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Nonostante le nostre intenzioni di consolidare la nostra amicizia, il rapporto tra me e Andrea era diventato sempre più teso, fino a dissolversi completamente. Questa situazione mi faceva soffrire profondamente, al punto che avevo evitato di andare al bunker quando sapevo che lui sarebbe stato lì, sperando che nessuno se ne accorgesse.

Una sera, mentre passeggiavo per Villanova cercando di liberare la mente dai pensieri che mi tormentavano, il mio telefono vibrò. Guardai il display e vidi che era un messaggio da Andrea.

"Passi all'OttoBit? Piccolo mi ha detto che non stai uscendo ultimamente."

Il mio cuore iniziò a battere più forte. Ero indecisa su come rispondere, ma alla fine decisi di farlo.

"Sono appena uscita, se aspetti un attimo arrivo."

La sua risposta arrivò quasi istantaneamente, e il mio cuore saltò un battito.

"Tranquilla, ti passo a prendere io. Mandami la posizione. E non dirmi che devi andarti a sistemare, perché sei bellissima anche in pigiama."

Non sapevo come rispondere al suo complimento, ero troppo imbarazzata. Inviai semplicemente la mia posizione e attesi il suo arrivo.

Poco dopo, una macchina si fermò accanto a me e la finestra si abbassò, rivelando Andrea al volante. "Sei splendida," disse, guardandomi negli occhi.

Imbarazzata, risposi: "Non iniziare. E evita di parlare, altrimenti mi vergogno troppo."

Un sorriso giocoso comparve sul suo volto. "Mi piaci soprattutto quando ti imbarazzi," disse dolcemente, poi si chinò e mi diede un delicato bacio sulla fronte.

Quel gesto mi mandò in confusione, lasciandomi a riflettere sul suo comportamento imprevedibile mentre la macchina partì.



spazio autrice
scusate ma la storia così come sta venendo non mi piace e non riesco a trovare la giusta ispirazione:(

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