Caleo

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Si era appena resa conto di quanto fosse diventato importante per lei, e lui doveva andarsene.

Ovvio, funzionava così la sua maledizione: lei si infatuava dell'eroe di turno e lui puntualmente se ne andava.

Gli Dei l'avevano punita perché si era schierata contro di loro, ma di questo passo il suo cuore si sarebbe sgretolato.

Qualche anno prima aveva dovuto riprendersi dalla delusione di Percy Jackson, illudendosi che lui sarebbe rimasto, ma da quel che aveva capito, il figlio del Dio del mare aveva già incontrato qualcun'altro di speciale, ed era chiaro che non fosse lei.

Poi, dopo essersi ripresa, aveva passato il tempo nel suo orto e a svolgere altre cose manuali, quando gli Dei avevano deciso di mandarle Leo Valdez.

La prima volta che lo aveva visto, aveva pensato che fosse uno scherzo, poi con il tempo -ed inconsapevolmente- si era affezionata a Leo fino ad innamorarsene.

Forse anche per lui era così, o almeno ci sperava.

Ma lì, in quel momento, lo guardava allontanarsi mentre una lacrima le solcava il viso.

Aveva dovuto dire addio già ad altri eroi come lui, mentre lei restava confinata ad Ogigia, ma quello di Leo Valdez era decisamente l'addio più doloroso, perché con lui aveva scoperto l'amore.

All'inizio aveva detto agli Dei di riprenderselo, ora invece si sarebbe messa in ginocchio davanti a Zeus pur di farlo rimanere.

Le sarebbe mancato tutto di lui: i suoi capelli, i suoi occhi, i suoi sorrisi e le sue battute.

I suoi occhi erano furbi, con un pizzico di ironia, avevano quel qualcosa che li rendeva speciali, anche se molto probabilmente anche altri semidei o perfino mortali avevano quel colore. Ma non avevano tutte quelle emozioni che lei era riuscita a scorgere negli occhi di Leo.

Il suo umorismo sempre pronto a farle spuntare il sorriso, i suoi capelli morbidi e bruciacchiati allo stesso tempo, e il suo modo di fare.

Non ce la faceva a dirgli addio, ma ormai se n'era andato.

Pensava che non lo avrebbe più rivisto, ma le sue parole le arrivarono alle orecchie trasportate dal vento che, nello stesso istante, portava lontano il figlio di Efesto.

Sorrise tristemente, consapevole che in un modo o nell'altro, avrebbe fatto di tutto per mantenere la sua promessa, e che probabilmente sarebbe arrivato in ritardo.

-Tornerò a prenderti Calipso, lo giuro sullo Stige.-

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Lo so.
One Shot troppo breve anche per una One Shot, ma che ci volete fare? Ora che ci penso anche un po' deprimente e strappalacrime, ma ormai il dado è tratto.
Sarà stata la One Shot più corta della storia, ma visto che l'ho scritta all'una di notte, ho una scusa.
Anche se non era lunghissima (Non lo era affatto), spero vi sia piaciuta comunque, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.

One Shot Pucciose sulle saghe di Zio RickWhere stories live. Discover now