cap 19

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felicité;

Arrivata davanti la grande villa di Jesus busso.
Mi tremano le gambe e le mani, guardo Ney che sta dentro la macchina.
Non appena la porta si apre vedo Jesus con una bimba in braccio.

<<Felicité..>> sussurra e mette giù la piccola che corre in giardino.

È paralizzato come lo sono io, rimaniamo a guardarci negli occhi.

<<entra pure>> dice.

Entro dentro casa e rimango immobile vedendo tantissime foto appese alla parete.

<<vuoi che ti porti qualcosa di caldo?>> mi chiede. Scuoto la testa e stringo le mani in tasca.

<<io ti devo parlare>> dico seria.

Lui si siede su uno sgabello e mi guarda.

<<ho incontrato Joa, mi ha parlato del più e del meno e poi è arrivato al dunque. Io devo sapere la verità Jesus lo capisci>> dico ormai senza forze.

Lui alza lo sguardo verso di me e va verso le scale.

<<seguimi>> dice.

Lo seguo e salgo la rampa fino ad arrivare ad una camera chiusa, prende una chiave e la apre.

Rimango immobile non appena vedo tantissime mie foto attaccate al muro.

Foto che vanno dalla mia nascita fino ad ora, foto strappate da pezzi di riviste o da internet.

Foto scattate dalle suore.

Foto di ogni genere.

Mie.

Inizio a tremare e lui si siede sul lettino che accanto ha una piccola culletta.

<<questa doveva essere camera tua>> dice.

<<quando tua madre rimase incinta aveva solo 18 anni ed io 24, volevamo sia te che Joa più della nostra vita. La gravidanza andò benissimo, tutto regolare>> dice con voce tremolante.

<<al nono mese la mamma partorì e nacque prima Joa. Era bellissimo, due occhioni assurdi. Poi sei nata tu. Non respiravi, non davi segni di vita.>> mi guarda con occhi lucidi e continua il suo discorso.

<<io non lavoravo, mamma nemmeno, abitavamo a casa di mia madre a Marsiglia.>> dice.

<<quando dopo un silenzio assordante ho sentii il tuo pianto il mio cuore riprese a battere. Eri lì, bellissima. La più bella bimba che i miei occhi avessero mai visto.>>singhiozza.

<<quando ti presi in braccio per la prima volta capì subito che saresti stata una con le palle.>> ride piangendo e accarezzando una mia foto.

<<andó tutto bene fino a quando 15 giorni dopo scoprimmo della tua malattia al cuore>> mi guarda.

<<io e mamma non sapevamo cosa fare, non sapevamo come curarti, non avevamo i soldi. Durante quei giorni conobbi Maelle>> dice.

Sbianco sentendo il nome della preside dell'orfanotrofio.

<<ti avrebbero accudita loro e salvata dalla malattia al cuore ma tutto ciò costava una cosa, il non vederti mai più fino ai 18 anni. Aspettavano che una famiglia ti prendesse in adozione, invano dato che nessuno lo fece.
Ricevevo tue foto continuamente da parte di Angeline.>> piange.

<<quando trovai lavoro accanto a Mauricio ero felicissimo, ero convinto che con quei soldi potevo riaverti tra le mie braccia. Ma non è stato così>>

𝐌𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐜𝐢ó𝐧;𝐧𝐣𝐫Where stories live. Discover now