Capitolo 3: l'incontro

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La mattina presto ci siamo messe in viaggio,verso il mio destino, verso il mio passato e il mio futuro,ho la mente piena di interrogativi e chissà se riuscirò a dare un senso a tutto quello che mi è accaduto nelle ultime 48 ore. Sono seduta sul sedile posteriore di una vecchia seicento che dal rumore sembra una caffettiera rotta, non riesco neanche a chiudere occhio, June ha acceso la radio ad un volume spropositato e stranamente ha scelto come colonna sonora del nostro viaggio i moderat. Mi lascio cullare dalle note di questa musica a me familiare e comincio a rimuginare su tutta la mia vita. Il viaggio sembra interminabile ma le ragazze mi assicurano che stiamo per arrivare e mi osservano di tanto in tanto con un sorriso strano, sembrano tristi o rassegnate, non so come spiegarlo ma questo silenzio che c'è questa mattina mi inquieta.
Straordinario, in lontananza vedo uno scenario da favola,un boschetto fitto da i vari colori autunnali si presenta davanti ai miei occhi ed una radura pianeggiante vicino ad un laghetto che sembra dipinto e proprio vicino ad il pontile una casetta di legno su due piani. Non credevo che vicino alla città ci potesse essere un posto così perfetto, sono entusiasta, sembro una bambina in un negozio di caramelle, é assolutamente fantastico. :"principessina ti sei incantata? Su dobbiamo sistemare i bagagli e scegliere una stanza prima dell'arrivo degli altri" e così May mi risveglia dal mio sogno ad occhi aperti. Aiuto a scendere le valigie e i sacchetti con le provviste e dentro noto che la casetta di legno dall'aspetto incantato é ancora meglio di come mi aspettassi da fuori. Un grosso salone Open space rustico ed un camino in pietra, la cucina a vista e un grande tavolo in legno, sembra esserci posto per tantissima gente. Sui lati del salone ci sono due scale a chiocciola che portano al piano superiore,ci sono 4 stanze con 3 letti in ognuna e due bagni che credo siano i più graziosi che abbia mai visto, non sono lussuosi o enormi ma sembrano perfetti. Oddio mi sono innamorata ufficialmente di questo posto. Scegliamo la Camera in fondo al corridoio,quella con il balconcino e buttiamo le nostre valigie sui letti, con l'intento di disfarle nel pomeriggio. É ancora presto è così decido di esplorare i dintorni di casa senza allontanarmi. :"lo prometto signora capitana, ai suoi ordini" ironizzo indirizzata a June che sembra andare in escandescenza al solo pensiero che io possa fare incontri non graditi, ma chi vuole che ci sia in questo posto dimenticato da tutti?
Come non detto,non c'è anima viva,mi siedo con le gambe penzolanti, sul molo assicurandosi che le ragazze possano avere la visuale da qualsiasi finestra, ora sono il soggetto da proteggere, sono indifesa. Uff..  comincio ad annoiarmi. Metto le mani dietro la testa e mi sdraio sul legno caldo, chiudo gli occhi e tutto sembra più magico, é bello potersibrilassare un Po,non ci sono mai stata abituata.
:"Nessuno ti ha detto che è pericoloso addormentarsi così vicino ad un Lago, pivellina?" "Scusa?" Replico al ragazzo più bello che abbia mai visto, è alto, anche se non tantissimo con i capelli neri come il cielo notturno e gli occhi di un grigio inintenso come il cielo nuvoloso in un giorno tempestoso i lineamenti dolci e un accenno di barba, mi sta osservando con lo sguardo inerrogativo, sembra quasi arrogante e forse lo è.
:"cerca di tornare dalla mammina che questo non è posto per te, potresti cadere e farti male, poi non dirmi che non ti avevo avvisato, non voglio vederti piangere come una bimbetta" "hey per chi mi hai preso? Idiota, cerca di stare attento a come parli o sarai tu a piangere" non so da dove possa venirmi questa sicurezza, devo essere impazzita ma lui mi sta decisamente mancando di rispetto, tanto bello quanto insolente. "E vediamo, la ragazzina come crede di potermi fare piangere? Sta attenta,non te lo ripeterò più e sparisci dalla mia vista". Una rabbia mi sale dentro, gli occhi si appannano,non voglio darli ragiorne e mettermi a piangere, allargò le braccia ma non in segno di resa, è qualcosa di nuovo. Dal Lago si alza dell'acqua, lui mi guarda scioccato, più di quanto lo sia io, ma sembra che l'acqua scorra dalle mie vene, si solleva sempre più su e si riversa sulla testa di quel ragazzo testardo, ed io comincio a ridere come una pazza, é  esilarante. :" a chi hai dato della ragazzina?"

Avril e il regno perdutoWhere stories live. Discover now