Ero andata a quel party, sabato mattina avevo chiesto a Ethan dove si sarebbe svolto, e così ci andai.
Sfortunatamente non incontrai Ethan, o forse sì, ma come aveva detto lui, non sapevo come era fatto, così passai tutta la serata a bere dei drink e a guardare i ragazzi e capire chi poteva essere Ethan, questo fino a quando Brett scese le scale e si sedette a giocare a obbligo e verità insieme ad alcuni ragazzi e ragazze della nostra scuola.
Dopo un po' vidi una ragazza sedersi a cavalcioni su di lui e iniziò a baciarlo e lui ricambiava, e io come un'idiota mi lasciai trasportare dalle emozioni, corsi in bagno, ma sbagliai porta ed entrai in una camera da letto dove due ragazzi stavano scopando, questo mi fece traboccare e vomitai nel corridoio.
Fortunatamente non ero l'unica, c'era tanta gente così ubriaca da non reggersi in piedi che continuava a vomitare.Quando tornai a casa ero stremata e a pezzi, la cosa che mi faceva più male di tutte era che mi lasciavo trasportare dalle emozioni, e non provavo a resistere, ero troppo debole e questo mi faceva sentire una schifezza.
Così scrissi a Ethan:«non sarei dovuta venire a quella festa...»
Ovviamente Ethan non mi rispose, doveva essere ancora alla festa.
Con le lacrime agli occhi mi stesi sul letto e sprofondai nel sonno.La mattina dopo ero esausta e avevo un mal di testa tremendo, non avevo bevuto tanto alla festa però...
Andai in bagno e mi sciacquai il viso, avevo le occhiaie e i miei capelli castani chiari erano spenti, stavo davvero uno schifo.
Scesi a fare colazione e mia madre mi prese in giro per il mio aspetto e iniziò a raccontarmi le sue avventure di quando aveva la mia età, mi fece ridere e mi sollevò il morale.
Mi diede anche una maschera da fare per migliorare l'aspetto, poi mi disse di andare a fare un po' di sport, per scaricare i nervi, e poi sarei stata meglio.E così feci, andai al parco e giocai a basket nel campo dentro al parco, era domenica mattina, infatti era pieno di bambini e genitori, trovai un bambino che giocava a basket e giocammo insieme.
Io e mio padre, quando ero piccola giocavamo sempre insieme, fino a quando non si separò da mia madre e lascio la nostra città con la sua nuova moglie.Quando tornai a casa feci la doccia e la maschera, dopo questo mi sdraiai sul letto e presi il cellulare e vidi che Ethan mi aveva scritto.
«cos'è successo?»
«sono stata una stupida, mi sono rovinata da sola la serata»
«che hai fatto?»
«sono crollata un'ennesima volta»
«cos'è successo?»
«Brett é successo!»
«Brett?»
«Brett Johnson»
«che ha fatto?»
«lui niente»
«allora cos'è successo?»
«ormai è da due anni che mi piace e ogni volta che lo vedo con una ragazza piango...»«non sprecare le tue lacrime per lui, non le merita»
«grazie Eth»
«prego heaven»
BINABASA MO ANG
Bathroom
Short StoryUna ragazza, di nome Heaven, nome alquanto strano, trovò un biglietto a terra per il corridoio, lo raccolse e lo lesse. Il biglietto diceva: «Tu, sconosciuta/o (spero in una a) questo è il mio numero, 074-3768921 scrivimi!»