seventeen

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"Benjamin" disse una voce dietro di me... Mi voltai di scatto

"Che ci fai qui?" stutai acido

"Sono venuto a vedere come sta Charlotte"

"Come dovrebbe stare secondo te?" dissi alzando un pò il tono di voce. Mi dava fastidio la sua presenza, mi dava fastidio che stesse a contatto con Charlotte anche se, lui non la vedeva da mesi.... e pur sapendola qui, in un cazzo di ospedale, non era venuto a trovarla prima. E mi infastidiva tutto ciò.

"Che ci fai qui Fede?" disse la mia ragazza, non mi ero neanche accorto che era uscita dalla stanza.

Guardai l'orario mancavano 10 minuti alla fine 'dell'ora delle visite' come la chiamano le infermiere

"Posso vederla?" lo guardai negli occhi, erano rossi e gonfi, come se avesse pianto.

"Non penso sia il caso" dissi dopo istanti di silenzio

"Vi prego. Voglio solo vederla. Mi manca" ammise

"Manca a tutti" risposi freddo

"Vi prego ragazzi" pronunciò quelle parole con le lacrime agli occhi.

"Hai cinque minuti" rispose Gabriella.

"Grazie" disse entrando nella stanza.

Pov's Federico

Entrai nell sanza, era lì distesa sul lettino.

Mi avvicinai a lei, presi la sedia e mi accomodai di fianco ad essa. Le presi la mano, era fredda e bianca.

Faceva male , faceva un male cane..  Dopo attimi di silenzio e singhiozzi:<< Hey principessa-iniziai- Lo so non ti ho mai chiamato così, ma c'è sempre una prima volta no?...Perchè non ti alzi? Non sei ti stancata di stare qui? Devi sapere che io->>

La porta si aprì "L'orario delle visite è terminato, esca" disse un' infermiera

"Posso rimanere un altro pò?" ero appena entrato dannazione!

"Mi dispiace deve uscire, può ritornare nel pomeriggio"

"Ci vediamo dopo piccolina" le diedi un bacio sulla guancia ed uscii.

***

Ero nella sala d'attesa, da solo, Benjamin, Gabriella e i nonni di Charlotte erano andati a pranzo. Io no, non volevo lasciarla sola  e non avevo neanche fame.

Non dopo aver saputo che se entro domani non si sveglia staccheranno le macchine...

***

Era finalmente arrivata l'ora delle visite. Benjamin e Gabriella erano andati per primi e sono già usciti. Ora dentro con lei ci sono i suoi nonni.
Tra poco tocca a me...

Circa 10 minuti dopo escono ed io entro.
Era ancora lì. Ferma immobile su quel dannato letto. Continua ad essere bellissima, mi accomodai sulla sedia e le prensi la mano.
Parlo con lei sperando in una sua risposta, ma tutto questo non accade.

"Vorrei che tutto questo sia un sogno e che tra poco mi svegli, vorrei poterti abbracciare, vorrei poterti baciare, vorrei averti accanto ogni volta che desidero, vorrei poterti trovare a casa mia ogni volta che desidero. TI AMO CHARLOTTE" dissi in preda alle lacrime il mio viso ne era ricoperto..

pensavo che dopo questa dichiarazione avrebbe aperto gli occhi emi avrebbe  detto che mi ama anche lei, ma non fu così.

***

Era arrivato il nuovo giorno, avevo dormito in ospedale con la speranza che Charlotte si potesse svegliare da un momento all'altro... Così non fu.

"Dottore non potete toglierle la vita così" mi affrettai a dire

"Mi dispiace giovanotto, dò del tempo sia a te che agli altri di dirle addio" disse andando via

'Dottore del cazzo. Chi cazzo ha dato il posto di lavoro a sto coglione? Invece di dare posto ai giovani disoccupati ci sono sti vecchi senza cuore!' pensai

Entrai come al solito per ultimo nella sanza di Charlotte.

"Hey piccola, sei la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto sai.... Non voglio perderti piccola... Non riesco ad andare avanti. Ho saputo che eri dentro questo dannato ospedale solo l'altro ieri, appena sono arrrivato in ospedale i tuoi amici non volevano farmi nemmeno entrare, poi però, sono entrato. Ho iniziato a legare con Benjamin sai, è un bravo ragazzo. Hai sentito? Son passato da un discorso a un altro, mi hai contagiato piccola.. Charlotte ti prego, ti prego svegliati. Se mi ami, se mi stai ascoltando svegliati, lo so che è difficile, ma tu c'è la puoi fare... tu sei forte.. Charlotte ti prego, abbiamo tante cose da fare, appena usciremo di qui andremo in gelateria,  al parco, al ristorante.. Insomma dove vuoi tu.. Ma ti prego Charlotte fallo per me, se non vuoi farlo per me fallo per Benji e Gabry. Ti prego svegliati e se vuoi urlami contro quello che vuoi... Charlotte-" Fui interrotto dall'infermiera

"Okay... ora staccheremo le macchine per dare posto a una donna quarantenne, dai ragazzo alzati, baciala fai quello che vuoi tanto è morta"

Serrai la mascella e strinsi i pugni, avevo una voglia matta di prenderla a calci. Se fosse stato un mashio si trovava già al cimitero, morto e sepolto.

Mi voltai verso la mia 'quasi' ragazza.

"Ti amo e ti amerò per sempre" dissi baciandola e lasciando che qualche lacrima scivolasse lungo le mie guancie e arrivasse sulle sue.

Il bacio non fu ricambiato pultroppo...

Pov's Charlotte                







Salve,

Tutto bene?

Io si

Ecco il capitolo 17, spero vi sia piaciuto.



Scusate gli eventuali errori.

Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now