capitolo 3

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Gabi pov.
Sono passate ormai due settimane da quando ho ascoltato Aitor cantare e da quell'evento non ho avuto ancora coraggio di parlargli. La cosa strana però, è che Aitor non mi ha fatto più scherzi e adesso mi sto preoccupando... Non è da lui!
Finiti gli allenamenti, mi dirigo verso Aitor dicendogli che dovevamo parlare. Lui, al sentire delle mie parole, rimase parecchio soropreso, ma nonostante tutto, mi fa il suo solito ghigno misto ad un sorriso e mi annui con la testa come gesto di acconsentimento. Aspettiamo che tutti se ne andassero per poter parlare con calma e alla larga da orecchie indiscrete.

<<Cazzador dobbiamo parlare>>

Aitor e parecchio sorpreso dalla mia richiesta ma mi fa il suo solito ghigno misto a sorriso e annui con la testa, aspettiamo che se ne andassero tutti per potere parlare con calma senza orecchie indiscrete

<<Allora confetto?>>

mi disse lui

<<Due settimane fa, avevo dimenticato il borsone qui... Quindi tornai per poterlo prendere, ma quando entrai nella sede ti vidi e ti sentii cantare... Quindi vorrei chiederti cosa fosse io significato di quella canzone>>

Lui sgranò gli occhi, sorpreso, ma soprattutto visibilmente irritato e infastidito. Di scatto mi bloccò al muro... Devo dire che nonostante la corporatura esile ha una forza da leone... Non riesco a fare un movimento!

<<Senti confetto>>

inizio lui con tono minaccioso

<<Questo non sono affari che ti riguardano, quindi se ci tieni ai tuoi codini... Ti consiglio di non intrometterti>>

Lo guardo negli occhi ed ha uno sguardo inquetantissimo... Ho il cuore in gola... Non posso crederci... Ho paura... Ho paura di Aitor!

Aitor pov.

Tengo il confetto ben saldo al muro. Non ho mai avuto la possibilità di vederlo da così vicino e solo adesso riesco a notare dettagli che prima non sarei riuscito a vedere. I suoi occhi sono dello stesso azzurro del cielo, nei quali ci sono dei riflessi che danni come la sensazione che fossero delle nuvole in cui mi ci perderei ben volentieri e non uscirne mai più. Poi i codini rosa in fondo gli donano, nonostante gli danno l'aspetto di una ragazza.

Aspettate cosa è questa sensazione? Perché sento battere forte il cuore? Perché sento le guance andare a fuoco? Scuoto la testa energicamente, per fare uscire questo effimeri pensieri dalla mia capoccia.
Lo lascio andare subito  e come un fulmine prendo il borsone e me ne vado a casa sperando che una buona nottata di sonno mi faccia rinsavire e me lo tolga dalla testa. Ceh non può essere.... Insomma... No non può essere... Non può essere che mi piaccia  uno stupido, rompipalle, perfettino di confetto come Gabi! Giusto? Arrivo alla porta di casa e prendo le chiavi per poi aprire la porta. Casa è vuota. A quanto pare Jordan e Xavier non sono ancora rientrati. Chiudo la porta alle mie spalle con il piede e mi dirigo verso camera mia. Entro in camera e lancio lo zaino da qualche parte nella stanza. Prendo il mio bel pigiama color menta e mi dirigo in bagno per farmi una bella doccia bollente. Regolo l'acqua. Bella bollente come piace a me. Immerso nei miei pensieri non riesco a togliermi dalla mente quei due fottutissimi occhi azzurri, che mi fissavano quasi spaventati. Gli avrò fatto paura? Però erano così... Così... Così... Belli. Poi per non parlare delle labbra. Solo al pensiero... Ahh... Ti viene voglia di baciarlo alla sola vista... Scuoto energicamente la festa... Perché cazzo ho certi tipo di pensieri?? Chiudo il getto d'acqua e mi asciugo, mi metto il pigiama e mi addentro a scendere in cucina per farmi un bel panino con il prosciutto.Una volta divorato il mio panino vado in camera mia, per iniziare a dare i compiti, i quali non ci metto nemmeno una mezz'oretta a finirli, preparo lo zaino per l'indomani. Scendo in salotto per guardare la TV. Sfortunatamente mi addormento sul divano.
Povera la mia schiena!
Infatti, il giorno dopo mi ritrovo con un mal di schiena assurdo. Vado in cucina e trovo un post-it rosso attaccato al frigo con un calamita.

"Il frigo è vuoto. Per favore, visto che oggi non hai scuola, pensa tu a fare la spesa, dato che io ho avuto una chiamata urgente dall'ufficio, sono dovuto uscire subito. So che era compito mio questa volta, ma era urgente, infatti non ho potuto nemmeno avvisare Jordan. Ti ho lasciato una busta con dentro i soldi. Mi raccomando,
Xav"

Faccio un sospiro di frustazione tentando di calmarmi... Ma com'è possibile che l'unico giorno della settimana che mi posso evitare di incontrare quegli idioti devo per forza uscire a fare la spesa? Perché a me? Va beh prima mi sbrigo e meno gente incontro... Salgo in camera e mi metto una maglietta del colore dei miei capelli, un paio di jeans neri strappati e le mie fidate converse bianche. Una volta pronto scendo in cucina e prendo la busta con i soldi e vado al supermercato che si trova vicino al campo al fiume.

Una mezz'ora dopo...

Sto tornando con le buste della spesa, quando vedo che mi sta per arrivare un pallone addosso.

<<RETE DA CACCIA>>

urlo facendo andare purtroppo tutto a terra
Meno male riesco a neutralizzare il tiro, che a dirla tutta non era niede di ché di potenza, ma ho usato la mia tecnica difensiva d'istinto. Un Waw attira la mia attenzione. Sono dei bambini che giocano a calcio. Insieme a loro vedo che c'è il confetto e io faccio un sorriso alla Arion... Ma che cazz? Non credevo ne fossi capace... Ma ho la febbre? In fretta e furia prendo la spesa, meno male non si è rotto niente, e me ne ritorno in fretta e furia a casa.

Gabi pov.

Wow...

Aitor...

Wow...

Non lo avevo mai visto sorridere in quel modo...

Anzi non l'ho mai visto sorridere...

E poi con quei vestiti era così carino!.... No! Cattivo Gabi! No! Gabi no! Non ti può piacere uno come lui! O forse sì?

Aitor Cazador: Mille facce un solo ragazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora