Can we always be this close forever and ever?

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Octavia : 18 anni
Khaos: 21 anni
Atrox : 19 anni
Void : 18 anni


O C T A V I A
🕷️

6 mesi prima il suo compleanno


«È l'ultima partita del campionato e anche quella che ci assicurerà le olimpiadi l'anno prossimo. Siete pronte?»

La nostra allenatrice, Cornelia Turner, prova ad infonderci coraggio tramite uno sguardo, nonostante si noti lontano un miglio quanto sia agitata.

Oggi andremo a scontrarci con i primi in classifica, che hanno soltanto pochi punti in più di noi.

Perdere significherebbe rinunciare alle olimpiadi ancora una volta. Ed io non sono disposta a prendere in considerazione quest'opzione.

La pallavolo non è mai stata una passione.
Il mio è proprio un bisogno fisiologico.

«Non occorreva ricordarcelo, siamo già abbastanza in ansia», biascica a bassa voce Milka, la mia migliore amica con qualche problema nel gestire l'ansia.

Sì, Milka come la famosa marca di cioccolata che lei si ostina a mangiare tutti i giorni, tutto il giorno.

Capelli a caschetto che si dividono con una netta separazione in biondo platino e nero come il carbone. Cambia colore come cambia le mutande. Ogni mattina non sai mai come la vedrai.

Indossa sempre tutine intere di jeans, è costantemente sporca sul viso e sulle braccia di qualche pittura, dal momento che nel tempo libero si diletta a diventare un'aspirante artista.
Ha un problema con il suo sorriso e non lo mostra spesso, nonostante sia bellissimo. Si trucca sempre in modo stravagante e usa il rossetto solo come blush e mai sulle labbra.

L'ho conosciuta proprio grazie a questo sport;
entrambe l'abbiamo sempre visto come una valvola di sfogo. Ci siamo unite esattamente dopo la nostra prima lite, dovuta ad una partita andata male, e da lì non ci siamo più separate.

«Usatela, quest'agitazione. Sfruttatela come meglio potete. Provare così forti emozioni vuol dire soltanto che avete a cuore questa cosa più di ogni altra. Per cui, non potete fallire. Fatelo per voi stessi», ci incoraggia un'ultima volta, prima di allontanarsi.

Imprimo le sue parole nella mia mente.
Lei è la persona di cui mi fido di più, oltre che essere quella di cui il parere mi tocca in profondità.
È un po' come una seconda mamma.

Sorseggio un po' d'acqua, prima di riscaldare i muscoli per l'ennesima volta. Mi sento sull'orlo del precipizio.

I nervi a fior di pelle mi ricordano di quanto questa partita sia fondamentale per me e per il mio futuro.
Non posso sbagliare.

Anche se so che non dovrei, guardo egualmente tra la folla.

Riconosco subito Usher, l'altro mio migliore amico.
Insieme con Milk, formiamo un trio formidabile.

Si distingue da tutto il resto della gente per le sue...particolarità.

Un diciotenne che fatica ancora a distinguere la destra dalla sinistra, che usa ogni scusa per fare festa e che crede fortemente che la Terra sia piatta. Fa colazione con latte e cannella, ogni martedì indossa qualcosa di giallo e ai piedi ha sempre due scarpe diverse perché incapace di scegliere.

Chi lo vede atteggiarsi per la prima volta pensa sia un folle. Chi lo conosce davvero, invece, sa che è ancora peggio.

Non conosce limiti. Ed è per colpa sua che ho fatto tante cazzate nel corso degli anni. Allo stesso tempo, però, è anche colui con cui condivido più momenti indimenticabili.

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