{9.} Do you like that?

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Prendono un carrello, di quelli bassi per portare i mobili, e si avviano per il posto che è il paradiso di tutti i bambini. O almeno del 99,9% dei bambini che ci mettono piede.
E anche di Louis.

Tutti quei mobili, quelle finte stanze così belle e moderne, quell'arredamento così perfetto fanno impazzire il piccolo kitten, che si ritrova a guardare tutto con occhi sognanti.

Inizialmente Louis non proferisce parola, troppo impegnato a guardarsi intorno meravigliato e troppo timido per chiedere una tal spesa per se.

«Lou, ti piace questo?» dice Harry, indicando un armadio grigio chiaro a due ante, con dei pomelli neri che risaltano.
Louis annuisce insicuro: vuole lasciar carta bianca a Harry,  qualunque cosa scelga gli andrà bene.

Harry gliene indica altri, e il procedimento si ripete: armadio, "ti piace?" di Harry, cenno di sì con la testa di Louis, e daccapo.

Poi Louis vede l'armadio dei suoi sogni.
E, sembra stupido dirlo, ma si è innamorato di quell'armadio.
«Ti piace quello?» e per la prima volta è Louis a fare la domanda a Harry indicando l'armadio dei suoi sogni: un armadio nero con i pomelli di un rosa acceso, ma non fuscia, più tendente al rosso, con tre cassetti dai colori invertiti nel basso.

«A guardarlo mi vieni in mente tu- gli dice sorridendo il riccio- vuoi prendere quello?»

«M-Me lo prenderesti d-davvero?» chiede con occhi sgranati e sognanti il kitten
«Non è che te lo prenderei, te lo prendo e basta.» gli risponde il ricccio, meritandosi così dal kitten un abbraccio e un bacio sulla guancia, o meglio, sull'angolo della bocca.

Se mi dai dei baci così tutte le volte che ti compro un armadio, potrei riempire casa di armadi.
Pensa inconsciamente il riccio.

He is special {Kitten L.S.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora