Extra

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AVVERTIMENTO: QUESTO NON E' UN HUMOR.

Capitolo della rubrica "Extra", se non ti interessa la "wenclair" (ship tra Mercoledi ed Enid) salta questo capitolo, domani continueranno ad uscire i capitoli humor regolarmente. 

Per chi resta invece, buona lettura. 

C'era qualcosa che non andava in Enid.

O meglio, in una parte di Enid. Una parte di Enid che la faceva svegliare negli orari più improbabili di notte o la costringeva a cambiare stanza anche durante le lezioni.

Era più forte di lei e non riusciva a controllarla, non aveva la più pallida idea di cosa potesse essere a dire la verità. Poteva sempre chiedere aiuto alla sua compagna di stanza, detective part-time, ma non voleva.

Non voleva perché tutti quegli "incidenti" erano collegati a lei.

Aveva iniziato a notare che si svegliava nel cuore della notte solo se l'altra aveva un incubo, e sentiva l'urgenza di cambiare stanza solo se la corvina diventava nervosa o stressata, cosa che normalmente non sarebbe riuscita a intuire dall'impassibile faccia di Mercoledì, ma in qualche modo azzeccava sempre il momento perfetto.

Negli ultimi giorni aveva passato tutto il suo tempo disponibile -quando Mercoledì era calma- in biblioteca a cercare risposte su quale potesse essere la causa dei suoi cambiamenti, e arrivò alla conclusione che non potesse avere a che fare con lei, ma con la sua parte da lupo.

Non che fosse un mistero, si era anche accertata che gli umani non percepissero gli stati d'animo fiutandoli.

Successe un pomeriggio, che mentre Yoko le raccontava di come fosse andata l'uscita tra lei e qualcuno di cui non ricordava nemmeno il nome, Enid aveva smesso di ridere e come in uno stato di trance era corsa verso la foresta, trovando l'esatto punto in cui Mercoledì si era seduta senza mai sbagliare strada. Non sapeva perché ma l'istinto le diceva di svoltare a destra, andare dritto poi a sinistra automaticamente, e la bionda non riusciva a capire da dove venissero quelle informazioni.

In ogni caso ne fu grata quando questa forza superiore la portò un'altra volta dalla corvina un attimo prima che commettesse un omicidio.

Si stava avvicinando ad Ajax con del cloroformio in una mano e un panno nell'altra, il ragazzo era da solo, sarebbe sicuramente stato spacciato contro i piani malati di Mercoledì. Fortunatamente -o sfortunatamente se lo chiedete ad Addams- Enid riuscì a prenderla e a spingerla in uno sgabuzzino prima che il ragazzo si girasse.

<< Mi spieghi che ci fai anche qui? Mi stai seguendo? >> chiese su tutte le furie Mercoledì.

<< Stavi per tramortire un ragazzo! Ti avrebbero cacciata! Lo sai che non vai molto a genio al preside, non puoi andare in giro a rapire persone ed aspettarti di restare alla Nevermore. >> le rispose ancora più arrabbiata Enid.

Mercoledì la guardò con una punta di disprezzo << Sai benissimo che non è mai stata mia intenzione rimanere >> poi poggiò il cloroformio e il panno su uno scaffale e superò la bionda colpendole la spalla.

Enid rimase girata a guardare le trecce della corvina che si allontanava con i pugni serrati, era arrabbiata, fantastico.

Si calmò, fece un bel respiro, poi prese il set dell'allegro rapitore e fece una passeggiata nella foresta, disperdendo il liquido nelle radici di un piccolo alberello, probabilmente sarebbe morto, ma non l'avrebbe notato nessuno. Il panno lo mise in tasca e se ne scordò.

Anche quando era arrabbiata con lei non riusciva a resistere all'impulso, si presentava anche quando chiedeva espressamente di essere lasciata sola e restava anche quando la minacciava di farle male se non se ne fosse andata.

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