The Hours

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Volendo cominciare questa lista, mi è subito venuto in mente questo film; questo piccolo capolavoro che valse alla Kidman il suo oscar nel ruolo della scrittrice Virginia Woolf

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Volendo cominciare questa lista, mi è subito venuto in mente questo film; questo piccolo capolavoro che valse alla Kidman il suo oscar nel ruolo della scrittrice Virginia Woolf.

Ora, se qualcuno ha la minima idea di chi questa donna sia, di cosa abbia scritto e di quale fosse il suo genio comprenderà perfettamente che un'opera cinematografica a lei dedicata poteva solo fallire, o eccellere.

Per capirci, la Woolf ha scritto Una stanza tutta per sé, Ms. Dolloway e To the lighthouse, opere rinomate e che mostrano per la prima volta una nuova tecnica narrativa: the stream of consciousness. Ma su di lei e "Una stanza tutta per sé" faremo presto uscire una scheda libro, che potrà approfondire meglio l'argomento.

Per quanto riguarda il film, invece, non vediamo solo un approccio alla tarda vita della Woolf, ma anche a due altre protagoniste donne distanti fra di loro di intere generazioni. Perché? Non sono un'esperta critica d'arte, però suppongo che si sia trattato del loro modo di farci entrare in contatto con realtà a noi più vicine, ma che in qualche modo si ricolleghino ai malanni rappresentati dalla nota autrice.

Non vorrei fare spoiler, per chi ancora non si fosse approcciato a questo film, perciò introdurrò la trama solo superficialmente.

In primo piano abbiamo Virginia Woolf (Nicole Kidman), e il modo in cui ci viene mostrata è già alla fine del suo stesso racconto di vita. Ci viene regalata la scena del suo "culmine" prima ancora che possiamo conoscere il suo tormento. Man mano che la trama si rivela davanti ai nostri occhi ci accorgiamo che l'autrice soffre per il trasferimento dalla città, che non è più felice con le sue creazioni e che il suo talento è allo stesso tempo ciò di cui prospera e la sua condanna. La relazione che ci viene presentata con il marito ha dei tratti di ostilità, dacché la mente fragile e provata della protagonista fa fatica a spiegare il proprio malessere. Lei, una scrittrice che si è per anni concentrata sul processo dei pensieri umani, non riesce a far comprendere al marito che è sull'orlo di un precipizio e che lui non può salvarla.

 Lei, una scrittrice che si è per anni concentrata sul processo dei pensieri umani, non riesce a far comprendere al marito che è sull'orlo di un precipizio e che lui non può salvarla

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Poi abbiamo la nostra "Ms. Dolloway" (Clarissa), interpretata da Meryl Streep (un nome e una garanzia). Il personaggio in realtà ha un altro nome, ma la identifichiamo subito con Ms. Dolloway perché la sua prima azione, al mattino, è prendere un mazzo di fiori per ornare casa e poi concentrarsi sulla preparazione di una cena festosa. Nonostante la sua relazione con la moglie quella che ci attrae di più è quella con il suo amico. I due soffrono di un rapporto di coodipendenza che incontra il suo finale tragico per mano di lui, Richard.

 I due soffrono di un rapporto di coodipendenza che incontra il suo finale tragico per mano di lui, Richard

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Ed infine la storia di Laura Brown (Julienne Moore) e rivelazione semi SPOILER: madre di Richard. Una donna che sembra amare molto suo marito e suo figlio, che si dedica con tutto il cuore a preparare una torta per il compleanno del primo e che, in mancanza di una basilare capacità, si accorge che in realtà la sua vita non è che una farsa. Scopriamo che negli anni 50 o 60 che fossero, non tutte le coppie che luccicavano erano oro.

Volendo dare una lettura più profonda della sua semplice trama vediamo lo scarto culturale fra diverse epoche e come queste comunque forgino una donna

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Volendo dare una lettura più profonda della sua semplice trama vediamo lo scarto culturale fra diverse epoche e come queste comunque forgino una donna. Dapprima la Woolf, incompresa e spesso richiusa in un mondo nel quale non permetteva a molti di entrare; poi Laura e la sua infelicità segreta ma sempre presente; infine Clarissa che sotto la sua superficialità nasconde un cuore pieno d'amore e, forse, un pizzico di mania del controllo.

Posso quindi tranquillamente dirvi che se voleste approcciare per la prima volta ad un film con toni "femministi" questo è quello adatto a voi. La perfetta miscela di eccellenti interpretazioni, scene toccanti e una verità che ti schiaccia sotto il suo peso di immediatezza. Sì, è vero che il titolo non si riferisce solo ad un filo conduttore della trama stessa, ma probabilmente anche alle effettive ore che vi prenderà per poterlo guardare interamente. E ne vale assolutamente la pena.

Piccoli dettagli interessanti:

- Una donna, la Woolf, che oltre ad essere parte della Storia è anche un essere umano una volta tangibile. Lei è stata fra le prime ad approcciarsi al problema delle donne che non trovavano spazio negli ambienti intellettuali. Per essere riconosciuta ci ha messo anni, e il riconoscimento è stato per lo più postumo. In quest'opera possiamo assistere ad una fase della sua vita non più felice, eppure è proprio dall'oscurità dell'atmosfera che la circonda che ci rendiamo conto di quanto sia effettivamente una persona brillante.

- È un film di donne, non vi è tempo per idealizzarle o oggettificarle, questo film richiedeva un oscar e perciò il suo tema doveva essere per forza più sostanziale di qualsiasi altro filmetto che ci presenta due personaggi femminili che si riducono solo a stereotipi. L'amore per come è interpretato nella pellicola è qualcosa di sincero, niente infioccamenti, solo l'atroce dolore che può causare il prendersi cura e provare affetto per una persona.

- Quando si arriva alla fine non solo si scopre una parte del film che altrimenti rimane celata, ma si entra in contatto con i personaggi al punto che non potrete negarvi almeno una lacrima. Io per certo ho pianto come una bimba, davvero sconvolta!

In conclusione, guardatevelo! È un ordine!

Poi tornate da me e fatemi sapere se il consiglio è stato all'altezza dei vostri gusti.


WatcHer - Donne che bucano lo schermoWhere stories live. Discover now