Solletico.

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« Cavolo, May deve avere qualche potere magico per fare delle ciambelle così buone » commenta Jul addentando l'ultimo morso della sua, mentre beve un po' di tè caldo.

« Mhmg..shi! » rispondo io con ancora la bocca piena.

« Ti va di uscire in "giardino" ? » chiede poi lei, alludendo a una piccola parte di bosco solo nostra, che nessuno a parte noi conosce.

« oh, io ho sempre voglia di andare nel nostro giardino » rispondo contenta. Mi piace il giardino: è un isoletta felice lontana delle sfarzosità e dagli eccessi di palazzo. Li ci siamo solo io, la natura, un po' di luci e soprattutto Juliet. Solo Dio sa quanto adoro stare lì con lei. Evadiamo da tutto, e il mondo diventa solo me, lei e un po' di musica. È una sensazione bellissima, come se tutto sparisse e io iniziassi a fluttuare ammaliata dal suo sorriso. Ricordo la prima volta che ci siamo andate: la palla con cui stavamo giocando è caduta oltre la siepe e andando a riprenderla abbiamo scoperto quella casa sull'albero. Abbiamo iniziato ad andarci tutti i giorni ed era qualcosa di magi-

« Principessa? Mi stai ascoltando? » Juliet mi distoglie dai miei pensieri schioccando le dita, mettendo in mostra le sue unghie curate e un fine anello dorato che non toglie da quando gliel'ho regalato il giorno del suo diciassettesimo compleanno.

« Perdonami Jul, ero persa nei miei pensieri. Dimmi tutto » dico timidamente. Che figuraccia...

« Haha, sei sempre la solita, principessina. Ho detto di vestirti così possiamo andare. »

Jul, te l'ho mai detto che se continui a chiamarmi con questi soprannomi mi sciolgo? Evidentemente no. O forse si, perché se te lo dicessi lo faresti apposta solo per il piacere di farmi arrossire e tremare. Non sarebbe una brutta cosa però...

« Sissi!! Ma a che stai pensando? Hai incontrato un principe grande, forte e sensuale e adesso sei troppo impegnata a immaginarlo~? »

« JULIET! » grido, in preda all'imbarazzo. Giuro su quello che vuoi che quando saremo da sole ti ucciderò a suon di solletico. Te lo giuro. Ricordati bene questa faccia Jul, perché sarà l'ultima che vedrai

« Cosa? È la verità ! » nah, ha una voce troppo dolce per poterla uccidere.

« Okay, okay! Hai vinto mammina. Ora mi vesto. »

« Alléluia. Aspetta- come mi hai chiamata? »

« Uhm, chi è che si "emoziona" adesso? »

« Sarah Jane leather. Ti giuro che ti ammazzo di.. »

« Solletico! Flick! Ora non puoi parlare. Muahaha, quanto sono diabolica »

Chiudo il discorso iniziando a spogliarmi degli abiti da cameriera. Slaccio il corsetto con non poca difficoltà, quando Jul fa un rumore. Mi giro di scatto coprendo i seni con un braccio e lei caccia un urlo.

« Hey! ok, non sono formosa come te ma non faccio mica paura! »

« N-no, è che... » Jul si copre gli occhi arrossendo visibilmente e guardando dall'altro lato.

« Juliet, stai arrossendo~ ? »

« Non parlare con quel tono! »

« Oh, quale piccola~? Questo? Perché ? Che cosa ti fa~? »

« TU SMETTILA E BASTA! »

« Uh, va bene va bene. Comunque, hai parlato anche se ti ho detto "flick" quindi dovrai pagare una penitenza »

« Ah, cavolo. E sentiamo, che penitenza devo pagare? »

Ci penso un minuto. Già, che penitenza le posso far pagare? Un'idea però l'avrei...

La ragazza dietro l'alberoWhere stories live. Discover now