26.

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Alle otto sii pronta.

L'unico messaggio che il serbo mi ha mandato in questa giornata. Quindi, essendo io una persona paranoica, gliene ho mandati almeno cinque dove gli chiedevo cosa fosse successo, senza ottenere alcuna risposta.

Per soddisfare la mia ansia e la mia curiosità mi sono dovuta preparare, cercando un compromesso tra un outfit sportivo ed uno più elegante, optando per una gonna e pieghe ed un maglio fino a collo alto nero. Se non so cosa vuole dirmi, cosa vuole fare, devo per forza cercare un vestiario appropriato a qualsiasi malsana idea gli sia passata nella mente.

"Ora mi dici che succede?"

Il suo sorriso sghembo mi fa intuire, appena entro nella sua auto, che appositamente ha lasciato in sospeso la questione per farmi arrivare a questo stato di agitazione.

Stronzo serbo bastardo.

"Nulla, mettiti comoda che ci vorrà un po'"

Non potendo oppormi, dopo aver indossato la cintura di sicurezza accavallo le gambe godendomi la vista della sua guida sicura. Alterna lo sguardo dalla strada alle mie cosce nude, fino a cedere alla tentazione di poggiare una mano su una di esse.

Io, che da brava sottona quale sono non attendevo altro, ho appoggiato la mia sulla sua, godendo del calore che essa emanava. Mi fa così strano il fatto che lui abbia sempre le mani calde, poiché io le ho sempre fredde. Siamo spesso gli opposti, ma infondo il detto dice che sono gli opposti ad attrarsi mica i simili.

Alla fine chiacchieriamo fino all'arrivo in un bellissimo ristorante fuori Torino, dove un tavolo a lume di candela ci aspetta. È leggermente nascosto così da evitare fan o paparazzi, non si sa mai.

Certe volte mi scordo che siamo l'addetta alle pubbliche relazioni della Juventus e il suo bomber di fiducia, quindi mi fa strano dover apprezzare queste piccole accortezze.

Non ci sarebbe nulla di mare, ma necessito della mia privacy.

"Che farai con quei due alla fine?"

"Voglio parlarci faccia a faccia, odio l'idea di doverlo fare ma è la cosa giusta"

Mi afferra la mano cominciando ad accarezzare il dorso di essa con il suo pollice.

Arriva quindi la cameriera, una bellissima ragazza che avrà la nostra età, pronta prendere le nostre ordinazioni e non solo. Infatti lo sguardo che riserva al serbo è tutta malizia e desiderio.

È bello da paura, ma ciò che sta facendo è altamente opportuno a mio parere. Eppure Dusan non la pensa come me, poiché riguarda il suo sguardo mentre tiene poggiata la sua testa sul palmo della mano.

Non prova nemmeno a nasconderlo.

"Quindi, che prendi?"

Cerco di catturare la sua attenzione.

"Fai a piacere dello chef e una bottiglia di vino bianco, la più costosa che hai"

Che motivo ha di flexare il fatto che abbia i soldi? Sicuramente non fa colpo su di me così, ma sulla ragazza in piedi di fronte al tavolo.

Appena se ne va sembra ritornare tutto apposto, parliamo dei nostri programmi della settimana, delle sue sensazioni sulla partita, ma appena la ragazza torna perdo nuovamente la sua attenzione.

Guarda, o meglio ammira, ogni suoi gesti concedendole anche un sorriso per congedarla.

"Stavamo dicendo?"

Cerca di riprendere il filo del discorso, trovandosi di fronte un muro. Sono permalosa e dopo gli eventi con Nicolò penso di aver sviluppato una brutta gelosia. Gelosia che adesso mi sta facendo bruciare viva, per l'esattezza.

"Non lo so, chiedilo a quella"

"Quella chi?"

Si porta alle labbra la forchetta, iniziando a masticare lentamente. Lo copio, cercando di evitare di rispondergli subito.

"La ragazza, è tutta la sera che vi scambiate sguardi innamorati"

"Sarai mica gelosa, ragazzina?"

"Si, qualche problema?"

Il suo sorriso si allarga particolarmente ed è lì che capisco che tutti questi sguardi, queste attenzioni che le stava dedicando non erano altro che una messa in scena.

"L'hai fatto apposta!"

Offesa gli rifili un'occhiataccia, mentre lui non smette di ridere.

"Avevo questo bisogno di vederti anche così"

"E che ci hai ottenuto, sentiamo?"

"Ho scoperto quanto sei sexy da gelosa"

Gli tiro sotto al tavolo un calcio, sentendo le mie guance tingersi di rosa.

"Poi uno fa lo stesso e non va bene"

"Stai sicura che già sono morto di gelosia quando ho saputo che vi siete visti tu e Nicolò, pensa a quando ho saputo che vi siete baciati"

"Si però io non ti ho visto"

"Ti direi che si potrebbe rimediare, ma preferisco stare sereno invece di farmi venir la voglia di spaccare la faccia ad ogni essere maschile che ti si avvicina"

➸Last first kiss || Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now