Capitolo 7

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#ANASTASIA#
Era l unica scelta che potevo prendere, non essere più la sottomessa di Christian,la situazione avrebbe potuto prendere una piega diversa, io innamorata di Christian e.lui avrebbe voluto avere me solamente per i suoi scopi.
Non potevo rimetterci io con i miei sentimenti, con il mio cuore, Christian non avrebbe.voluto alcuna implicazione sentimentale.

So già, che con Elena sarà guerra, si arrabbierà,farà una delle sue scenate..

Nemmeno a dirlo, ricevo una telefonata di Elena: "Anastasia ciao, volevo solo dirti che ho trovato un altro dominatore per te,ma preferirei che questa volta non mi facessi fare delle figuracce, lui ti aspetta al bar sotto casa tua fra mezz ora..fatti trovare in ordine".

Chiude subito la chiamata, non capisco per quale motivo..sarà arrabbiata ma a me questa decisione è stata più che giusta, ci avrei rimesso io sentimentalmente e non voglio, starei troppo male.

Mi preparo a modo, un vestito corto nero e una giacca bianca,Elena non mi ha dato particolari indicazioni sul modo in cui è vestito questo signore, ne quanti anni ha e neanche il suo nome; ora ho veramente paura.

Sono davanti al bar, pieno di persone, un uomo appena mi vede,si alza immediatamente dalla sedia, e viene verso di me.
Dio mio è un uomo..orribile, vecchio,con la barba e la pancia.

"TU devi essere Anastasia, Elena mi ha parlato tanto di te, vieni andiamo via con la mia macchina", dio mio non vorrei.

Mi porta in un hotel, brutto, dentro e fuori e parecchio sporco.
Non pensavo ad un posto del genere, che Elena mi abbia fatta passare per una puttana?

Guardo l uomo negli occhi..

"M-mi scusi ma io non posso..mi dispiace..", mi guarda dritto negli occhi, è pieno di rabbia.
"Tesoro tu non vai da nessuna parte,qui comando io!", viene verso di me,mi tiene bloccata al muro, strappa quel pezzo di stoffa che a malapena tiene coperto il mio corpo.

Riesco ad andare via a scappare, prendendo la mia auto..
Forse il destino, il caso, non so chi, abbia voluto che io arrivassi con la macchina sotto casa di Christian.

Vorrei tanto averlo accanto a me ora..farmi coccolare e consolare per quello che è successo.
Ok ho deciso, suono, non M interessa della sua reazione.

Arrivo al suo appartamento: rimane di sasso quando mi vede, ho anche gli occhi gonfi di pianto..

"Anastasia cosa ti è successo?", apro il mio Giacchino e capisce tutto..è incredulo e gli occhi rossi di rabbia.

Mi abbraccia ed è tutto ciò di cui avevo bisogno ora..

TI DARO' CIO CHE VUOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora