rosso acceso come un tulipano

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dopo la risposta di bill, majah si mise all'opera per scegliere un outfit per il giorno seguente.
scelse un completo comodo e nemmeno troppo pesante visto che era luglio. ormai era notte fonda. majah andò a dormire in pensiero per il giorno che seguiva. la sveglia rimbombò nella stanza di majah finché essa non la fece svegliare definitivamente. alle 6:30 si fece una doccia si vestì, si truccò. verso le 9 majah, si dirise verso la casa dei kaulitz, ovviamente a piedi dopo quel trauma majah aveva paurissima di salire sopra dei mezzi (sia pubblici che non), andava solo ed esclusivente a piedi, e molte volte arrivava in ritardo a eventi importantissimi per questa sua decisione. era praticamente davanti a casa dei kaulitz quando per terra vide un bellissimo tulipano rosso (il suo fiore preferito), fece per abbassarsi e coglierlo quando vide che c'era una specie di "stradina" composta da molti altri tulipani coloratissimi. decise di seguire la striscia di fiori, e questa (ovviamente) portò majah fino davanti alla porta dei gemelli. majah senza pensarci neanche per un attimo, seguì nuovamente la scia che la portò nel retro della casa, il giardino. d'impatto sentì «auguri!!» da i tre componenti, bill, gustav e georg. nella sua mente subito girò la mancanza di tom ma non ci fece caso. «grazie mille ragazzi!!» rispose emozionata majah.
bill consegnò la scatola contenente i 5 biglietti. «apri! apri!» urlavano tutti in coro. appena majah apri la scatola capì subito il regalo. non ce la fece a trattenere le lacrime di gioia, infatti una goccia le percorse la gote bollente dalla felicità. dalla porta-finestra che dava dalla cucina al portico del giardino se ne uscì tom con in mano un mazzo di tulipani rigorosamente di un colore rosso acceso. tom si avvicinò a majah, che d'altro canto stava arrosendo da impazzire tanto da sentire le proprio guance rodere. lui le porse il mazzo di tulipani e disse « so che non ci parliamo da tempo, e che sono stato uno stronzo a non venirti a trovare in ospedale, ma la verità è che avevo paura, ero spaventato dal fatto che tu potessi provare disgusto nei miei confronti. e quindi per cercare di farmi perdonare ho organizzato tutto questo, ora la scelta sta a te se perdonarmi o andare avanti come se non fosse stato nulla». majah aveva riflettuto parecchio, sia in passato che nel presente se quando tom si fosse rifatto sentire lei lo avrebbe dovuto perdonare o non rovinare quella "strana amicizia che più volte aveva avuto l'occasione di trasformarsi in di più". ora ne era certa: lo avrebbe perdonato (soprattutto dopo quei biglietti e quei tulipani che costituivano il regalo più grande della sua vita). « si ti perdono, e sono felice che tu ti sia rifatto presente» disse con un grandissimo sorriso e con le farfalle nello stomaco (cosa che le era accaduta poche volte). tom dal mazzo di tulipani ne tolse uno, quello del colore più acceso e glielo posò tra i capelli dicendo
«così sei anche più bella» con la mano libera le accarezzò la guancia con una delicatezza che majah non sembrò nemmeno reale, con l'altra mano appoggiò il mazzo sul tavolo, stando attento però a non rovinare i fiori. finalmente erano tutti riuniti pronti per dirigersi verso quel paintball.
pronti per partire fecero per salire nel furgoncino a 10 posti. majah di primo impatto non volle salire e cominciò a tremare (*) tom la prese alle spalle delicatamente e la avvicinò verso il suo petto, dove le sussurrò "non preoccuparti, finché ci sono io non succederà nulla" majah si convinse con le parole calde di tom ed entrò nel furgoncino. tutti e 5 si disposero ai rispettivi posti. majah si sedette vicino al finestrino per osservare il tragitto che le serviva per calmarsi. alla sua destra poteva osservare il profilo di tom che con la coda dell'occhio la guardava innamorato perso (come lei).
il furgoncino percorse un tratto di strada sterrata, quindi cominciò a trabbalare. majah aveva il cuore a mille per la paura e per la seconda volta nel giro di lacuni minuti si era ritrovata a tremare come una foglia, d'altro canto tom (che si era accorto di tutto) le prese con dolcezza la mano e gliela strinse per darle sicurezza. finalmente arrivati al paintball scesero tutti dal furgoncino e si avviarono all'entrata, majah teneva ancora la mano stretta a qulla di tom aveva una presa salda e sicura. quando però majah se ne rese conto lasciò la presa e arrossì, nonostante ciò tom cercò la sua mano e la riprese. entrati nella struttura si cambiarono con delle tute in dotazione adatte a giocare a paintball. majah ci sapeva fare con le armi, infatti il primo round lo vinse lei, il secondo bill, il terzo gustav, il quarto georg l'ultimo tom. tutto ciò era stato organizzato per fare una seconda sorpresa a majah. tom si avvicinò cautamente a majah per "parlarle", majah d'istinto alzò la maschera così fece anche tom, piano piano tom si avvicinò al dolce faccino di majah per baciarla con foga e amore. appena finito tom esclamò «mi sei mancata» «anche tu» i due si abbracciarono. mentre i due si abbracciarono a majah le venne in mente un sogno fatto in ospedale cioè lei che baciava tom, una sorte di deja vu. tutti e 5 salirono nuovamente sul furgoncino, majah chiese con cortesia all'autista se la potesse accompagnare a casa sua dove sarebbe sceso anche tom.

spazio autrici
dopo un po' di tempo eccoci qua, scusate nuovamente per questa lunga pausa. (*) "come un vibratore" giulia cosciente (quella che sta scrivendo lo spazio autrici) lo voleva scrivere...
grazie mille per i cuoricini, i commenti e tutti il supporto 🩷

chi sei? : tom kaulitz Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ