Capitolo 2

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Cliss

Gli occhi di tutti i presenti mi stavano squadrando come un predatore guarda la sua preda. Un paio di iridi verdi in particolare mi stavano bruciando la pelle.

"Tu dovresti essere la signorina Cliss Jonson? Piacere io sarò il tuo futuro professore di inglese e francese" disse un ometto pelato con sguardo perverso. 

"Prendi pure posto vicino Jayden, vedi quel ragazzo vicino alla finestra" mi indicò e per poco non spalancai la bocca scioccata. Jayden era un dio greco. I capelli corvini spettinati gli ricadevano sul viso calmo e rilassato. Aveva un bellissimo neo sul suo naso alla francese e quei suoi occhi erano di una bellezza assurda, di un verde smeraldo. Il verde è sempre stato il mio colore preferito. Le ragazze della classe mi guardavano con facce disgustate e piene di odio. OH ma se può sapere che cosa ho fatto adesso a ste quattro galline? 

Arrivai vicino a Jayden, mi sistemai lo zaino dietro la sieda ed iniziai ad ascoltare ancora una volta la presentazione del professore. Non potei a lungo perché il suo sguardo mi stava facendo venire i brividi. Decisa a seguire la lezione non tralasciai alcuna emozione che potesse fargli capire quanto il suo sguardo mi mettesse a disagio

"Ehi, ti sto guardando da tutta l'ora, vorrei che anche te facessi lo stesso" senza staccare gli occhi dal professore per non dargliela vinta gli risposi.

"Non prendo ordini da te."  

All'improvviso tirò la mia coda di cavallo e mi fece girare verso di lui. Il mio cuore perse un battito mentre si inumidì le labbra carnose. Ormai le parole dell'insegnante erano molto lontane dal mondo creato da me e Jayden in quel momento.

"Voglio che quando io ti guardo, tu mi guardi. Quando io non ti guardo, tu mi guardi" disse in un sussurro. MI continuava a guardare come se esistessi solo io un questa lezione. Dovevo riprendermi altrimenti una bella lezione non ci sarei arrivata.

"Prof, mi scusi, posso andare in bagno?" borbottò un si ed io strisciai silenziosamente fuori dalla classe, poi però sentii una porta chiudersi. Era Jayden che casualmente doveva andare al bagno proprio quando ci dovevo andare io. MI si avvicinò pericolosamente ed io istintivamente feci un passo indietro fino a ritrovarmi al muro.

"Dopo tanto cercare finalmente ti ho trovata. E adesso che sei qui con me non ti lascerò più andare."

*

" Cavolo, quel tipo, nemmeno ci conosciamo e già mi si avvicina e dice cose strane" sbottai mettendomi a sedere su uno dei tanti tavoli della mensa accompagnata da Carter.

" è da prima che ti stai lamentando di un tipo sconosciuto. Se mi dici il nome forse lo conosco" mi chiese lui sorridendo.

"Non lo conosco sicuro, si chiama Jayden Fox." dissi e lui divenne bianco come un fantasma.

"SE NON LO CONOSCO?" urlò lui facendo girare metà mensa. Si accorse di ciò che aveva fatto e riprese ad avere il suo solito tono calmo e pacato.

"Non ti fidare di lui ne tantomeno di quello che ti dice. C'ha provato con tutte in questo istituto. Dice loro che le ha trovate cazzate varie, le porta a letto e dopo si scorda della loro esistenza" in quel preciso istante fece il suo ingresso Jayden con al seguito i sette nani e biancaneve. La ragazza che stava con lui era di una bellezza sovrumana e comunque i suoi occhi non erano puntati su di lei ma su di me.

ObsessedWhere stories live. Discover now