seven

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Ero andata a quel party, sabato mattina avevo chiesto a Ethan dove si sarebbe svolto, e così ci andai.
Sfortunatamente non incontrai Ethan, o forse sì, ma come aveva detto lui, non sapevo come era fatto, così passai tutta la serata a bere dei drink e a guardare i ragazzi e capire chi poteva essere Ethan, questo fino a quando Brett scese le scale e si sedette a giocare a obbligo e verità insieme ad alcuni ragazzi e ragazze della nostra scuola.
Dopo un po' vidi una ragazza sedersi a cavalcioni su di lui e iniziò a baciarlo e lui ricambiava, e io come un'idiota mi lasciai trasportare dalle emozioni, corsi in bagno, ma sbagliai porta ed entrai in una camera da letto dove due ragazzi stavano scopando, questo mi fece traboccare e vomitai nel corridoio.
Fortunatamente non ero l'unica, c'era tanta gente così ubriaca da non reggersi in piedi che continuava a vomitare.

Quando tornai a casa ero stremata e a pezzi, la cosa che mi faceva più male di tutte era che mi lasciavo trasportare dalle emozioni, e non provavo a resistere, ero troppo debole e questo mi faceva sentire una schifezza.
Così scrissi a Ethan:

«non sarei dovuta venire a quella festa...»

Ovviamente Ethan non mi rispose, doveva essere ancora alla festa.
Con le lacrime agli occhi mi stesi sul letto e sprofondai nel sonno.

La mattina dopo ero esausta e avevo un mal di testa tremendo, non avevo bevuto tanto alla festa però...
Andai in bagno e mi sciacquai il viso, avevo le occhiaie e i miei capelli castani chiari erano spenti, stavo davvero uno schifo.
Scesi a fare colazione e mia madre mi prese in giro per il mio aspetto e iniziò a raccontarmi le sue avventure di quando aveva la mia età, mi fece ridere e mi sollevò il morale.
Mi diede anche una maschera da fare per migliorare l'aspetto, poi mi disse di andare a fare un po' di sport, per scaricare i nervi, e poi sarei stata meglio.

E così feci, andai al parco e giocai a basket nel campo dentro al parco, era domenica mattina, infatti era pieno di bambini e genitori, trovai un bambino che giocava a basket e giocammo insieme.
Io e mio padre, quando ero piccola giocavamo sempre insieme, fino a quando non si separò da mia madre e lascio la nostra città con la sua nuova moglie.

Quando tornai a casa feci la doccia e la maschera, dopo questo mi sdraiai sul letto e presi il cellulare e vidi che Ethan mi aveva scritto.

«cos'è successo?»
                           «sono stata una stupida, mi sono rovinata da sola la serata»
«che hai fatto?»
                         «sono crollata un'ennesima volta»
«cos'è successo?»
                        «Brett é successo!»
«Brett?»
                       «Brett Johnson»
«che ha fatto?»
                     «lui niente»
«allora cos'è successo?»
                     «ormai è da due anni che mi piace e ogni volta che lo vedo con una ragazza piango...»

«non sprecare le tue lacrime per lui, non le merita»
                    «grazie Eth»
«prego heaven»

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