Questo racconto è stato ideato e composto una prima volta per un concorso letterario di qualche anno fa che chiedeva in maniera abbastanza semplice di raccontare l'esistenza o meno della parola con la A. Quella con la A maiuscola.
La partecipazione al concorso implicava un limite di tempo e spazio che in qualche modo limitarono la mia capacità di elaborare il testo così come avrei voluto.
Qualche giorno fa ho deciso di tornare su questo racconto e smussare qualche angolo della storia originale. Confesso che non è ancora totalmente fedele all'idea che avevo in origine, ma il tempo trascorso su questa terra mi ha insegnato almeno una delle verità fondamentali dell'esistenza: nella vita come nell'arte, ciò-che-è e ciò-che-vorrei-fosse sono quasi sempre due cose distinte e separate.
Nel frattempo, vi lascio una piccola storia leggera che parla un po' di noi - esseri umani - e di quello che siamo. La storia è divisa in cinque parti che pubblicherò nel corso delle prossime settimane a giorni alterni e spero soltanto che possa essere di vostro gradimento.
Buona lettura!
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Riverbank
Short StoryDani corre tutte le mattine tra le strade di Londra alla ricerca di un lavoro per fuggire finalmente via dall'opprimente ostello in cui si ritrova a vivere. Corre, come tutti gli altri, gira, come il resto del mondo. Non ha mai tempo, né voglia di f...