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ANDREA'S POV

Tornai in palestra e aspettai la fine della lezione, subito dopo c'era l'intervallo, andai in cortile dietro la scuola dove nessuno poteva vedermi e mi fumai una sigaretta, non avevo il vizio di fumare ma era utile come sfogo. Finita la sigaretta suonò la campanella che indica il momento di rientrare,poi camminai fino alla classe.

«oggi vedremo un film» annunciò la prof
Tutti a queste parole esultarono.

«OI SARAA»
«Andree che vuoi?»
*mi avvicino a lei*
«Allora, Sara, sai la nuova prof di storia?»
«Cogliona so che ti piace»
«Amo tu si che capisci»
«cogliona non ci vuole una laurea per capirlo, arrossisci ogni volta che la vedi»
«ah, eh, ehmm, allora»

nemmeno il tempo di finire la frase che qualcuno bussó alla porta, era la prof di storia, era venuta a consegnare dei documenti. La stavo osservando, quando all'improvviso mi guarda e si morde il labbro, cazzo ma lo fa apposta.

«AHAHAHAH»
«SARA CHE CAZZO RIDI»
«AMO CHE CAZZO SEI UN POMODORO? AHAHAH, SEI COMPLETAMENTE ARROSSITA»

Eravamo in prima fila e Gaia sentí tutto io dialogo, cazzo, e mó?! Tirai un occhiataccia a Sara e quando guardai con estremo imbarazzo la prof Verdi, lei fece il cenno su un sorrisetto.
Quando essa uscì Sarà mi tirò una gomitata e sorrise come un ebete.

«SARA! CAZZO»
«shhhh, dopo mi ringrazierai»
«OH MADONNA SARA...allora, giuro che per te é la fine»

Era finalmente finito il film e non essendoci la prof dell'ultima ora andammo a casa un'ora prima. Era stata una giornata pesantissima e molto imbarazzante, chiamai Giulio, il mio migliore amico, lui abitava in Sicilia e io in Lombardia, nonostante la distanza ci vediamo comunque, però la maggior parte delle volte nelle festività.

«Oiii Andre, che mi dici»
«Eii barboncinooo, ho un botto di cose da raccontarti»
«ANDRE. NON MI CHIAMARE COSÍ» gli avevo dato quel soprannome per il suoi capelli, da piccolo non aveva solo un cespuglio di capelli in testa, ma aveva l'intera foresta.
«Allora, barboncino, sai che ti avevo detto che oggi avrei avuto una nuova prof?»
«no vabbé mi arrendo, comunque si mi ricordo, quindi?»
«É UNA CAZZO DI DEA»
«oi calma eh, allora, dimmi di lei»
«ha i capelli castano chiaro, occhi azzurri, é poco piú alta di me, ha solo 25 anni eee...»
«minchia non so sai anche quanti peli del culo ha?»
«nahh, non ancora»
«COSA?»
«shhh, tranquillo, tutto normale🥰»
«tu non stai bene»
«grazie lo so, ALLORA GIUU, CHE MI DICI DI TEE?»
«wow, mi hai chiamato giu, mi devo preoccupare? comunque tutto apposto, mi sto sentendo sempre con Alessia eee bho»
«mm bene, ALLORA, avete scopato?»
«no vabbé potevi chiedermi qualsiasi cosa, letteralmente qualsiasi cosa e hai scelto questa?!»
«peró non mi hai risposto»
«no Andre, non abbiamo scopato»
«GIUUU DAII, vuoi qualche consiglio?»
«COL CAZZO, L'ULTIMA VOLTA NON HA FUNZIONATO, É FINITA ALL'OSPEDALE, CON IRENE STAVA ANDANDO BENISSIMO CAVOLO»
«daiii e che ne sapevo che fosse allergica al cioccolato»
«ti odio»
«anche io ti voglio bene barboncino ❤️»
«vabbé dai ciao cogliona»
«ciao barboncino»

eravamo stati piú di un ora in chiamata, mi addormentai subito dopo,erano le 8 di sera, non avevo voglia di cucinare quindi andai in pizzeria con Sara

2 ore dopo

Eravamo di pizzeria già da un po' e abbiamo incontrato qualche amico, quindi dopo aver finito di mangiare ci unimmo a loro e andammo in un bar, loro erano in 4, Luca, Chiara, Alessio e Lucia, non parlavo spesso con loro ma occasionalmente uscivamo.

Lucia si era completamente ubriacata quindi ero in bagno con lei perché non la smetteva di vomitare, dopo ben mezz'ora passata nel bagno sentii una voce famigliare, cazzo era Gaia, mó che facevo? Era entrata nel bagno da sola, mi presi coraggio e uscii da uno dei bagni, e me la ritrovai quasi faccia a faccia
«oh, ciao Andrea» mi disse imbarazzata
«salve prof, che ci fa qua?»
«ti prego Andrea chiamami Gaia, e non mi dare del lei fuori dalla scuola, mi fai sentire vecchia»
mi scappò una risatina e lei fece lo stesso
«allora Andrea, che ci fai qua, ed é quasi l'una di notte, non dovresti essere a casa?»
«ho pensato di fare un salto al bar perché ho incontrato qualche amico e una di loro, insomma, si é ubriacata, é da un bel po' che siamo nel bagno, non la smette di vomitare ahah, ora chiamo un amico, cosí la riporta a casa al sicuro, e cosí per altri miei amici»
«wow Andrea non ti credevo cosí responsabile»
«Gaia... responsabile é un po' un parolone riferito a me»
scoppiammo entrambe a ridere
«allora Andrea, io sono da sola, ed in piú dovevo andare, se vuoi ti dò un passaggio a casa»
«oh si grazie veramente, da sola, a piedi non me la sarei sentita»
«va bene, assicurati che i tuoi amici possano andare a casa al sicuro e poi partiamo, mi trovi al tavolo 7»
«la ringrazio, cioé... volevo dire, grazie» cazzo ero completamente arrossita, quella donna mi fa un effetto assurdo

10 minuti dopo

Mi diressi al tavolo 7 e come detto, la ritrovai li, Sara é andata a dormire dal suo ragazzo quindi sono completamente sola.

«Hey Gaia»
«Andrea, sei pronta?»
«si, possiamo andare»
ci dirigemmo nel parcheggio ed entrammo nella sua macchina.

«Andrea, dove di trova casa tua?»
«Oh, in via San Michele 12»
«mmm okk, vuoi parlarmi un po' di te?»
«oh, bhe insomma non c'é molto da dire...» dissi con aria triste
«Andrea ho detto qualcosa che non va?»
«nono, non preoccuparti»
«ti prego Andrea, puoi parlare con me»
«ehmm, va bene... praticamente...»
«traquilla, con calma»mi disse sorridendo
«praticamente... allora... mi sono lasciata un po' di tempo fa e mi promessi che non mi sarei piú innamorata di nessuno, peró c'é una persona che mi piace... ma non é come con le altre persone, provo una sensazione diversa...»
«oh capisco... ti posso aiutare in qualche modo? ah siamo arrivati»

«Gaia, lei abita lontano da qui?»
«Andrea, non darmi del lei ahah, comunque, si abbastanza, perché?
«oh, ehm non credo che le basti la benzina»
«oh cazzo, non me ne ero accorta»
«il benzinaio qui vicino riapre domani e il piú vicino oltre a quello é troppo lontano per la benzina che ha... quindi... ehmm... se vuoi puó salire da me»
«credo di non avere altra scelta, quindi va bene»

Salimmo in casa e le feci fare un giro, mostrandogli tutte le stanze
«Gaia, stanno rifacendo la camera mia e di Sara, c'é un solo divano letto, quindi se vuoi posso dormire per terra»
«cosa?! nono al massimo dormo io per terra»
«Gaia... tu col cavolo che dormi per terra»
«se vuoi possiamo dormire insieme, non mi faccio problemi» a queste parole io arrossii completamente e Gaia notó ció facendo cenno di un sorriso.
«ehmm, va b-bene»

Gaia si spogliò e io gli prestai una maglietta oversize con dei pantaloncini, cazzo non riusciva a dormire col reggiseno quindi se lo tolse e da quella maglia si intravedevano i capezzoli, cazzo, cazzo, cazzo.

«Buonanotte Andrea» mi disse
«Buonanotte Gaia»

La mia prof ~lesbian~Where stories live. Discover now