sbloccarsi

511 18 0
                                    

-un gin lemon e un negroni grazie- sono in un locale con i ragazzi e sto prendendo da bere per me e Andre, che è fuori con gli altri a fumare
-grazie ciccia- appena raggiunti, mi sono messa sul muretto dove sono seduti Jacopo e Duccio , mettendomi tra i due anche se con un po' di difficoltà
-Piccolo, leva quel braccio dalle spalle di mia sorella- alzo gli occhi al cielo, non gli sfugge niente
-tanto tra poco entro dentro, sta arrivando Elia- in realtà dovevo incontrarmi con lui e basta, solo che gli altri erano curiosi di vederlo e appena hanno scoperto che saremmo venuti qua sono voluti venire anche loro
-fallo venire qua, almeno ci presentiamo- -non mi fido di voi, forse l'unico potrebbe essere Jacopo ma non mi sembra messo bene in questo momento- sentendo il suo nome, si gira verso di me con i suoi occhi quasi socchiusi e un sorriso
ecco appunto
-è a parcheggiare, gli vado incontro- leggo il messaggio per poi scendere dal muretto con un salto
-vedi di non starci troppo in macchina con lui- corro via facendo una linguaccia ad Andrea, prima che a mio fratello venga un colpo e mi tenga lì con lui tutto il tempo

-bellissimo eccoti- come risposta ricevo un bacio, per poi prendermi il drink e fare qualche sorso
-gli altri ti vogliono conoscere, vieni- appena portato dagli altri, tutti si presentano per poi iniziare a parlare
-bel rossetto comunque- lo guardo un attimo e mi rendo conto che gli ho lasciato lo stampo sulle labbra e inizio a levarglielo con un fazzoletto sotto lo sguardo infastidito di mio fratello
dopo aver parlato un altro pò, entriamo dentro andando direttamente in pista
-simpatici anche se uno oltre a tuo fratello mi guardava un po' male- -è Faster, lascialo stare non è un tipo serio e mi chiama il suo "sogno erotico" ma è più un modo per prendere in giro mio fratello- -no non è lui, era quello che non parlava mai sul muretto, Jackson forse?- spero che stia scherzando, non capisco perché debba essere infastidito
specialmente perché lui non mi parla mai, penso mi abbia rivolto la parola due volte, e mi conosce da più o meno cinque anni
avrei capito di più se fosse stato Marco, o Andrea
-ah non saprei, era talmente fatto che molto probabilmente non ti ha neanche visto- speriamo si convinca, non ho voglia di scenate di gelosia già alle prime settimane
già non le sopporto in generale
per fortuna cambia discorso e, fino a quando i ragazzi non mi vengono a chiamare per andare via, rimaniamo noi due insieme in pista

margh.3

👁️ 2308👤 el1asal4ri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

👁️ 2308
👤 el1asal4ri


-come siete carini nella tua storia, finalmente hai messo la testa apposto- la voce di Diana, la mia migliore amica dalla prima elementare, risuona dal telefono
purtroppo all'ultimo anno si è dovuta trasferire al nord, però ci sentiamo lo stesso
-aspetta prima di dirlo, lo sai che sono molto impulsiva- non ho mai tradito, odio chi lo fa, ma sono una che cambia idea molto facilmente
per ora mi ci trovo bene, non è troppo geloso e mi lascia i miei spazi
-stasera vai da qualche parte?- -non penso, forse andrò al bunker, domani mattina sarò uno zombie sennò- è incredula, e anche io, ma sono le ultime settimane prima della maturità, siccome la mia scuola fa solo quattro anni, e mi conviene non saltare scuola
continuiamo a parlare e mi racconta che quest'estate verrà qua per passare del tempo con me e, specialmente, con Giorgio
il suo ragazzo

-Serafini non si fuma a scuola, quante volte te lo devo dire?- -dai Gio lasciami stare, poche settimane e non mi vedrai più- Giovanni è il bidello del mio piano e penso che ormai non mi sopporti più, dopo cinque anni di cazziatoni
-se ti beccano io non c'entro nulla- sapevo di averla vinta con lui

-la prossima volta vi lascio a piedi- sono dovuta passare a prendere mio fratello e Jacopo in centro, sono venuti con Duccio ma è dovuto andare via prima e sono rimasti a piedi
-leva subito quei piedi dal mio cruscotto o te li mozzo- -come sei noiosa, cosa stavi facendo di così importante e come mai ci hai messo mezz'ora ad arrivare?- se gli dicessi che ero a casa di Elia penso mi ammazzi così invento che ero a casa studiare
una mezza verità, stavo studiando il corpo umano
-allora rimani un po' con noi al bunker, almeno Jack ti fa sentire il suo nuovo beat- guardo il diretto interessato dallo specchietto come per chiedergli il permesso
continua a non parlarmi, annuisce e basta
penso di fargli paura
-va bene, ma sto poco- il poco è diventato due ore e ora mio fratello mi sta rompendo per tornare a casa
-non rompere, mi hai invitato te e ora mi aspetti
sennò torni a piedi- -bro io vado via ora, ti porto io a casa- andati via mio fratello e Andrea
rimaniamo io, Jacopo e Marco
quest'ultimo dopo poco ci lascia soli perché "deve fare una chiamata importante"
-ho montato una canna, vuoi?- lo vedo annuire subito, forse con quella si calmerà
quando ci sono io sembra sempre rigido, non a suo agio
piano piano è riuscito a sbloccarsi, tant'è che ha cambiato posto, mettendosi accanto a me
-finalmente sei a tuo agio, ogni volta che ci sono io sembra che ti faccia paura- alle mie parole rimane spiazzato, immagino che non se lo aspettava o che me ne accorgessi
-non è vero, semplicemente non so mai comportarmi con le ragazze- non lo vedo molto convinto ma decido di lasciar perdere, cambiando discorso
quando ritorna Marco, di cui mi ero scordata la presenza, si unisce a noi mentre ogni tanto mi lancia qualche sguardo

so chi sei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora