Una ragazza qualunque

CAPITOLO 4

Sto andando ad allenamento come ogni giovedì, é sempre stato secondo me il giorno migliore tra i miei allenamenti, anche se oggi mi é stato comunicato che mi sarei allenata con altre ragazze ,molto più grandi, sono circa tutte sui 18 anni; non ho ben capito del perché io debba allenarmi con loro ma vabbè magari mi sarà utile per migliorare.

Entro nello spogliatoio sperando di trovare delle mie amiche che fanno sempre allenamento con me il giovedì, ma non c'è nessuna.
"Sarò io in anticipo dai" sinceramente é la frase che meno mi sarei mai aspettata di pensare,ma l'importante é crederci Isa.
passano 2 minuti

5 minuti

8 minuti

Ma si può sapere dove sono?

intanto lo spogliatoio di riempe di queste ragazze così belle, con un fisico così allenato, capelli perfetti anche da legati, che invidia.

Sono una ragazza abbastanza in carne con dei capelli castani piastrati semplici,la mia carnagione é molto chiara e gli occhi sono di un marrone semplicissimo;

sono una ragazza qualunque, la ragazza che nessuno guarda.

Intanto sento un buco nello stomaco che piano piano si allarga mangiandomi completamente, mi chiedo solo perché non posso essere bella come loro.

Entriamo in campo e io sono da sola;
o almeno teoricamente,
anche perché tecnicamente sono circondata da una gruppo di ragazze, ma mi sento così insignificante, loro sono tutte a coppie e poi ci sono io che non so con chi stare;

L'allenatore mi presenta a loro e noto negli occhi delle ragazze un divertimento, pena e soprattutto disgusto.

Vorrei scomparire,se solo si potesse;

Durante l'allenamento le ragazze con cui sono in gruppo mi ridono dietro e si incazzano con me,
ma io non so cosa e come devo fare, non sono abituata ai loro allenamenti e mi sento smarrita;

Mi gira la testa, sento i suoni attutiti e un fischio continuo nelle orecchie, intanto loro mi dicevano cosa sbagliavo,

ancora,

ancora,

e ancora...

Instintivamente mi siedo per terra e di punto in bianco mi si chiudono gli occhi.

Mi risveglio dopo un po' sdraiata per terra con il mio allenatore di fianco,mi alzo e barcollo ma lui mi ferma

"Isabella,come stai?"

"bene perché?"

"sei svenuta" mi dice porgendomi una caramella

io? durante un'allenamento? non credo

"Chiamo tua mamma"

ci penso un po',ma meglio di no

"Nono non serve,sto bene"

"Sei sicura?"

Si che lo sono, mia mamma penserebbe che l'ho fatto apposta, non voglio sentire le sue lamentele, quindi meglio così.

Ma cos'é successo? Come posso essere svenuta in mezzo ad un' allenamento?