Capitolo 4

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...CHRISTIAN...

Il fatto di aspettare Anastasia, la mia nuova sottomessa mi rende ancora più nervoso, una ragazza cosi bella è incredibile che possa fare la sottomessa.

Per un solo secondo avrei sperato in un suo rifiuto, ma non perchè non la volessi ma semplicemente perchè sembra troppo bella dolce e indifesa; nel suo sguardo quando mi parlava che le piaceva il fatto di essere una sottomessa,c'era qualcosa che non andava, qualcosa che non mi piaceva per niente.

Però devo cercare di scacciare questi pensieri, sarà la mia sottomessa e la voglio piu che mai.Ora la sto aspettando da un momento all'altro spero che la porta di questo ristorante si apra ed entri lei; eccola, bella come il sole, con quei tacchi fantastici e si avvicina al mio tavolo..da bravo gentiluomo la faccio accomodare e dio, quella gonna cosi corta non mi da pace, è una sensazione fortissima, giuro che se oserà provocarmi non risponderò delle mie azioni.

"Sono felice di vederti Anastasia! Stai davvero bene vestita cosi!", le dico salutandola con un bacio sulla guancia, avrei voluto osare di più ma non l ho fatto, ogni cosa ha il suo tempo.

"Grazie Signore!", no signore no, almeno non ora da lei suona strano essere chiamato signore.

"Ordiniamo Anastasia? Poi avrei pensato dopo la cena di andare a casa mia se per te va bene", acconsente rivolgendomi un bellissimo sorriso.

La cena prosegue tranquillamente; non faccio altro che guardarla, studiare ogni suo movimento e ogni dettaglio del suo corpo, dagli occhi cosi belli e di un azzurro intenso a quelle labbra cosi carnose e di un rosso intenso, nessuna donna è mai stata come lei, zero totale. Le gambe accavallate in quel modo mi fanno sognare qualcosa di bello, di erotico ma niente di doloroso che abbia a che fare con il sesso.

Qualcosa di normale, tranquillo e passionale.

Cena terminata, ora posso conoscere più in intimità la mia Anastasia!

"E' bellissima casa tua Christian! e noto con grande piacere che anche tu ami la musica classica, io l'adoro ma non disdegno gli altri generi!".

Sono cosi sorpreso, in parte abbiamo gli stessi gusti spero anche su quello che faremo dopo.

Le prendo la mano e ci avviamo verso la stanza rossa; con molta delicatezza giro la chiave all interno della serratura e con tranquillità lei si muove all interno della stanza. Accarezza frustini, manette, il letto di pelle rossa e tutto cio che ci circonda.

Non le ordino niente: in pochi secondi lei è gia nuda davanti a me, a fianco della sospensione, non ci penso su due volte e la lego saldamente e mi spoglio davanti a lei in modo che possa ammirare ogni centimetro del mio corpo.

Ora mia cara Anastasia tocca a noi!



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