Nuova ragazza

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                                                                    ASHTON

Salto  temporale: lunedi

Mi svegliai verso le sei, si lo so che la scuola comincia alle otto, ma preferisco svegliarmi molto presto perché ho scoperto che ci sono buoni motivi per farlo. Innanzitutto, questo tempo extra mi permette di godermi una colazione tranquilla senza dover sentire urlare i figli dei miei "nuovi" genitori e senza doverla inghiottire di fretta per la paura che i miei fratellastri possano rubarmi pure il cibo.  Inoltre, ho notato che l'alzarmi presto mi consente di evitare lo stress dell'arrivo affrettato a scuola, garantendomi di arrivare a scuola normalmente senza dover sentire i professori urlarmi addosso di prima mattina solo perché arrivo in ritardo. Questo nuovo ritmo mi aiuta anche a stabilire una routine che mi permette di farmi le mie doccia fredde mattutine e mi offre la possibilità di svolgere le mie corsette appena sveglio.
Comunque non mi sono ancora presentato, sono Ashton, Ashton Parker.

Ero un ragazzo normale fino a quando una sera di ottobre, per aiutare un mio amico mi sono ritrovato ad uccidere delle persone, non posso dire innocenti, ma comunque che non credo se lo sarebbero meritati. E che avrei preferito non conoscere e non uccidere, perché adesso penso solo a quello.

Oggi è un giorno come gli altri , ho appena finito di cambiarmi quando mi arriva una notifica:

"Hey Ash, ho scoperto che oggi arriverà una nuova ragazza, si dice che non abbia i genitori e che viva con suo zio, che sfigata"

Lui l'aveva messa li scherzando eppure a me aveva solo ricordato quella ragazza polacca che avevamo visto quella sera del 25 Ottobre quando é successo l'omicidio da parte nostra dei suoi genitori. E se fosse lei? No dai, in fondo come avrebbe scoperto da dove venivamo, Luke non le aveva detto niente a parte il nome e di noi non sapeva niente, ne di me, ne di Ryan, ne di Jack, ne di Bill e sicuramente non sapeva niente di Luke a parte il nome e l'aspetto , ma non è facile da trovare sui social, visto che ci avevano già provato alcune ragazze fissate con lui, e non ci erano riuscite.

Ho pensato cosi tanto che non mi sono neanche accorto di che ora si fosse fatta , allora mi finisco di preparare e poi vado in fretta verso il liceo.

Appena arrivato intravedo già gli altri, ma non mi sembra di vedere nessuno di nuovo, forse Luke si era semplicemente sbagliato, ora sono piú tranquillo.

Appena suona la campanella entriamo tutti dentro la scuola dirigendoci verso le aule, appena arrivati ci sediamo ai nostri soliti posti e capiamo che probabilmente la nuova ragazza sarà nella nostra classe visto che a qualche banco di distanza vediamo un nuovo banco che prima non c'era, noi quattro vediamo tutti iniziare ad emozionarsi, tutti credevano che la nuova ragazza avrebbe iniziato dal primo anno non dal terzo.

Appena il professore entra in classe tutti iniziano a fare domande sul nuovo banco, e anche dopo che il povero vecchio ha cercato di calmare tutti, alla fine ha dovuto comunque alzare la voce per recuperare l'attenzione di tutti.

<<Ragazzi so che siete tutti agitati perchè  avete visto il nuovo banco vicino a voi, ma siamo comunque a scuola e direi che é l'ora di calmarsi. Ora che vi siete calmati. Si, oggi a noi si unirà una nuova studentessa proveniente dalla Polonia, ha avuto una settimana difficile e si è trasferita da poco, quindi cercate di trattarla bene, di aiutarla se magari non riuscisse a capire qualcosa e di farla sentire a suo agio, capito ragazzi?>>

Chiese a tutti ma in particolare guardò me e i ragazzi accanto a me, sapevamo che non eravamo i ragazzi migliori di quella scuola, con vari rimproveri , alcuni per averci beccato a fumare ecc., ma non credevo che fossimo cosi sottovalutati dai professori, o almeno che io fossi cosi sottovalutato dai professori. Insomma, i miei voti erano tra i migliori, cercavo di fare piu corsi possibili e attività extra curriculari proprio per mantenere la mia media alta e ottenere dei crediti per l'università e anche per sperare di riuscire a prendere una borsa di studio e di certo nessuno sapeva del mio omicidio quindi credevo di essere visto come il ragazzo perfetto.

Nel mentre il professore riprese a parlare:

<<Bè ormai vi ho spiegato le informazioni principali e di certo avrete il tempo di conoscerla meglio voi, cosi mi rimane solo da presentarvi la vostra nuova alunna, Ava Kotova>>

Sentendo quel nome tutti noi quattro dal parlare tra di noi, ci girammo in contemporanea verso la porta con sguardo spaventato da cui stava entrando l'unica persona che non ci saremmo mai aspettati. La guardammo tutti con stupore, mentre lei entrava sorridendo guardando tutti con quei suoi occhi verdi come un bosco oscuro la notte, finché non si concentro sui Luke lanciandogli uno sguardo omicida sempre sorridendo, come se il motivo per cui lei fosse qui fosse puramente casuale... anche se noi sapevamo perfettamente che non  lo era.

Indossa un mix di stili che riflette la sua personalità eclettica: una giacca di pelle nera dal taglio moderno, abbinata a una t-shirt vintage raffigurante una band indie e a un paio di jeans dall'aspetto consumato, impreziositi da strappi artistici. Una serie di braccialetti in argento e accessori dal design alternativo aggiungono dettagli intriganti al suo look. Portava anche  sulle spalle una zaino con stampe artistiche, pieno di libri e quaderni. Il suo trucco leggero, costituito da del mascara e un po' di lucidalabbra mette in risalto gli occhi di un intenso colore verde ambrato.

Inizio a osservare tutti uno per uno tutti i miei compagni di classe, guardando ogni particolare che incontrasse, come erano vestiti, come erano fatti d'aspetto, quanto trucco le ragazze indossassero o quanto lunghi i capelli i ragazzi avevano. Fece il giro di tutta la classe fin quando arrivo a noi, non si concentro tanto su Jack e Ryan, li osservo con non curanza come aveva fatto con gli altri.

Poi arrivo a Luke inizio a fissarlo come se volesse leggerlo, vedere cosa provava, come si sentiva a vederla li, lei sapeva che aveva paura, perché era riuscita a trovarlo e insieme a lui aveva trovato anche tutti gli altri, rimase ancora li ad osservarlo per qualche secondo che pero sia me sia a al mio amico era sembrata un'eternità.

Alla fine tocco a me, pensavo avrei avuto lo stesso trattamento di Jack e Ryan, e invece appena si accorse di me mi guardo stupita eppure non dovrebbe avermi riconosciuto, avevo il passamontagna quella sera e sicuramente ero stato abbastanza minuziosamente attento che non si spostasse. Fin quando non capi, lei aveva riconosciuto i miei occhi, non la mia corporatura, non che cosa indosso, i miei occhi. 

Quegli stupidi occhi che fin da piccolo ho odiato perché secondo me troppo chiari, gli stessi occhi per cui sono stato preso in giro , venendo chiamato il ragazzo da gli occhi di ghiaccio. Nessuno mi guardava perché avevano paura che potessi farli diventare di ghiaccio pure loro. 

E avevo ragione che quegli occhi mi avrebbero portato sfortuna, perché era proprio per colpa loro che ero stato scoperto, e ora come faccio...

Ci odiamo vero?Where stories live. Discover now