Capitolo 2: Atlantis

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La Domenica mattina la passiamo a chiacchierare, ridere e parlare della vita ad Atlantis e dei cambiamenti a causa della dittatura del principe Marcus, il mio carissimo zio che ha cercato di uccidermi quando ero ancora in fasce. Una domada sorge spontanea in me, come sarebbe la mia vita se tornassi a casa? Mi sono sentita sempre fuori posto qui, non ho mai capito il perchè ma oggi ho avuto le certezze che mi aspettavo. Decidiamo di fare una gita fuori porta per testare le mia capacità, che non sapevo di avere, e per allenarmi al rientro imminente, i ribelli si stanno preparando, sono stanchi ma hanno bisogno di una guida e Maj e June credono che se sapessero che io sono ancora qui. che sono sana e che posso tornare e cabiare le cose, beh ridarebbe fiducia e forza al popolo.

Partiremo domani, le ragazze si sono accertate che al lavoro mi sostituissero e per le lezioni non dovremmo avere problemi, non abbiamo l'obbligo di frequenza, anche se recuperare una settimana o forse più non sarà facile. Ho così tante domande e così poco tempo. "Avril, scendi dalle nuvole, abbiamo un po di cose da ra contarti, pronta?" annuisco a Maj e così comincia la lezione n.1 di Atlantologia.

Atlantis è una dimensione parallela a questa e gli abitanti si dividono in due categorie distinte tra uomini e donne, i primi sono elfi mentre le seconde sono Ninfe. Essere Ninfa è una grande responsabilità perchè si hanno più poteri e a volte capita che questo potere porti alla follia. Molte donne non reggono il peso del potere se non hanno al loro fianco un elfo che le sostenga. Non tutte le ninfe hanno le stesse capacità, c'è chi domina l'acqua, chi il fuoco, chi l'aria e infine chi la terra ed è molto raro che qualcuno riesca a gestirli tutti e quattro conemporaneamente. Gli elfi si occupano delle piante e degli animali, riescono a plasmare il volere di un volatile o di un pesce o riescono a fare crescere un fiore fino a dimensioni smisurate. "Quante nozioni, non credo di riuscire ad imparare tutto entro domani" piagnucolo ad alta voce, June scoppia a ridere facendomi irritare ancora di più. Finalmente Maj arriva con la merenda e spero che la pausa duri un infinità perchè sono già stanca. Pane e nutella e succo d'arancia, credo proprio che andremo d'accordo noi tre. "Bando alle ciance, ho dimenticato di informarti dei nostri piani e della nostra meta. Dunque, andremo in montagna, c'è un boschetto e proprio al centro si trova un piccolo laghetto con una baita carina ma grande abbastanza per tutti noi" comincia Maj tutta allegra. "Tutti noi? Perchè chi ci sarà? e poi come facevate a sapere che non vi avrei prese per pazze e non sarei scappata?" "Prima di tutto ne eravamo certe che ci avresti credute, poi saremo noi tre e alcuni elfi ribelli, altre ninfe e ci aiuteranno tutti ad allenarti e a capire quali delle capacità possiedi, saremo 8 in tutto ma sono tutti fidati" "Cominceremo subito a studiare il tuo rapporto con gli elementi e cercheremo di potenziare al massimo le tue doti, come erede al trono devi essere la migliore, la più forte, perchè le minacce saranno sempre dietro l'angolo". "Ok June, basta la stai spaventanto, ne riparleremo domani" "Naaaah non la sto spaventando, la sto preparando, non è colpa mia se sono un'insegnante formidabile". Ok, ripasso mentale, starò una settimana insieme ai ribelli per potenziare il mio potere, chissà quale avrò, le ragazze mi hanno raccontato che mia madre dominava il fuoco e mio padre le emozioni degli animali, erano i migliori in tutto quello che facevano, ho paura di non essere all'altezza delle aspettative. Vorrei svegliarmi ed essere con mia madre e mio padre e scoprire che la mia vita è stato tutto un incubo. 

Avril e il regno perdutoWhere stories live. Discover now