capitolo 11, l'infinito

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Ci stiamo avviando in casetta, ancora non riesco a crederci.
Ripenso alle parole della canzone, è tutto così accurato.
Ripenso a rossofuoco, mi ritornano in mente le sue parole "se ti mettessero in mezzo agli angeli il tuo vestito diventerebbe improvvisamente rossofuoco", mi ritorna in mente la frase "i tuoi capelli nel vuoto" mi ha detto un sacco di volte che ama i miei capelli soprattutto quando volteggiano con me mentre ballo, amo il modo in cui parla di me nella canzone.
Mi rimbomba nella mente e nel cuore il discorso che mi ha fatto prima, e mi sento stranamente al sicuro.
Siamo arrivati in casetta.
-SOF: ma guardaa i fidanzati ce l'hanno fatta a tornare.
-MEW: io lo avevo detto che si mettevano insieme.
-KUMO:"Non siamo niente"
-PETIT: adri sei l'unica che non sapeva di quello che sarebbe successo oggi.
-IO: siete seri?
-MIDA: Si sapevano tutto HAHAHA.
Continuiamo a parlare con gli altri, ceniamo tutti insieme, e poi io mida decidiamo di tornare nel giardino sul retro.
Mida si siede e come sempre io sono in braccio a lui.
Sentire se sue braccia che mi avvolgono mi fa sentire sempre bene.
Non è la prima volta che veniamo qui fuori, ma oggi è diverso, non so nemmeno io il perché.
Siamo sempre io e lui, ma sapere che adesso è tutto vero fa sembrare tutto diverso.
Non parliamo, non serve, ci basta sapere che finalmente non ci sono io e c'è lui, ci siamo noi.
-MIDA:però mi manca ancora una cosa.
-IO: cosa?
-MIDA: andiamo in camera mia.
Mi prende in braccio e quando arriviamo in camera sua mi mette sul letto per poi chiudere la porta a chiave.
Torna da me e si siede.
-MIDA: posso vedere la cicatrice?
Mi dice con tono basso e calmo mentre mi prende la mano.
-IO: va bene, ma giurami che non lo dirai a nessuno.
-MIDA: te lo giuro, puoi fidarti di me.
Devo abbassare tanto il lembo del pantalone, quel pazzo si è impegnato a farmela in un posto nascosto.
Mida la osserva silenzioso, probabilmente non si aspettava questo.
Già perché il mio fantastico ex, non si accontentò di marchiarmi per sempre quella sera, sentiva la necessità di ricordarmelo che era per sempre, facendo un infinito.
-MIDA: come cazzo te lo ha fatto.
-IO: eravamo appena arrivati a casa sua, avevo una spilla brillantinata tra i capelli, abbiamo iniziato a litigare, l'ha presa, e si è divertito a disegnare un infinito sul mio fianco.
Mida avvicina delicatamente la mano alla cicatrice, la traccia con le dita.
-MIDA: appena esco di qui gli-
-IO: non gli fai niente, rimarrà nel passato e non gli darò più peso, la soddisfazione di fargli vedere che dopo due anni ne ho parlato a qualcuno non gliela do.
-MIDA: tu fa quello che vuoi, ma io non starò fermo.
-IO: e invece stai fermo, immobile.
-MIDA: perché dovrei? guarda cosa cazzo ha combinato e io dovrei anche lasciarlo stare felice?
-IO:si hai capito, ho fatto scendere in silenzio milioni di lacrime, ho ingoiato in silenzio tutta la sua cattiveria, ho imparato a essere impassibile sotto le sue mani che mi torturavano, poi sono riuscita a rialzarmi, sono riuscita a tornare me stessa, sono contenta si averlo fatto rimanere solo dopo che il mio gruppo di amici lo ha cacciato, mi basta avere loro, sof e adesso te, ho smesso di essere una sua vittima, lui ora probabilmente è a fare a qualcun altra ciò che ha fatto a me, a lui rimane il male a me il bene.
-MIDA: io non sono convinto.
-IO: se mi ami ti convinci.
-MIDA: Per stavolta hai vinto.
-IO: come sempre.
Dico per sdrammatizzare, ora conosce tutto di me, basta drammi voglio tornare al nostro rapporto di sempre.
-MIDA: non c'è la fai proprio a farti vedere debole eh?
-IO: hai capito vedo hahahhaha.
-MIDA: va bene riri ti ho capita hahhaha, ma ora torniamo a noi.
-IO: un sacco qui dentro mi chiamano riri ma giuro che non ho capito perché.
-MIDA: tonta perché tutti ti chiamiamo adri, adri finisce per ri, e riri ti si addice di più, rispecchia meglio il tuo carattere de fuego.
-IO: mi piace mi piace hahha
-MIDA: è ovvio che ti piace.
Non finisce di parlare che mi fa stendere sul letto e mi viene vicino.
Iniziamo a baciarci, poi mi dice qualcosa.
-MIDA: se non ci fossero queste stupide telecamere sta certa che i tuoi vestiti sarebbero già sul pavimento.
-IO: oh ne sei sicuro?
-MIDA: troppo, so che non mi resisti.
Mi metto su di lui e lo fisso negli occhi.
-IO : o forse sei tu che non resisti a me?
Gli dico con la voce provocatoria con cui so metterlo in difficoltà.
Ovviamente ho ragione, non resite.
-MIDA: vaffanculo.
Mi prende la faccia e mi da un bacio che sembra non finire mai.
-MIDA: sei stata fantastica durante la coreografia oggi.
-IO: si ho visto come eri incontenibile mentre ballavo.
-MIDA: e io ho visto te mentre cantavo.
-IO: taci tonto.
-MIDA: lo dici perché sei che ho ragione.
-IO: si ma-
Improvvisamente sentiamo qualcuno bussare alla porta.
-HOLY: avete finito? vorremmo dormire.
Io e mida scoppiano a ridere per poi andare ad aprire.
-PETIT: se avete fatto cose sconce in camera mia vi uccido.
-MIDA: ma che dobbiamo fare con le telecamere.
-IO: Vi lascio ai vostri discorsi buonanotte.
Mida mi prende per il polso e mi tira indietro.
-MIDA: ma dove pensi di andare tu dormi con me.
-IO: se me lo chiedi così.
Vado a mettere il pigiama e torno da lui, che è già sul letto ad aspettarmi.
Mi fiondo su di lui che subito inizia  a farmi il solletico.
Mi manca l'aria tanto che rido e all'improvviso un cuscino vola sulla mia testa.
-PETIT: incivili.
-MIDA: ma scusate chiamate anche le vostre cogli0ni.
-HOLY: fra ma cià ragione.
Tempo due minuti che arrivano marisol e sarah.
Che la serata abbia inizio.
Ci mettiamo tutti a terra in cerchio.
-MARISOL: non facciamo sempre le stesse cose, propongo iooo.
-HOLY: stupiscici.
-MARISOL: Ok il gioco si chiama "shame" che vuol dire vergogna, a turno ognuno di noi deve dire una cosa che dovrebbe far provare vergogna, se quella cosa l'hai fatta devi mettere una lettera della parola shame sulla tua fronte, il primo che completa la parola perde.
-IO: mi piaceee
-PETIT: ma a cosa giocavi da piccola.
-SARAH: ci giocavo anche io hahah
-MIDA: onestament giocavo a sasso carta forbici da piccolo.
-HOLY: vi appiccicate dopo ora voglio fare sta cosa.
-MARISOL: ok comincio io, allora parto con un esempio così capite, avete mai assaggiato un fiore?
-IO: dimmi che non lo hai fatto sul serio.
-MARISOL: avevo solo sei annii.
-PETIT: non sapevo di stare con una fata, mazza oh.
-MARISOL: daii.
-HOLY: anche io l'ho fatto...
-SARAH: ma dai e  io ti bacio anche.
-MIDA: io e riri siamo sani.
-IO: amo si HAHAHAH.
Mi fa un sorriso a 32 denti quando lo chiamo così.
-PETIT: mari holy muovetevi disegnatevi la s sulla fronte.
Andiamo avanti così tutta la sera, finché non siamo stanchi morti e andiamo a letto, siamo in 6 per 3 letti HAHAHHA.
Mi lancio su mida appena si stende a letto.
-MIDA: Ririii.
-IO: ti stai per caso lamentando del mio tuffo?
-MIDA: non oserei mai.
-IO: ecco bravo.
-MIDA: come mi hai chiamato prima?
-IO: eh?
-MIDA: ho sentito una parola diversa da tonto.
-IO:ma come sei stupido.
Gli dico mentre mi infilo sotto le coperte e lo abbraccio.
-MIDA: ma di questo stupido ti sei innamorata.
-IO: sta zitto e dammi un bacio hahhahaha.
Non se lo fa ripetere due volte che mi afferra il viso di botto per poi baciarmi.
Mi avvolge con le sue braccia e io mi faccio piccola sotto di lui, ormai sono ancorata tipo cozza.
-IO: notte amo.
-MIDA: notte riri.

|mida| 𝐑𝐎𝐒𝐒𝐎𝐅𝐔𝐎𝐂𝐎🥀 Where stories live. Discover now