Scoperte del passato

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AVA

25 Ottobre , il giorno del mio compleanno, lo ricordo come se fosse ieri.

Ero a tavola con tutti i miei parenti, stavo per spegnere quelle stupide candeline sopra la torta al cioccolato comprata da mia zia Alina quando ad un certo punto ho sentito un rumore provenire dalla cucina. Ma non rimanendoci tanto interessato continuai spegnendole, mia madre prese la torta in mano per andare a tagliarla in cucina ma appena entro si senti un urlo. Ovviamente nessuno si sarebbe aspettato quello che sarebbe successo dopo. Un gruppo di ragazzi armati è uscito dalla cucina tenendo mia madre ferma per poi buttarla a terra sul pavimento del salottino in cui eravamo tutti ad aspettarla, urlando a tutti gli invitati di sdraiarsi a terra o sarebbero successe cose orribili. I pochi parenti che c'erano erano a terra, anche i bambini , che non capivano cosa stesse succedendo e piangevano sentendo i cinque ragazzi urlare; erano spaventati e nessuno riusciva a calmarli almeno per non scatenare la possibile furia dei cinque. Anch'io inizialmente non avevo capito finchè uno dei ragazzi fece alzare i miei genitori e lentamente inizio a guardarli, si capiva dallo sguardo che di certo non era semplicemente un ladro, li guardava con odio poi vedendo tutti spaventati e confusi fece una breve risata sadica prima di decidere di parlare.

X:<< signori Kotova voi avete rovinato la mia vita intera e la mia famiglia, ora sono qui per voi e loro per aiutarmi.>> disse lui puntando i suoi compagni uno ad uno abbastanza velocemente per poi rincominciare a parlare<< Siete sempre stati dei bugiardi, non avete mai detto a nessuno, neanche alla vostra cara figlia come fate ad essere cosi ricchi, come siete arrivati cosi in alto, come persone che prima si vedevano sempre al vostro fianco sono sparite. Avevate e avete paura che qualcuno potesse e possa scoprirvi, è normale, non è bellissimo il segreto che c'è dietro.>>

disse lui ridendo per poi continuare

X:<<Avevate dei cari amici quando vostra figlia aveva all'incirca cinque anni. Il cognome Pierce vi ricorda qualcosa? Le persone che si fidavano di voi, ma quando poi hanno scoperto il vostro grande segreto, sono scomparsi da ogni sito, modulo , e luogo. Voi li avete uccisi per la paura, che per colpa loro sareste stati visti da tutti per quello che siete veramente; dei ladri, bugiardi, assassini , che non si fanno scrupoli per avere quello che vogliono. Bè piacere, Luke Pierce, il figlio di Lucinda e Gregori Pierce>>

disse lui levandosi il passamontagna, mentre i suoi "amici" erano dietro di lui, fermi come statue ad aspettare qualsiasi ordine da parte del ragazzo che da quanto ho capito si dovrebbe chiamare Luke. Vidi gli occhi dei miei genitori passare da spaventati a sorpresi e anche loro accorgendosi del mio sguardo si girarono verso di me con sguardi dispiaciuti, ero ancora più confusa dai loro sguardi e la mia attenzione era su di loro finché il mio sguardo si sposto sul ragazzo a poca distanza da me che rincominciò a parlare

<<ma questa è un'altra questione. Ora pero dovrete pagare per quello che avete fatto e di certo non sarò benevolo con voi come voi non lo siete stati con me>>

disse lui, inizialmente non capivo cosa intendesse con far pagare, finché non lo vidi alzare due dita , girando la testa di 90 gradi e poi abbassandole. Dal momento in cui aveva alzato le dita vidi due dei suoi compagni prendere una pistola dalle proprie giacche e iniziare a puntarle rispettivamente una a mia madre e una a mio padre. E poi sparare quando quelle due dita vennero abbassate.

Ero sconvolta non riuscivo neanche a piangere o ad urlare, ero lì ferma davanti ai corpi dei miei ormai morti genitori, lì ferma ad aspettare che magari uccidessero anche me. ma non lo fecero. stetti li ferma fino a quando girai la testa verso quello che era l'assassino dei miei genitori, sentendolo dire << hanno avuto quello che si meritavano, in fondo occhio per occhio no?>> disse lui sarcasticamente. Poi lo vidi girare la testa verso di me e guardarmi sorridendo.

<< Oh guardate la ragazza ci sta guardando, perchè non piangi eh. În fondo erano i tuoi genitori. piangi stronza perché adesso sai quello che ho provato io>> mi disse lui ridendo di me  per poi girarsi e andarsene ma non prima di sentire il mio << Sappi che ci rivedremo stronzo , ma non saro io quella a soffrire, sarai tu, e per colpa tua anche i tuoi amici>> dissi mentre la ormai tristezza lasciava il posto alla rabbia, la rabbia di aver appena visto i propri genitori morire, la rabbia di non aver potuto fare niente e di essere stata presa in giro dal diretto assassino. Ma sopratutto la rabbia di essere stata presa in giro dai miei genitori, di essere stata all'oscuro di un segreto troppo grande.

Devo scoprirne di piu su questa storia, e giuro che trovero Luke Pierce, i suoi amici e gli faro provare quello che ho provato io.

Lo giuro sulla mia vita ...

Ci odiamo vero?Where stories live. Discover now