Prologo

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2017

«Sophia puoi venì n'attimo?» urlò dal piano di sotto Lorenzo, suo fratello con il suo accento marcato romano.
Sophia sbuffò lasciando cadere il suo corpo sul materasso morbido smettendo di giocare al gioco sul iPad, indossò le ciabatte prima di scendere al piano di sotto trovandolo seduto sul divano.
«quanto tempo c'hai messo» brontolò il moro guardandola male.
«Dai Lollo, che vuoi?» disse la ragazza scocciate stendendosi di fianco a lui.
«È na cosa che devi fá pe'forza» la intuì lui,beccandosi una faccia confusa a risposta di sua sorella.
«Domani sera ho la serata gala con tutte le società, devi venì pure tu perché c'entrano tutte le famiglie, no vorrei fá brutta figura» le spiegò lui, pregando in una reazione positiva da parte della sorella.
«Ma che sei impazzito? Io domani devo andare al cinema co' Simona, Davide e Christian» lo aggredì lei subito.
«e la salti Sophi» tranquillo continuò lui.
«Tu sei completamente matto Lore» scosse la testa lei sorridendo amaramente.
«eddai Sophia, te'sto chiedendo solo un piacere la recuperi questa serata cinema» chiuse tra virgolette l'ultima frase.
«Lore ma lo sai che il Sabato è l'unico giorno n'cui posso uscì» lo guardò lei cruciando le sopracciglia.
«Fallo pè il tuo fratellone te prego» lo guardò di seguito lui negli occhi disperatamente e lei non poté fare altro che accettare meritandosi un abbraccio dalla parte di suo fratello.
Lorenzo ci teneva molto sulla presenza di sua sorella, ma non perché la voleva proibire di uscire con i suoi amici ma anzi, visto che la loro mamma quando Sophia aveva sì o no tre anni e Lorenzo nove decise di abbandonare entrambi lui da quel giorno si è sempre promesso di aver protetto sua sorella, l'unica donna della sua vita.
Finché quando fece capovolto nella sua vita una splendida ragazza dal sorriso smagliante, Veronica, nonché quella che sarebbe adesso la fidanzata storica del maggiore, colui che si era promesso di crescere e prendersi cura di sua sorella, e non aveva mai smesso, nonostante la forte presenza di suo padre, ma faceva fatica a crescere da solo un'adolescente, perlomeno ribelle.
La sera successiva Sophia si trovava intenta a guardarsi nello specchio mentre indossava e sfoggiava il suo abito color nero pece, era lungo con uno spacco al lato destro della coscia,e sopra era particolare perché, portava tutto scoperto, se non fosse per il toppino dello stesso colore del vestito.
Piastrò i suoi capelli marroni, e si truccò leggermente prima di raggiungere suo fratello e suo padre in cucina che l'avevano intuito di fare presto già cinquanta volte.
«Finalmente c'è l'hai fa-» si incantò Lorenzo davanti alla bellezza mozzafiato di sua sorella.
«do te credi di andá stasera così ?» la guardò subito male.
«te devo tenè sotto d'occhio» continuò poi raggiungendo la sua auto.
«sei bellissima amore» le sussurrò poi suo padre baciandole la tempia.
Sophia sorrise prima di montare in macchina diretti verso casa di Veronica.

«Ciao amore»la salutò sua cognata con un bacio sulla guancia.
«Ciao Vero»ricambiò con un sorriso lei.
«vuoi mettè un po' de musica ma che c'è sta il morto qua dentro» si sporse Sophia alzando il volume della radio, mentre Lorenzo la guardava male, rassegnato ma divertito e la sua ragazza ridacchiava dal carattere irrequieto della sorella del suo ragazzo.
Quando arrivarono a destinazione, Lorenzo scese per prima prendendo la mano della sua ragazza mentre Sophia scese guardandosi intorno.
«Sophi, muoviti» si girò il moro vedendo sua sorella guardare ancora in giro.
Lei scosse la testa prima di correre sui tacchi da loro e stare attenta a non inciampare.
«mi raccomando Sophia, non farmi fá figure» la guardò Lorenzo raccomandante.
«ma io non faccio niente» alzo le mani in segno di difesa la ragazza guardando suo padre innocentemente.
«è proprio per questo che mi preoccupi» concluse il maggiore entrando in sala.
Sophia guardò male suo fratello prima di raggiungerlo con suo padre che la guardava divertito.
«quanto è serio»alzò gli occhi al cielo sospirando.
Lei e Lorenzo erano due caratteri completamente diversi.
Lei il sole, lui la luna.
Lei piena di energia, lui sempre stanco.
Lei sempre sorridente, lui sempre serio.
Lei pessimista, lui ottimista.
Lei ribelle, lui buono come il pane.
Non c'era nemmeno un po' di compatibilità tra i due, ma andavano troppo d'accordo e si amavano alla follia.
«noi stiamo seduti qui» indicò un tavolo dove c'era già seduta la compagna di Florenzi.
«Io mi metto qua» prese posto proprio vicino a lei e Veronica, mentre Lorenzo si trovava alla parte sinistra della sua ragazza con suo padre vicino.
La ragazza iniziò a smanettare su whatsapp mentre sorrideva mettendo like alla storia dei suoi amici che si trovavano al cinema, infine loro ci erano andati, sotto la sua insistenza.
«Tu sei la sorella di Lorenzo?» la voce della donna seduta alla sua destra gli fece alzare lo sguardo dal telefono.
«si, piacere Sophia» gli porse la mano con un sorriso sul volto.
«Ilenia piacere» glie la strinse ricambiando il sorriso.
« complimenti sei una bellissima ragazza» poi si complimentò con la più piccola.
«grazie, anche tu sei davvero bella» sorrise imbarazzata Sophia.
«Pellegrini» una voce la fece voltare contro suo fratello, vide un ragazzo dagli occhi verdi mentre abbracciava suo fratello, che quando poi si staccarono i loro occhi si incrociarono.
Sophia scosse la testa mettendo fine a quel contatto visivo abbassando la testa.
Mentre dall'altra parte Paulo continuava a tenere gli occhi fissi su di lei.
«Paulo è vero?» lo richiamò Gonzalo che era intento a conversare con Lorenzo che si era appena alzato per salutare anche lui.
«cosa?» scosse la testa tornando con l'attenzione tra i due.
«Che..vabbè lascia stare» lasciò perdere l'amico, vedendo che Paulo stava da un altra parte proprio.
«allora ci vediamo dopo» si salutarono poi mentre Paulo allontanandosi lanciava occhiate alla ragazza che era intenta a parlare con la fidanzata di Andrea Florenzi.
Mentre raggiungevano il loro tavolo Paulo si girò facendo bloccare Gonzalo che si fermò con lui guardandolo interrogativo.
« pero qué estás pensando?» gli chiede nella loro lingua.
«quien es esa chica?» la indicò serio con la testa guardandolo subito dopo, mentre lui indicò il suo cenno.
«Veronica? La novia de Pellegrini?» si girò confuso verso di lui.
«no, qué estás diciendo» questa volta fu lui a cruciare le sopracciglia.
«quella vicino a lei» specificò poi, era sicuro di non averla mai vista.
«ah, la hermana» si girò di nuovo e sospirò, lui lo sapeva perché giorni prima la sua fidanzata Lara, l'aveva trovata su Instagram e gli aveva fatto vedere se la conosceva e poi aveva scoperto che era la sorella del suo giocatore di squadra infine lei aveva iniziato a seguirla.
«di Pellegrini?» domandò il ragazzo dagli occhi verdi osservandola ancora, mentre lei era di spalle.
«si, por qué?» le domandò intuitivo lui.
«così» scrollò le spalle poi rivolgendogli un ultimo sguardo e facendogli segno di seguirlo vicino alle proprie famiglie.

JuntosWhere stories live. Discover now