Capitolo 1: Rivelazioni

10 0 0
                                    

come previsto, lo shopping è stato un fiasco totale, non ho comprato niente, e adesso? Perchè sono così nervosa, non sto mica uscendo per il mio primo appuntamento, sto solo andando a fare un giro con le amiche. Già, "A.M.I.C.H.E." che parolone, non ne ho mai avute, ho paura che possa essere tutta una grande delusione. Comunque, apro l'armadio, vediamo cosa posso recuperare. Ed eccola, quella piccola scatolina, dentro c'è un ciondolo con una foto dentro, è rotondo e sembra provenire da un altro pianeta, è l'unico legame che ho con la mia famiglia, l'avevo al collo quando mi trovarono, non sono mai riuscita ad indossarla, forse per paura di romperla o perderla, non so, ma forse è il momento di vedere come mi sta. Tremo, sono in ansia, aiuto, ed eccola, al mio collo, wow, è magnifica. Scelgo una magliettina monospalla nera di cotone e un jeans attillato chiaro, i sandali con le zeppe, anche queste nere e voilà, sono pronta e la collana è perfetta.

La serata passa tranquillamente, siamo andate a cena in quel localino nuovo del centro, piccolo, ma carino, con le luci soffuse e quei cuscini colorati, adoro i cuscini, erano ovunque, ero estasiata e anche il cibo è buono, niente male. Dopo la cena ci dirigiamo nelle vie centrali e ci fermiamo in qualche pub, ma la serata mi prospetta qualche sorpresina... dopo che le ragazze mi accompagnano a casa le invito a salire per un tè o un caffè, cominciamo a chiacchierare e finiamo a parlare della nostra infanzia, finito il mio racconto Maj e June cominciano a piangere a dirotto. Oh Dio mio sono ubriache fradice. Che ho fatto di male per meritarmi questo? Ma i miei pensieri sul livello di ubbriachezza delle ragazze viene interrotto da June. "Scusa Avril, non avremmo dovuto chiederti della tua infanzia, e il motivo è che noi la conosciamo bene, o quasi" "Cosa? Sei di certo ubriaca e non sai che dici, dormici su, ne riparliamo domani ok?" e così mi ritrovo due ospiti alticce nel divano, speriamo solo che non vomitino in giro o che non scappino lasciando entrare qualche serial killer.

Fatico a dormire, non ci riesco, continuo a pensare a quelle parole :"non avremmo dovuto chiederti della tua infanzia, e il motivo è che noi la conosciamo bene, o quasi" che cosa voleva dirmi? Non ci siamo mai viste prima di qualche giorno fa, è tutto strano, tutto molto strano. Stranamente cado nelle braccia di Morfeo, entro nel mondo dei sogni, ma diversamente dal solito non faccio incubi, ho la sensazione che una forza più grande di me mi stia proteggendo, ma da cosa? è una sensazione bellissima. Mi sento come un unicorno che vomita arcobaleni, non ho mai riposato così bene. E' strabiliante, mi sento energica, posso conquistare il Mondo, ma che dico, l'intero universo. Ma è ora che svegli le principessine e prepari la colazione. "Buon giornissimo bella addormentata" tuona May, ma cos'ha? è energica di proma mattina? per me ci vogliono 5 caffè grazie, sorrido e mi siedo a fianco June che mi guarda ancora con quello sguardo, lo stesso di sta notte, non ci riesco a chiederle cosa intendeva dire e lei sembra capirlo perchè sospira e comincia a parlare, rivelandomi delle cose a dir poco assurde... "allora, so che non ci capirai granchè ma abbiamo bisogni di raccontarti la verità, quindi fammi parlare e non interrompermi. Te ne prego, non so se ritroverei il ciraggio per dirti quello che sto per raccontarti." ed ecco che tira fuori dalla tasca una foto, ritrae una famiglia, una famiglia reale, la donna è bellissima e sorride all'obiettivo, l'uomo ha la barba folta ma si può notare che è felice, stringe tra le braccia un bambino, no, è una bambina, aspetta, aspetta, sono io? è la stessa foto del ciondolo, che fra l'altro al collo della fantomatica regina. Sbianco, mi viene da svenire. Non apro bocca come promesso e lei continua a parlare. "Lei è la regina Farah e lui è il re Paride, si conobbero quando erano giovanissimi e dal lloro amore nacque una bellissima figlia, e credo tu abbia apito che si chiama Avril. Un giorno il re partì per una guerra senza ritorno e la regina si ritrovò da sola a gestire il regno, una di quelle notti però le stesse guardie che avrebbero dovuto proteggerla e salvarla dall'oblio cercarono di uccire la piccola nella culla e così la regina fu obbligata a scappare per salvare la persona più importante della sua vita, così ti lasciò sola, in questo mondo per evitare che ti prendessero, ti ha salvato la vita e dopo è scomparsa, non si sa dove sia. Noi siamo le Protettrici, abbiamo vegliato su di te per tutto questo tempo e abbiamo cercato di evitare che ti trovassero. Viviamo sotto la dittatura del fratello di tuo padre, il principe ereditario, non che il tuo cattivissimo zio Marcus" "hai detto in questo mondo? perchè quanti mondi ci sono?" "cara piccola Avril, io ti ho rivelato una miriade di cose e l'unica tua domanda è questa?" scoppiamo tutte e tre in una grassa risata, ho capito che non è il momento per avere altre rivelazioni. Ci sarà tempo, ho aspettato per così tanto tempo che un altro giorno può attendere.


Nota Autore: Scusate per il ritardo nell'aggiornamento, Vi prego votate se la storia vi piace, altrimenti scrivere non serve. Grazieeeeeee!

Avril e il regno perdutoWhere stories live. Discover now