nove❀

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Luke sospira, stringendosi lo zaino sulle spalle. Vede con la coda dell'occhio l'autista che lo ha accompagnato andar via senza dire una parola. La scuola è troppo lontana per andare a piedi e il Signor Hemmings non avrebbe mai permesso che suo figlio prendesse l'autobus; quindi aveva assunto un'autista personale per Luke.

Luke dovrebbe essere entusiasta, impaziente di cominciare il penultimo anno delle superiori. Solo un anno ancora prima del diploma e tutte le altre merdate. Dovrebbe scoppiare di gioia, ma in realtà si sente così vuoto. Nel suo cuore si è creato come un buco, anche se può suonare banale. Un vuoto nella sua anima.

Mentre si guarda intorno sperando di vedere il volto familiare di Calum, nota un altro volto familiare, una figura poggiata con la schiena contro la parete frontale dell'edificio, il viso della persona che ha riempito quel vuoto nella sua anima nelle ultime settimane dell'estate.

"Michael?" sussurra incredulo.

"Um no? Mi chiamo Calum".

Luke si volta di scatto sentendo quelle parole, per poi stringere forte l'amico tra le braccia.

"Calum pezzo di merda, perchè non ti sei fatto sentire per tutta l'estate?"

"Calcio" risponde con aria mortificata. "Mi dispiace! Sono i miei genitori bello, sai come sono fatti".

Luke annuisce, sa esattamente di cosa sta parlando Calum, i suoi genitori sono uguali.

"Quindi" comincia a parlare Calum. "Chi è Michael?"

"Un ragazzo carino che ho conosciuto quest'estate".

Calum inizia immediatamente a cantare una canzone di Grease che parla di qualcosa riguardo ad un 'amore estivo', ma Luke è troppo occupato a ridere per prestare attenzione alle parole della canzone.

"Sta' zitto" dice Luke alzando gli occhi al cielo, divertito. Gli era mancato Calum, anche se è sempre impegnato e faticano parecchio per avere occasione di incontrarsi.

Il biondo torna a guardare nella direzione dove si trovava Michael, sperando di trovarlo ancora lì. Ed è lì, che lo fissa intensamente, con indosso il giacchetto di pelle e un gruppo di ragazzi che fumano intorno a lui.

Luke rischia quasi un attacco d'asma quando vede Michael incamminarsi verso di loro.

"Calum ommioddio cosa devo fare?"

Calum è visibilmente confuso. "pensavo foste usciti insieme per tutta l'estate".

"Lo abbiamo fatto" dice Luke velocemente. "Ma mi ero preparato psicologicamente a non rivederlo mai più, non sono pronto ora".

"Sono affari tuoi amico" dice Calum, lanciando in aria il suo onnipresente pallone da calcio e iniziando a palleggiare da un piede all'altro mentre si reca all'interno dell'edificio.

Luke si schiarisce la gola. "Ciao, Michael".

"Ciao Luke" dice, le mani in tasca. Erano abbastanza vicini. Se fosse stato qualcun altro, Luke avrebbe fatto un passo indietro.

"Scusami, sono un coglione".

"E' tutto okay" risponde Luke.

"No, non lo è. Ho provato a convincere me stesso che non ci saremmo più parlati, ma non credo di poterne fare a meno". Michael affonda le mani nelle tasche.

"Nemmeno io" confessa Luke.

Finalmente il biondo alza lo sguardo per incontrare quello di Michael, e per un momento è come se non ci sia nient'altro attorno a loro. Sono così vicini, pochi millimetri li separano quando Michael fa un colpo di tosse, facendo indietreggiare Luke.

Mixtape Boy ||Muke [italian translation] SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora