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È da una fottutissima ora che sono seduta su un divanetto pieno di ragazzi ubriachi.

«Laila...eccoti» La voce di mio fratello è tremante, come se fosse ansioso di qualcosa.

«Oh, ti sei deciso a venire, dov'eri?», chiedo nervosa, alzandomi in piedi.

«Ero...ero...a parlare con un mio amico» Balbetta lui. Si, si certo...

«Potevi rispondermi almeno», indico il cellulare nelle sue mani e lui annuisce comprensivo

«Si scusa non ho guardato il telefono».

Io non me la bevo questa, so cosa stava facendo, probabilmente era con qualche ragazza.

Accendo il cellulare solo per essere sicura dell'orario e trovo un messaggio da parte di Norah.

Torno con Luke.

«Andiamo, Norah non viene», faccio nervosa.

«Okay» Mormora Marcus un po' deluso ma sembra anche essere arrabbiato.

Ci mettiamo in auto e andiamo verso casa.

Il viaggio è strano. Non parliamo, non ci guardiamo, siamo troppo arrabbiati l'un l'altro per farlo.

***

Oggi è domenica. Il giorno più brutto della settimana dopo il lunedì.
Perché? Ovviamente perché domani è Lunedì.

Mi alzo dal letto controvoglia e scendo di sotto trovando mia madre in cucina.

«Com'è andata ieri?», chiede senza voltarsi, continuando a cucinare qualcosa, che in questo momento non riesco a capire cosa sia.

Io mormoro un "bene" con voce impastata dal sonno.

Mi siedo al tavolo e prendo il cellulare, inizio a scorrere un po' sui social.

«Marcus e papà?», domando a mia madre, senza distogliere lo sguardo dal telefono.

«In salotto a giocare ad un videogioco», fa una smorfia per far intendere che sia una cosa inutile

Oh no, ha contagiato pure nostro padre...

Messaggio da "Norah"
Devo parlarti.

Fisso il cellulare ansiosa, aspettandomi di tutto. Cosa potrebbe essere questa volta?

«Mamma non faccio colazione, a dopo», dico velocemente lasciandola di stucco con il piatto in mano.

Vado di sopra e mi metto un jeans ed una semplice felpa nera. Indosso le converse bianche e consumate ed esco di casa correndo verso quella di Norah.

Abita ad un'isolato da me quindi ci metto circa cinque minuti.

Suono il campanello di casa sua ed è Norah ad aprirmi. Ha le lacrime agli occhi.

Senza esitare avvolgo il suo esile corpo in un abbraccio. «Che succede?» Domando appena interrompiamo l'abbraccio.

«Entra», mi dice solo, senza aggiungere altro.

Appena siamo in camera sua ci sediamo sul letto, lei fa un lungo respiro e inizia a parlare.

«Ho fatto sesso con tuo fratello».
Che? Sento il mio corpo cedere alla sua affermazione. Mio fratello? Marcus e lei?

Fuck The Rule (in revisione)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora