalzano le parole: ischemia, danno cardiaco permanente, dolore al torace ...Non riesco davvero a mettere a fuoco la situazione, a dare anche solo un accenno a quanto detto.

"Grazie per la spiegazione, quindi adesso come intendete  procedere? Quanto è grave la situazione?" interviene Alexandra al mio posto e gliene sono infinitamente grata.

FADED (VERSIONE FAN-FICTION)Where stories live. Discover now