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Gli allenamenti per il campionato sono iniziati oggi, dalla finestra si possono notare i ragazzi che giocano a football.

«Mia!».
Grida Maeve, una ragazza minuta ma fortissima nello sport che pratica, Infatti, come non detto, fa punto.

«Complimenti Mav!», Le sorrido.

Cerco sempre di motivare le ragazze della mia squadra, è quasi sempre vincente grazie all'allenatore Sydney, ci allena come se fosse l'unica cosa che conta nell'ambito scolastico, il che è bello perché grazie allo sport che pratico sono giustificata per i compiti.

«Bene ragazze, domani alle tre del pomeriggio ci vediamo di nuovo in palestra» La voce dell'allenatore ci fa girare tutte,

Sydney ha le mani sui fianchi e la testa piegata a destra.
«Siete grandi», Continua lui.

Ci dirigiamo tutte verso gli spogliatoi, per farci una doccia e cambiarci.

La pallavolo mi è sempre piaciuta, ma mi sono accorta che quello che faccio: lo studio, lo sport e i miei comportamenti, sono tutti per compiacere mio padre.

Certo, non posso negare che quando sono in campo, la tensione scompare. Per questo motivo mi piace giocare e sto continuando, altrimenti avrei dovuto fare un altro sport. "Non puoi vivere in salute senza fare sport, Laila" Dice lui.

***

«È pronta la cena!»
Sento la voce di mio padre chiamarmi dal piano inferiore, così metto in carica il cellulare e scendo di sotto.

Scendendo incontro Marcus che intanto sta salendo, e non voglio saperne il motivo, ad essere sincera. Potrebbe pure essere scomparso, io vivrei lo stesso, sapendo che probabilmente è da qualche parte in Europa a bere e scopare.

«Oh, ti stavo venendo a chiamare...la tua amica pazza è alla porta e sta flirtando con me», Dice serio guardandomi in faccia. Il suo sguardo è irritato, e stringe i denti, segno che gli è appena successo qualcosa di imbarazzante.

O Dio, Norah!

«Mi dispiace, ha detto che ti trova sexy», Rispondo ridacchiando.

Lui si avvicina al mio volto. «Beh, come biasimarla?» Ghigna sospirandomi in faccia, altezzandosi. Convito tu...

Continuo a scendere le scale e mi fermo davanti alla porta d'ingresso trovando Norah sorridente.

«Cavolo ragazza, tuo fratello è uno schianto in pigiama!», Afferma ridendo. Quando riuscirà a capire che lo mette a disagio?

Non si accorge nemmeno di star sembrando una pazza agli occhi di mio fratello.

«Finiscila Norah. Perché sei qui?»
Le chiedo ancora sulla soglia della porta.

«Devo parlarti di Mitchell», il suo sguardo si fa serio. Oh, quanto adoro l'ora gossip girl. Mi sorge spontanea una domanda, però, Che diavolo me ne frega di Mitchell?

«Andiamo in camera»
Le dico, anche se ho appena detto che non mi frega, non posso mica mandarla via.

Comunico a mia madre che cenerò più tardi e salgo sopra con Norah, mio padre non sembra esserne tanto contento, si può notare dalla sua espressione, tranquillo papà, litigheremo più tardi.

Entriamo in camera e ci sediamo sul mio letto a gambe incrociate.

«Allora?» Domando guardandola negli occhi, incitandola a parlare.

Fuck The Rule (in revisione)Where stories live. Discover now